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Editoriale

La BPER Rari Nantes Savona fronteggia la corazzata Olympiacos: liguri a caccia di punti pesanti

  Pubblicato il 29 Ott 2124  13:28
C’è un sogno da alimentare, l’ingresso tra le migliori otto d’Europa, e ogni partita rappresenta una fondamentale opportunità per raccogliere punti pesanti in ottica qualificazione perché solo le prime due passano ai quarti di finale. La bella vittoria di Kotor rappresenta la scintilla che può sbloccare la squadra in campo continentale ma ora il livello della sfida sale in maniera esponenziale perché solo una prova maiuscola sui due versanti della vasca può creare le premesse della prestazione con cui provare a mettere in difficoltà una delle corazzate del panorama continentale. Nell’incontro valevole per la terza giornata del girone D dello Stage Group di Champions League la BPER Rari Nantes Savona sfida in trasferta, fischio d’inizio previsto domani alle ore 18:15, l’Olympiacos, cpaolista a quota 5. Il compito dei liguri si presenta più che arduo contro una delle squadre più forti d’Europa che ha sì perso la colonna Bijac tra i pali ma ha completato il suo roster con due dei migliori giocatori del panorama continentale, gli ex recchelini Kakaris e Zalanki. Koljanin può contare su un roster che rappresenta un’autentica fuoriserie, dal miglior trio di centri del panorama continentale ad un perimetro di straordinaria efficacia nel quale c’è solo l’imbarazzo della scelta quando bisogna finalizzare fino alla coppia di portieri della nazionale ellenica. I biancorossi hanno reagito alla contestata sconfitta contro la Pro Recco superando, nonostante le diverse assenze, l’Iren Genova Quinto. Alberto Angelini, che ritrova Rocchi e Rizzo squalificati in campionato ma deve ancora rinunciare all’infortunato Damonte, deve chiedere ai suoi una partita di straordinaria intensità nella quale difendere con grande aggressività sulle bocche da fuoco avversarie e giocare con grande lucidità in fase offensiva garantendo sempre la copertura preventiva al giocatore che conclude l’azione.
 
Credit: Marika Torcivia