Editoriale

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Iniziare il nuovo anno con una vittoria per tenere il passo della capolista Novi Beograd, vittorioso a Marsiglia, e approfittare dell’inatteso passo falso del Ferencvaros a Berlino contro lo Spandau. Nell’incontro valevole per la quinta giornata del girone B di Champions League l’AN Brescia, secondo in classifica a quota 9, riceve a Mompiano l’OSC Budapest che per l’occasione iscrive a referto solo dodici uomini per le assenze di Salamon e Toth. Sfrutta al meglio la sua arma migliore, la difesa, il sette in calottina bianca che si aggiudica l’intera posta in palio con il punteggio di 14-6, ritrova la vittoria ed è ora secondo da solo con tre punti di ritardo dalla corazzata serba. Progressione inesorabile quella realizzata dai padroni di casa che, come un passista consapevole della propria superiorità, piegano la resistenza dei rivali grazie ad una serie di strappi che ne stroncano le velleità. L’eccellente lavoro svolto in fase di protezione del proprio semicerchio difensivo consente ai lombardi di sfruttare con sistematicità l’arma della controfuga, situazione tattica che consente loro di esaltare la propria preponderanza dal punto di vista natatorio. Emblematica testimonianza della superiorità dei leoni l’autorevolezza con cui appena gli avversari provano a riavvicinarsi Presciutti e compagni piazzano, con puntualità svizzera, l’allungo che gli consente di prendere il largo. In un quadro generale di assoluta positività spiccano le prestazioni di uno strepitoso Tesanovic, autore, soprattutto nel momento in cui la sfida vive ancora sui binari di un sostanziale equilibrio, di una serie di parate decisive che respingono al mittente gli attacchi rivali e regalano sicurezza alla squadra e di un Boris Vapenski che gioca, con profitto altissimo, a tutto campo; il mancino si rende utile in fase difensiva ed è micidiale in attacco realizzando tre reti di pregevole fattura. Il georgiano condivide il titolo di top scorer di giornata insieme a Vincenzo Renzuto Iodice, autore di una bella realizzazione da centroboa di razza, ed Edo Di Somma che nella prima parte del match apre la scatola difensiva dei magiari.