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Editoriale

La Pro Recco è infinita: supera l’Olympiacos ai tiri di rigore e centra la quarta finale consecutiva

  Pubblicato il 05 Giu 2124  20:32
Pro Recco-Olympiacos 13-11 dtr(Parziali: 3-0, 1-2, 3-3, 2-4.)
Pro Recco: Del Lungo, Di Fuvio 2, Zalanki 1, Cannella 1, Younger 2, Fondelli, Presciuttti, Echenique  1, Ivovic, Kakaris, Condemi 1, Hallock 1, Negri.
Allenatore: Sukno
 
Olympiacos: Bijac, Loncar, Vamos 2(R), Genidounias 3(R), Fountoulis 1, Gouvis, Gkillas, Buslje,Alafragkis 1, Dimou 1, Nikolaidis, Papanastasiou 1, Zerdevas.
Allenatore: Koljanin
 
Arbitri: Alexandrescu-Dervieux
 
Sequenza rigori: Di Fulvio (PR) gol, Vamos (O) gol, Zalanki (PR) gol, Genidounias (O) gol, Younger (PR) gol, Dimou (O) palo, Condemi (PR) gol, Gkillas (O) parato.
 
Siamo al terzo atto stagionale di una storica rivalità tra due delle espressioni storiche del panorama continentale ma questa volta sale esponenzialmente il livello della posta in palio: si gioca pe guadagnarsi l’accesso alla finale per il titolo di venerdì sera. Nell’incontro valevole per la prima semifinale della Final Four di Champions League la Pro Recco, detentrice del titolo, affronta al National Pool Complex di Gzira, l’Olympiacos. Per l’occasione Sandro Sukno recupera Andrea Fondelli e può finalmente rilanciare nei tredici a referto capitan Ivovic mentre ad accomodarsi in tribuna è il tandem Iocchi Gratta-Aicardi. Non fallisce il primo passo nel percorso che deve portarla all’appuntamento con la storia la Pro Recco che, al termine di un’autentica battaglia giocata ad altissimo livello dalla due contendenti, si aggiudica, meritatamente, l’intera posta in palio con il punteggio di 13-11 dopo i tiri di rigore, i quattro tempi si erano chiusi sul 9-9, e centra così l’accesso al match che assegnerà il titolo di venerdì sera, incontro nel quale sfiderà la vincente di Ferencvaros-Novi Beograd. A recitare il ruolo di eroe della serata è Tommaso Negri che nella serie decisiva entra in porta sul rigore di Dimou inducendo l’avversario ad angolare eccessivamente una conclusione che termina fuori e poi completa il suo capolavoro parando il tiro di Gkilas. Supera l’ostacolo più insidioso la detentrice del titolo che parte bene chiudendo sul 3-0 il parziale di apertura, tiene a digiuno i rivali per quasi tredici minuti, subisce la rimonta ellenica e non si disunisce quando a partita diventa una battaglia punto a punto. Il sette in calottina bianca tenta di andare via quando tocca il +2 prima sul 7-5, break firmato da Di Fulvio e Younger, e poi con la rasoiata di Zalanki. Gli uomini di Koljanin però sono duri a morire, impattano nuovamente sull’8-8 e passano addirittura in vantaggio con il guizzo di Genidounias in superiorità numerica. Il bomber recchelino però non ci sta, sulla superiorità numerica cambia posizione e lascia partire una rasoiata diagonale che non concede possibilità di scampo a Bijac, per distacco il migliore dei suoi, e fissa il 9-9 conclusivo. Si arriva così all’epilogo con i tiratori di Sukno che trasformano con glaciale freddezza le prime quatto conclusioni e il portierone con la numero tredici che, in una ideale staffetta con un Del Lungo eccellente per tutta la partita, prende per mano i suoi e li porta in finale.   
 
Credit: Schenone

Comunicato Stampa Pro Recco
Ch. League, la Pro Recco è in finale

La Pro Recco batte la “bestia nera” Olympiacos e venerdì alle 21 giocherà la finale di Champions League numero 19 della sua storia: i campioni d’Europa superano i greci ai rigori grazie agli errori di Dimou (palo) e Gkillas (parato da Negri). Nei tempi regolamentari era stato Di Fulvio a trovare il pareggio (9-9) a poco meno di due minuti dalla fine in una gara che i campioni d’Europa avevano azzannato dall’inizio con il 3-0 maturato nei primi tredici minuti di gioco. I ragazzi di Sukno aspettano adesso di scoprire chi si troveranno di fronte tra Novi Beograd e Ferencvaros. (Qui il live score https://championsleague.len.eu/match-details-new/?c=ASM&g=1&t=A71&gr=2&s1=FTC&s2=NBG&st=1&sch=05062024)
Meno di un minuto ed Echenique lanciato in controfuga da Del Lungo porta avanti i biancocelesti. Ottanta secondi e Kakaris manda nel pozzetto Gouvis: il destro di Cannella è imprendibile per Bijac (2-0).
Del Lungo mura Genidounias e a 100 secondi dalla sirena Condemi capitalizza un altro uomo in più per il 3-0 che chiude il quarto.
La difesa dei biancocelesti manda in tilt i greci, Bijac si supera annullando una doppia superiorità a metà tempo e dopo 13 minuti di digiuno Genidounias da posizione centrale sigla il 3-1. Una rete che non scalfisce la sicurezza dei campioni d’Europa: Younger da posizione 5 toglie la ragnatela dalla porta, poi Cannella sbatte sulla traversa e Vamos schiaccia in rete a 80 secondi dal cambio campo il 4-2, punteggio che non muta più fino alla sirena.
Si riparte e in meno di due minuti i greci pareggiano sfruttando altrettanti uomini in più: Fountoulis trova una fortunata deviazione che beffa Del Lungo, poi Papanastasiou al centro pareggia i conti (4-4). La Pro Recco potrebbe tornare avanti ma Younger e Kakaris si fermano sui legni: serve un tocco al volo di Hallock con deviazione di Bijac nella propria porta per vedere il 5-4. Vantaggio che dura poco perché Kakaris ferma fallosamente Nikolaidis e Genidounias trasforma il rigore del pari. Di Fulvio da posizione 5 con Papanastasiou nel pozzetto riporta avanti la Pro Recco e Younger da posizione 4 batte Bijac a nove secondi dalla sirena (7-5).
Quaranta secondi del quarto tempo e con l’uomo in più Alafragkis sul secondo palo sigla il 7-6. Botta e risposta tra mancini ungheresi, a Zalanki da posizione 2 risponde Vamos su rigore, certificato nonostante una revisione Var per una manata subita da Presciutti (8-7). I greci pareggiano con Dimou che da posizione centrale indovina un tiro che bacia il palo e si infila in rete. Bijac si supera su Cannella a meno di tre minuti dalla fine e dall’altra parte con Zalanki nel pozzetto ribatte in rete una respinta di Del Lungo per il primo vantaggio greco (8-9). Con Buslje nel pozzetto tocca a Di Fulvio, prendersi la responsabilità, da posizione 2, di battere Bijac a 108 secondi dalla sirena (9-9). L’ultima palla della partita ce l’hanno i biancocelesti ma il tiro di Di Fulvio viene stoppato da Vamos e manda le squadre ai cinque metri. Ai rigori i biancocelesti sono impeccabili, mentre Dimou tira sul palo e Negri stoppa Gkillas: i campioni d’Europa possono entrare nella storia vincendo la quarta Champions League consecutiva.