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Editoriale

La Pro Recco cede nel finale contro l’Olympiacos: gli ellenici vincono 9-7

  Pubblicato il 15 Nov 2122  20:28
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Inaugurare il proprio cammino continentale espugnando uno dei campi più difficili in Europa. Questo l’obiettivo della Pro Recco che nella prima giornata del girone A di Champions League affronta ad Atene il rinnovato Olympiacos di Igor Milanovic, formazione tra le cui fila militano i grandi ex Filipovic, per la prima volta avversario del club in cui ha militato per nove stagioni,  e Bijac. Per l’occasione Sandro Sukno ritrova Hallock, Loncar si accomoda in tribuna, non recupera Echenique e deve ancora rinunciare al lungodegente Ivovic. Inizia con una sconfitta il preliminary round dei campioni d’Europa in carica che perdono 9-7 contro i padroni di casa in un match che vive il suo epilogo nelle battute conclusive. A decidere le sorti di un confronto che per gran parte della sua durata premia le rispettive difesa, 3-3 il punteggio a tabellone dopo i primi tre tempi, il break di 2-0 che il sette in calottina bianca realizza all’inizio del quarto parziale grazie alla superiorità numerica concretizzata dal fuoriclasse serbo, miglior marcatore dei suoi con una tripletta, e alla girata vincente di Mourikis. Gli ospiti provano subito a riaprire il confronto grazie al rigore trasformato con glaciale freddezza da Younger per il provvisorio 5-4 ma gli ellenici, ogni qual volta i rivali si riavvicinano, sono sempre pronti a riallungare nuovamente nel punteggio grazie alla conclusione dal perimetro di Buslje, al tiro dai cinque metri realizzato da Filipovic e alla doppietta del nuovo acquisto Papanastasiou. Ai liguri non bastano la consueta straripante prova offensiva di Zalanki, top scorer dell’incontro con un poker, ed un Marco Del Lungo che si produce in una serie di parate determinanti neutralizzando anche un penalty a Vamos nel corso della seconda frazione di gioco. Dato negativo di giornata per la truppa allenata da Sandro Sukno il rendimento registrato nei fondamentali. Il 5/8 concesso in inferiorità numerica testimonia in maniera evidente il cattivo funzionamento dei meccanismi della difesa con l’uomo in meno mentre sul versante opposto sono diverse le circostanze in cui capitan Di Fulvio e compagni non riescono a finalizzare con la necessaria precisione le opportunità di poter attaccare in sette contro sei concesse dalla coppia arbitrale.
 
Credits: Schenone
 
Comunicato Stampa Pro Recco
Champions League, Olympiacos - Pro Recco 9-7

La Pro Recco cade in casa dell’Olympiacos 9-7 nell’esordio di Champions League. Partita decisa nell’ultimo quarto con i biancocelesti, anche sfortunati (due gol subiti con deviazione), che prendono qualche rete di troppo dopo tre tempi difensivamente perfetti: il gol del +2 greco arriva solo a 11 secondi dalla sirena.
 
Nel catino della “Papastrateio” tante stelle in vasca in una sfida dal valore di una finale olimpica. Sukno contro Milanovic nel remake della finale di Champions League del maggio scorso con Filipovic, nove stagioni in biancoceleste, per la prima volta contro il suo passato. La Pro Recco recupera Hallock ai due metri, affiancato da Aicardi con Loncar in tribuna.  
I greci passano dopo 90 secondi: il mancino ungherese di Vamos, da posizione 2, batte Del Lungo. Partita bloccata, le due squadre faticano a trovare tiri facili. La Pro Recco ci prova con Di Fulvio e Hallock, ma l’ex Bijac mura entrambi i tentativi: i primi otto minuti finiscono così sul’1-0.
Si riparte e Fountoulis sbatte sul palo, l’ex Bijac si supera su Iocchi Gratta in situazione di superiorità ma sul corner successivo viene bucato dal mancino di Zalanki: dopo cento secondi ecco l’1-1 biancoceleste. Punteggio che rimane invariato quando Del Lungo è prodigioso nel parare il rigore di Vamos. Il portiere biancoceleste deve però capitolare a due minuti dalla sirena: Velotto va nel pozzetto, Filipovic non perdona sul palo corto per il 2-1 che manda le squadre al riposo.
Pronti via e Cannella, Mvp delle ultime finali, supera Bijac da posizione centrale dopo appena 25 secondi del terzo tempo (2-2). A metà quarto Sukno chiama time out con Dervisis nel pozzetto e disegna il 2-3 di Zalanki che porta la Pro Recco per la prima volta davanti. Vantaggio che però dura quaranta secondi perché Fountoulis trova il diagonale vincente (3-3). Bijac salva su Cannella in superiorità, Del Lungo respinge l’alzo e tiro di Vamos: è ancora equilibrio al suono della terza sirena.
L’Olymiacos parte forte e in 75 secondi dall’inizio del quarto tempo va due volte in vantaggio: Filipovic con tiro deviato da Younger – in superiorità – Mourikis con una pregevole girata al centro. La Pro Recco accorcia con il rigore di Younger, conquistato da Di Fulvio, che vale il 5-4. La difesa biancoceleste mostra qualche crepa ma è ancora ancora sfortunata quando Velotto devia il tiro di Buslje che inganna Del Lungo a sei minuti dalla fine. Un altro rigore, questa volta trasformato da Zalanki, permette ai campioni d’Europa di accorciare. Il mancino ungherese da posizione 1, in superiorità, cala il poker e annulla il precedente gol di Papanastasiou (7-6). I greci ritornano a +2 con il rigore di Filipovic a tre minuti dal termine, ma la Pro Recco non molla e Iocchi Gratta, tutto solo sul secondo palo, capitalizza l’espulsione di Fountoulis (8-7). Ultimo minuto di fuoco, la difesa greca mura l’alzo e tiro di Younger e a undici secondi Papanastasiou chiude la contesa.
“Ci dispiace, eravamo venuti ad Atene per vincere, ma sapevamo che non sarebbe stato facile portare via i tre punti da questa vasca contro una formazione stellare - le parole di Iocchi Gratta, all’esordio con gol nei gironi di Champions League -. Secondo me abbiamo fatto una buona partita, è stata decisa dagli episodi che purtroppo non ci hanno premiato: questo è lo sport. Adesso cancelliamo la sconfitta, testa al Sabadell per il primo trofeo di stagione”.