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Editoriale

La macchina da guerra Pro Recco travolge una generosa RN Savona: i liguri vincono il tricolore numero 36

  Pubblicato il 25 Mag 2124  22:07
RN SAVONA-PRO RECCO 3-12(Parziali: 0-2; 0-6; 0-1; 3-3)
RN SAVONA: G. Nicosia, N. Rocchi 1, A. Patchaliev, P. Figlioli 1, M. Vavic, V. Rizzo, T. Cora, L. Bruni, E. Campopiano, M. Guidi 1, B. Durdic, B. Erdelyi, N. Da Rold, M. Bragantini. All. Angelini
PRO RECCO: M. Del Lungo, F. Di Fulvio, G. Zalanki, G. Cannella 3, A. Younger 2, M. Iocchi Gratta 1, N. Presciutti 2, G. Echenique, F. Condemi 2, K. Kakaris 1, M. Aicardi, B. Hallock 1, T. Negri, G. Rossi. All. Sukno
Arbitri: Schiavo e Calabro'
Note: Espulso Rizzo (S) per proteste nel terzo tempo. Uscito per limite di falli Rossi (R) nel secondo tempo e Aicardi (R) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Pro Recco 5/10 + due rigori e Savona 1/20. Ammonito Sukno (tecnico Pro Recco) per proteste nel terzo tempo. Spettatori: 1500 circa.
 
 
C’è bisogno di un’impresa per non chiudere subito una finale tricolore attesa tredici anni e rimandare il verdetto alla sfida decisiva di mercoledì 29. Nell’incontro valevole per gara 2 di finale playoff la BPER Rari Nantes Savona, sconfitta 8-5 nell’atto inaugurale giocato mercoledì alla Ferro, riceve alla Zanelli la Pro Recco. Sembra quasi paradossale commentare una partita in cui la squadra padrona di casa non riesce a trovare la via della rete per  venticinque minuti  e pure chi esce sconfitto questa sera da un punteggio di proporzioni clamorose gioca una partita di grande generosità nella quale cerca di portare la profondità nel cuore dell’area avversaria, si procura espulsioni in serie, le prova tutte per riuscire a segnare ma s’infrange sistematicamente, soprattutto quando attacca in sette contro sei,  contro una difesa avversaria insormontabile a cui fa da degno accompagnamento un attacco che sfrutta con il cinismo dei grandi le occasioni create scavando così il solco che non concede alcuna possibilità ai propri rivali. Quanto appena descritto fotografa al meglio il devastante 12-3 con cui gli ospiti schiantano i biancorossi, chiudono la serie di finale per lo scudetto sul 2-0 e portano così a casa lo scudetto numero trentasei della propria storia. La Pro Recco dimostra che era possibile migliorare ancora lo straordinario rendimento difensivo di gara 1 e annulla sistematicamente tutte le opportunità in superiorità numerica che gli avversari si prodigano generosamente a costruire difendendo a braccia protese, con le gambe sempre alte ed una straordinaria compattezza di gruppo. I padroni di casa riescono a sbloccarsi solo al venticinquesimo minuto con la girata di Rocchi sul palo ma le loro reti sono frutto di autentiche prodezze al cospetto di una rivale che sfrutta in maniera eccellente il fondamentale della superiorità numerica, fa valere la supremazia dei suoi titani al centro e domina la partita. Probabilmente le polemiche innescate nel post di mercoledì sono state lo stimolo ulteriore che ha spinto la truppa allenata da Sukno ad alzare ulteriormente l’intensità della sua prestazione a non concedere la minima possibilità a quella che si è dimostrata la seconda forza del torneo. Una finale dominata in maniera così netta rappresenta probabilmente il miglior viatico per capitan Di Fulvio e compagni in vista della complicata Final Four di Champions League che si giocherà a Malta dal 05 al 07 Giugno.
 
Credit: Giorgio Perottino/DBM