Editoriale

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Vincere, con il miglior margine di punteggio possibile, per poi andare in Ungheria a giocarsi il tutto per tutto nel match di ritorno del prossimo 29 Aprile. Nell’incontro di andata della finale di Euro Cup la BPER Rari Nantes Savona riceve alla Zanelli il Vasas che, almeno sulla carta, è ritenuta la grande favorita per il successo finale. Si conclude senza vincitori né vinti il primo atto del doppio confronto che assegnerà il secondo trofeo continentale. Termina infatti sull’8-8 la sfida tra i biancorossi ed una formazione avversaria che, per il valore della rosa a disposizione di mister Nikic, potrebbe tranquillamente figurare tra le prime in Champions League. Bicchiere mezzo pieno per i liguri che giocano con grande grinta, tengono alta la concentrazione e, sospinti dal tifo infernale del pubblico amico, mettono spesso alle corde i rivali che devono inseguire per tutta la durata della partita. Il sette in calottina bianca colpisce con puntualità dal perimetro grazie ad un efficace gioco collettivo che fa del ritmo elevato una delle sue chiavi principali e riesce a liberare il tiratore per riuscire a punire con puntualità un estremo dell’esperienza di Mitrovic. Serata beffarda per capitan Rizzo che, al rientro dall’infortunio che lo ha costretto ai box per oltre due mesi, trova la gioia del gol con il bolide dalla distanza che vale il provvisorio 5-3 ma poco dopo viene espulso per gioco violento. Nella seconda parte della contesa i padroni di casa, tra le cui fila spicca la prova di un monumentale Nicosia, toccano per altre due volte le due lunghezze di vantaggio prima di arrendersi alla rimonta conclusiva dei magiari firmata da Randelovic e Gabor. Il metro arbitrale non convince fino in fondo ma è doveroso ammettere che il Vasas è formazione in possesso di valori tecnici assoluti grazie a cui tiene il passo dei rivali e riesce ad uscire indenne da una trasferta insidiosa. La miglior versione della Rari dispone però di tutte le carte in regola per riuscire a giocarsi le sue possibilità in una sfida nella quale ciascuno degli atleti a disposizione di Angelini avrà a disposizione la chance di vivere la notte più importante della sua carriera.

 

Credits: Giorgio Scarfì