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Editoriale

La Pro Recco fra leggenda e realtà: la squadra abbraccia la città

  Pubblicato il 15 Ott 2122  17:52

Da quel lontano 1913 ne è passata di acqua, pardon di “mare”, a Recco. Quindi la parentesi della guerra fino a che quel manipolo di giocatori diede vita alla Pro Recco. Ignorando, però, cosa avessero creato. Dal primo scudetto, conquistato nel 1959, ad oggi, è la storia della pallanuoto italiana a parlare della Pro. Alti e bassi, fino a che nel 2000 la svolta vincente. Prima la dirigenza “genovese” capeggiata da Fabrizio Parodi, poi l’era di Gabriele Volpi. Che dura tutt’ora.

Oggi sulla piazza del Comune, la Pro Recco ha abbracciato la sua città. Non solo la presentazione della prima squadra, ma anche gli acquagol, poi gli under 14, 16, 18 e 20.

Senza dimenticare i “grandi vecchi”: il Caimano Eraldo Pizzo, poi Ghibellini, Lagostena, Peri, Maraschi, Galbusera, Massa, Merello, Tronchini, Cattino … fino al condottiero più vincente di sempre, Pino Porzio. Ed un tocco di femminilità è arrivato da Roberta Bianconi, premiata per il bronzo europeo, ed anche lei recchelina doc.

La cornice di quelle uniche: tutte le coppe vinte a circondare l’intera piazza. Uno spettacolo incredibile. Non a caso la Pro Recco è la squadra di pallanuoto più blasonata al mondo.