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Editoriale

La Pro Recco è inarrestabile: viola Mompiano 6-4 ed alza al cielo il 35° scudetto

  Pubblicato il 20 Mag 2123  20:05
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Le chiacchiere si azzerano. Le luci si accendono. Tutto è pronto per entrare in vasca e dare vita a quello che potrebbe essere il momento della verità. Nell’incontro valevole per gara 2 di finale dei playoff del campionato di serie A1 l’AN Brescia riceve a Mompiano la Pro Recco.  Tiene fede alla volontà della vigilia la formazione ligure che sfodera una prestazione difensiva maiuscola, finalizza con cinismo le occasioni create e si aggiudica, con pieno merito, l’intera posta in palio con il punteggio di 6-4 chiudendo la serie sul 2-0. I liguri si aggiudicano così il trentacinquesimo scudetto e continuano la loro impressionante serie di trionfi, sono ben sei i trofei consecutivi vinti dal club presieduto da Maurizio Felugo. Al termine di una sfida che si snoda sulla falsariga della partita giocata martedì in Liguria i detentori del Grande Slam indirizzano la partita grazie ad una partenza a razzo nella quale finalizzano le prime tre azioni in superiorità numerica ma soprattutto grazie ad una stratosferica performance in fase di non possesso. Il sette in calottina scura è magistrale in fase difensiva ed eccelle soprattutto nell’inferiorità numerica, situazione nella quale si muove all’unisono, con i giocatori che tengono le gambe ben alte sull’acqua ed esibiscono un livello d’intensità agonistica spaventoso. L’AN Brescia paga a caro prezzo il pessimo approccio al confronto, ad inizio seconda frazione Echenique timbra il punto del provvisorio 0-4, con un digiuno realizzativo che dura oltre dodici minuti prima che capitan Presciutti riesca a sbloccare i suoi.  I leoni ci provano con generosità ma solo nel finale riescono a ridurre le distanze sul -2 quando Di Somma, su rigore, timbra il punto del 6-4.  La prova del collettivo è assolutamente straordinaria ma in un’intelaiatura che gira alla perfezione con sincronismi precisi al millesimo di secondo questa sera brillano le stelle di Younger e Del Lungo. L’australiano è il principale terminale offensivo dei suoi ed è l’arma che scardina la difesa rivale mentre il portiere del Settebello è, per distacco, il migliore in campo perché blinda la sua porta con una serie di parate spettacolari che aiutano la squadra a creare il solco decisivo. Tra le fila dei lombardi Tesanovic sfodera interventi decisivi a ripetizione ed è forse grazie al montenegrino se i padroni di casa non patiscono un passivo più pesante. Doveroso tributare il giusto riconoscimento all’immenso Christian Presciutti che con questa sera chiude ufficialmente una carriera leggendaria giocando la sua ultima partita nel campionato italiano.
 
Credit: Schenone