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Editoriale

Jug-Pro Recco 11-12: percorso netto per i liguri che centrano la decima vittoria in altrettante uscite

  Pubblicato il 21 Apr 2121  22:00
JUG-PRO RECCO 11-12 (3-3, 2-4, 3-1, 3-4)
Jug: Popadic, Obert 1, L. Fatovic 1 (rig.), Loncar 1. F. Krzic, I. Vukojevic 1, Tomasovic, Merkulov 4, Papanastasiou 1 (rig.), Zuvela, Benic, P. Obradovic 2 (1 rig.), A. Vukojevic. All. Kobescak  
 
Pro Recco: Bijac, F. Di Fulvio 2, Mandic 2, Figlioli 3 (1 rig.), Younger 2, Velotto, N. Presciutti, Echenique, A. Ivovic 1, Figari, Aicardi 2, S. Luongo, Negri. All. G. Hernandez
 
Arbitri: Stavridis (Gre) e Marjay (Hun)
 
Note: sup. num. Jug 3/9, Pro Recco 5/11. Rigori: Jug 3/4, Pro Recco 1/1. Uscito 3 f. S. Luongo nel III quarto
 
Regala spettacolo l'ultimo atto del terzo concentramento di Champions League ad Ostia. Nell'incontro valevole per la decima giornata del girone A la Pro Recco, già certa sia della qualificazione alla Final Eight che del primato nel gruppo, supera 12-11 lo Jug e conclude così con un percorso netto la fase eliminatoria per la seconda occasione consecutiva. Il tecnico spagnolo, ancora una volta, sceglie una formazione con il solo Aicardi come centroboa di ruolo Al termine di un match decisamente spettacolare nel quale le due squadre giocano a viso aperto anche in virtù della mancanza di preoccupazioni dovute a raggiungimento di obiettivi imminenti i liguri prevalgono grazie all’uno-due firmato da Ivovic e Di Fulvio nel corso del parziale decisivo, break che consente alla formazione in calottina scura di conquistare le due lunghezze di vantaggio che decidono l'andamento della sfida. Nei primi tre quarti le due contendenti si misurano senza risparmiarsi e provano a superarsi dopo che i primi otto minuti si chiudono in perfetta parità sul punteggio di 3-3. Poco prima dell'intervallo lungo la compagine allenata da Hernandez prova a scappare e piazza un parziale di 3-0 a cui rispondono i croati in apertura di terzo periodo dopo che un Bijac in versione monumentale contro la sua ex squadra aveva posto la ciliegina sulla torta ad una prova maiuscola respingendo il rigore di Fatovic. Nel momento decisivo si sveglia anche Mandic che mette a referto una doppietta prima fissando il pareggio dopo l'ultimo vantaggio dei croati e poi siglando, in superiorità numerica, la dodicesima rete recchelina. Il club presieduto da Maurizio Felugo può ora tornare a concentrarsi sulle competizioni in ambito nazionale per poi ripresentarsi a Belgrado per affrontare il quarto di finale contro la Waspo Hannover nella riedizione del match giocato e vinto nel 2019, nello stesso turno, in Germania.   
 
Fotografia: Deepbluemedia
 
Comunicato Stampa Pro Recco

Dieci vittorie in dieci partite, trenta punti su trenta: la Pro Recco soffre ma vince anche l’ultima battaglia del gruppo A di Champions League. Contro lo Jug Dubrovnik finisce 11-12 e a Belgrado, nei quarti di finale, i biancocelesti se la vedranno con la Waspo Hannover.
Mister Hernandez sceglie ancora la formazione da campionato senza il peso ai due metri di Hallock e Dobud. Passano in vantaggio i croati dopo tre minuti di gioco con Merkulov, bravo a sfruttare la prima espulsione di Mandic. Il pareggio arriva un minuto più tardi grazie a Younger in versione centroboa. Ruolo in cui Aicardi è maestro e lo dimostra vincendo la lotta con Benic e superando Popadic per l’1-2. Lo Jug pareggia ancora con Merkulov, sempre con Mandic nel pozzetto, e mette la freccia con il rigore trasformato da Fatovic. Altalena di emozioni che non finisce: prima della sirena Figlioli ristabilisce l’equilibrio, finta da una parte e tiro dall’altra per il 3-3 che chiude il quarto.
In avvio di secondo tempo Jug ancora avanti con Loncar che si smarca al centro e gira in rete. Il pari di Figlioli su rigore dura lo spazio di un’azione perché il braccio armato di Merkulov non dà scampo a Bijac per la terza volta. La Pro Recco si compatta dietro e passa per la prima volta in vantaggio grazie al gol di Younger in superiorità e alla controfuga di Figlioli (5-6) nella seconda metà di quarto. A nove secondi dalla sirena Di Fulvio, con l’uomo in più, supera Popadic sopra la testa e porta le squadre al cambio campo sul 5-7.
Nel terzo quarto Ivovic e compagni perdono lo smalto offensivo, ma Bijac rischia poco ed è straordinario nel respingere un rigore di Fatovic indirizzato nell’angolo. A 125 secondi dalla sirena però il black out biancoceleste permette ai croati di rimontare e ritornare in vantaggio con il penalty di Papanastasiou (il terzo assegnato allo Jug) e le reti di Merkulov e Obradovic. Il diagonale di Mandic, in superiorità, vale l’8-8, risultato che non cambia fino al termine del quarto.
Gli ultimi otto minuti vedono i centroboa protagonisti in apertura: Aicardi manda nel pozzetto Merkulov e segna il comodo 8-9, la risposta dello Jug è rapida ed è affidata ad Obert. La Pro Recco ha più benzina in corpo e gli strappi di Ivovic e Di Fulvio portano i ragazzi di Hernandez sul 9-11. Il quarto rigore per i croati, segnato da Obradovic, non scompone i biancocelesti che con Mandic si riportano sul +2. La rete della speranza di Vukojevic  arriva a 24 secondi dalla fine: troppo tardi, sono della Pro Recco i tre punti.
“È stata una partita vissuta sul filo dell’equilibrio, siamo andati sotto, poi sopra di due gol – afferma il capitano, Aleksandar Ivovic -. Una gara che riassume bene quello che ci aspetta nel prossimo mese: sia in Italia contro il Brescia, sia nella Final 8 di Champions, ci attendono partite di questo tipo, difficili, tirate fino alla fine. Oggi ad un certo punto c’è stato un po’ troppo nervosismo, dobbiamo protestare meno con gli arbitri perché rischiamo di perdere lucidità”.