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Editoriale

Il Setterosa si spegne sul più bello: l’Olanda rimonta e vince 7-5. Le azzurre chiudono quarte

  Pubblicato il 02 Lug 2122  15:40
Italia-Olanda 5-7(Parziali: 2-1; 2-1; 0-2;1-3)
Italia: Teani L. , Tabani C. , Marletta C. 2, Avegno S. 1, Queirolo E. , Giustini S. 2, Picozzi D. , Bianconi R. , Emmolo G. , Palmieri V. , Galardi G. , Viacava G. , Banchelli C. . All. Silipo
Olanda: Aarts L. , Wolves I. , Sleeking B. 1, Van Der Sloot S. 1, Moolhuijzen L. , Van Der Kraats S. 1, Rogge B. , Sevenich V. 2, Joustra K. , Koolhaas I. 1, Schaap M. , Ten Broek N. 1, Buis S. . All. Doudesis
Arbitri: Savinovic (CRO), Stavridis (GRE)
Note: Spettatori 500 circa. Superiorita' numeriche: Italia 3/9, Olanda 6/11. Ammonito Silipo a 6.30 nel terzo tempo. Vicava uscita per limite di falli a 6.10 nel quarto tempo. Rogge uscita per limite di falli a 7.20 nel quarto tempo.
 
Battere l’Olanda per conquistare il gradino più basso del podio e chiudere così nel migliore dei modi il Mondiale di Budapest. Nella finale per il terzo posto del torneo femminile della rassegna iridata l’Italia, reduce dal pesante 14-6 incassato contro gli Stati Uniti, affronta la formazione arancione che, in semifinale, ha ceduto alla distanza contro l’Ungheria. Una sfida dai due volti premia l’Olanda che grazie ad una prepotente rimonta recupera dall’1-4, si aggiudica il match con il punteggio di 7-5 e guadagna così meritatamente la medaglia di bronzo. Mastica amaro la formazione azzurra che gioca alla grande per i primi due tempi e, dopo lo svantaggio iniziale, serra le maglie in difesa, sfrutta le sue qualità natatorie e si rivela letale quando può colpire in ripartenza toccando il massimo vantaggio quando Giustini, con una deliziosa palomba, mette in porta il pallone del provvisorio +3. La partita non è certamente finita ma sembra in controllo per lil sette in calottina bianca che riesce a tenere a secco le rivali per 13’50’’. Quando tutto sembra evolversi sui binari favorevoli alla selezione italiana le azzurre spengono la luce, perdono di efficacia in attacco e spianano la strada al ritorno della compagine arancione che ribalta l’inerzia del confronto piazzando un devastante 6-0 durante il quale Tabani e compagne non trovano la via della rete per venti minuti mentre la formazione in calottina scura trasforma quattro superiorità numeriche consecutive. Il bolide con cui Marletta mette in porta il punto del 5-7 serve solo a ridurre il passivo e ad aumentare i rimpianti. L’amaro per il podio mancato non deve però ridimensionare il torneo più che positivo di una squadra che, dopo sette anni, è tornata tra le prime quattro di una competizione iridata ma che deve ora mantenere viva la rabbia che può scaturire dalla delusione per il mancato risultato in modo da poterla trasformare in carica agonistica positiva da riversare in acqua nei prossimi importanti appuntamenti dell’estate azzurra. Il percorso iniziato nel marzo 2021 ha gettato le basi della rinascita, ora è tempo di continuare a lavorare per poterle consolidare.
 
 
Foto di Andrea Staccioli/DBM