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Editoriale

Il mondo delle discipline acquatiche piange Bubi Dennerlein. Franco Porzio: il suo nome è nella storia del nuoto italiano

  Pubblicato il 05 Giu 2122  11:54

Domenica triste per le discipline acquatiche italiane. Ci ha lasciato questa mattina Bubi Dennerlein. Bubi ha dedicato la sua carriera al nuoto e alla pallanuoto: è stato il primo campione italiano assoluto di nuoto della Canottieri Napoli, con cui ha conquistato 10 titoli e stabilito 4 record nazionali, ha partecipato alla Olimpiadi di Helsinki del 1952 e vinto 2 scudetti nella pallanuoto, nel 1957 e nel 1958. È stato tra i più grandi allenatori che abbia annoverato il nuoto azzurro, che portò ad esempio di progresso e modernità: introdusse in Italia l’interval training e, applicando il metodo scientifico, i metodi della moderna biomeccanica. Rimase in Nazionale per 24 anni, guida del nuoto italiano per sette edizioni olimpiche da Roma 1960. I suoi atleti vinsero oltre 50 titoli italiani; tra loro anche il fratello Fritz Dennerlein, artista della pallanuoto e ottimo nuotatore che arrivò quarto alle Olimpiadi di Roma 1960 nei 200 farfalla, conquistò due bronzi europei e stabilì anche cinque record continentali tra 100 e 200 farfalla, e Novella Calligaris, tre medaglie olimpiche a Monaco 1972 e l'oro iridato col record del mondo negli 800 a Belgrado 1973. Nello stesso periodo, come allenatore della squadra maschile di pallanuoto vinse lo scudetto del 1963, il terzo della storia del CC Napoli, precedendo in classifica la Pro Recco e la Lazio.
 
Franco Porzio, presidente dell’Acquachiara lo ricorda così: “Anche se avevano cognome tedesco sia lui che Fritz erano più napoletani dei napoletani. Sono stati artefici delle fortune del Circolo Canottieri Napoli nella pallanuoto che nel nuoto e massimo espressione del club del Molosiglio. La gente, s’identifica, ancora oggi, nelle loro gesta. Ho avuto la fortuna di conoscerli di persona, sono e saranno, per sempre, legati alla storia delle discipline acquatiche italiane. Mi piace ricordarli insieme perché hanno dato tanto allo sport italiano e ne costituiscono, a pieno titolo, un vanto. Mi auguro, e ne sono sicuro che la FIN possa organizzare una manifestazione che consenta ai giovani di rendere vivo il ricordo di Bubi”.