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Editoriale

La Fin deve escludere le società inadempienti dai campionati

  Pubblicato il 29 Mag 2015  10:14
L'abbiamo già detto nel videogiornale. Ma verba volant, scripta manent. E' tempo di mercato ed è logico che i club di pallanuoto si occupino con una certa tempestività di predisporre la rosa per la prossima stagione (anche perchè i giocatori disponibili sul mercato sono pochissimi), ma noi riteniamo giusto e doveroso che le società debbano pensare in primis a quelle che noi riteniamo priorità assolute:

1. Saldare le spettanze maturate da giocatori e tecnici.
2. Cominciare a lavorare seriamente per garantirsi nella prossima stagione presenze di pubblico sufficienti alle partite.

In questo editoriale parleremo del primo argomento, sul quale è indispensabile fare una premessa: poichè siamo in periodo di crisi e poichè - indipendentemente da essa - gli introiti arrivano alle società comunque con un certo ritardo, è ammissibile che anche la corresponsione delle spettanze a giocatori e tecnici non sia puntuale. Non è ammissibile, invece, l'inadempienza delle società. "Bella scoperta", penserà qualcuno leggendo quest'affermazione, ma purtroppo è un dato di fatto che nella pallanuoto l'inadempienza è ammessa.
E' ammessa perchè nella stagione 2014-2015 hanno partecipato regolarmente al campionato società che, nonostante i ripetuti solleciti da parte degli interessati, non hanno saldato le spettanze della stagione precedente. Un fatto gravissimo, soprattutto perchè queste spettanze servono a giocatori e tecnici per mantenere le proprie famiglie.
Un allenatore ci ha detto: "Due anni fa ho lavorato per un'intera stagione e non sono stato pagato. Non credo più nella pallanuoto, preferisco rimanerne fuori".
La domanda a questo punto è la seguente: è giusto che rimanga fuori dalla pallanuoto lui o la società che non lo ha pagato? La risposta è ovvia, ma purtroppo non è quella esatta perchè non corrisponde alla realtà. La realtà dice che lui è rimasto fuori e che quella società quest'anno ha partecipato regolarmente al campionato.
Soluzione? Lamentarsi è inutile, bisogna agire. I passi da compiere sono i seguenti:

1. Giocatori e tecnici devono iscriversi alle rispettive associazioni, le quali senza un numero sufficiente di adesioni non possono avere la necessaria forza per tutelare i diritti degli assistiti.
2. Le associazioni devono pretendere dalla Fin l'applicazione di sanzioni severissime a carico delle società inadempienti, ad esempio l'esclusione dal campionato.
Mario Corcione