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Editoriale

Il Setterosa paga ancora dazio ad una brutta partenza: l’Olanda vince 10-5. Venerdì lo spareggio con il Canada

  Pubblicato il 14 Feb 2124  13:28

Sfruttare l’assist offerto dall’Australia, che in precedenza ha superato 10-8 il Canada, e chiudere il discorso legato alla qualificazione olimpica. Nella semifinale per le posizioni dalla quinta all’ottava del torneo femminile dei campionati mondiali di Doha l’Italia, reduce dalla sconfitta con la Grecia, sfida a Doha l’Olanda, battuta nei quarti dall’Ungheria dopo i tiri di rigore. Carlo Silipo conferma, ancora una volta, la formazione delle ultime uscite con il tandem Cergol-Gant ancora in tribuna. Paga purtroppo, ancora una volta, dazio ad una brutta partenza la rappresentativa tricolore che perde e ora ritroverà, nella finale per il settimo posto, le nord americane, superate 12-8 nel girone eliminatorio, in quello che sarà un drammatico spareggio per l’ultimo pass a cinque cerchi. Pensare che il Setterosa inizia la partita nel migliore dei modi sbloccando il risultato con la conclusione vincente di Sofia Giustini ma risente forse delle scorie della sconfitta con le elleniche e subisce la veemente reazione delle campionesse uscenti che infilano una devastante sequenza di sei reti grazie a cui orientano le sorti della sfida.  Sul massimo svantaggio la squadra reagisce e colleziona un break di 3-0 che gli permette di rientrare fino al -2 anche grazie ad una difesa che si sistema e riesce ad arginare la forza d’urto delle arancioni. Le energie spese per provare a rientrare vengono però pagate nel quarto conclusivo quando il sette in calottina bianca firma il 2-0 che chiude i conti sul 10-5 finale. Impossibile sperare di battere le olandesi quando non si segna per sedici minuti e si mette a referto una percentuale ampiamente deficitaria nel fondamentale della superiorità numerica. La buona reazione nei due tempi centrali deve essere la certezza da cui ripartire nella partita che vale l’accesso a Parigi, l’obiettivo primario del ciclo di lavoro iniziato a marzo 2021.

Credit: Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM