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Editoriale

Il Setterosa paga caro la brutta partenza: la Grecia vince 16-12. Azzurre agli ottavi di finale

  Pubblicato il 20 Lug 2123  04:45
Grecia-Italia 16-12(6-4; 4-1; 3-2; 3-5)
Grecia: C. Diamantopoulou , E. Plevritou 3, Chydirioti 1, Eleftheriadou 3, M. Plevritou 2, Xenaki , Ninou 3, Elliniadi 1, Siouti , V. Plevritou 3, Giannopoulou , Myriokefalitaki , Stamatopoulou . All. Kammenou
Italia: Condorelli , Tabani 1, Galardi 2, Avegno 1, Giustini 1, Bettini , Picozzi , Bianconi 2, Palmieri 2, Marletta 2, Cocchiere , Viacava 1, Banchelli . All. Silipo
Arbitri: Peris (Cro), Schwartz (Isr)
Note: Spettatori 300 circa. Stamatopoulou (G) e Banchelli in porta. Ammonito Silipo (I) a 7.46 nel secondo tempo. Condorelli in porta nel secondo tempo a3.00. SN: Grecia 5/9 + 1 rigore, Italia 6/12.
 
 
Vincere per mettere le mani sull’agognato primo posto e staccare così il pass per l’accesso diretto ai quarti di finale evitando il rischio dell’incrocio da brividi con la corazzata Stati Uniti. Questo l’obiettivo dell’Italia che nell’incontro valevole per la terza giornata del girone C del torneo iridato affronta la Grecia, che ha battuto le azzurre nella semifinale di Spalato dello scorso anno e nel recente incrocio di World Cup a Long Beach. Carlo Silipo continua la rotazione delle risorse a propria disposizione ed attua un solo cambio rispetto alla goleada con le sudafricane: Cocchiere rileva Gant che si accomoda in tribuna accanto a Cergol. Fallisce l’appuntamento chiave della prima fase del suo torneo la rappresentativa tricolore che, al termine di una sfida nella quale palesa enormi difficoltà soprattutto in difesa, perde 16-12 con le elleniche, chiude il girone al secondo posto, dovrà passare dagli ottavi di finale e, dato ancor più rilevante, in caso di qualificazione ai quarti incrocerà gli Stati Uniti. Partono male le azzurre che in un breve batter di ciglia si trovano sotto 3-0 ed iniziano il match nel peggiore dei modi, la rasoiata scagliata da Bianconi sblocca la squadra che si scioglie, inizia a macinare il suo gioco e rimonta lo svantaggio fino ad avere la palla del potenziale pareggio prima di chiudere la frazione di apertura sul 6-4 con il rigore che la terza delle sorelle Plevritou trasforma capitalizzando l’ingenuità commessa da Picozzi. A decidere inesorabilmente le sorti della contesa è il prepotente break di 7-3 con cui le elleniche, nei due periodi centrali, scavano il solco che chiude definitivamente le sorti del confronto. L’ultimo parziale vede il sette in calottina scura più reattivo in avanti, capace di migliorare la percentuale in superiorità numerica, fino a quel momento ampiamente deficitaria, ma non tanto da riuscire a compiere l’impresa della rimonta. Capitan Palmieri e compagne pagano a caro prezzo le incertezze in difesa, fase in cui non riescono a limitare la clamorosa prestazione delle elleniche che, trascinate dalla prova delle sorelle Plevritou, trovano soluzioni di eccellente qualità dal perimetro stroncando con impressionante puntualità i tentativi di rientrare in partita delle rivali. Si torna in acqua sabato per affrontare la Nuova Zelanda negli ottavi, prologo di quello che sarà l’incrocio con le statunitensi. Il cammino si complica in maniera esponenziale ma non bisogna perdere stimoli e morale per andare a giocare faccia a faccia e senza alcun timore di sorta contro le campionesse americane.

Credit: Andrea Masini/DBM