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Editoriale

Il mercato di A1 femminile: la canadese Kohli al Rapallo

  Pubblicato il 18 Ago 2116  07:17
LA SITUAZIONE SQUADRA PER SQUADRA NELL'ALLEGATO ALLA FINE DELL'ARTICOLO

(comunicato stampa) - Si aggiunge un nuovo tassello al mercato del Rapallo Pallanuoto in vista della stagione 2016-2017. Che arriva dal Canada: è Jacqueline Kohli, per tutti Jakie, difensore che da settembre indosserà la calottina gialloblu. «Jakie rispecchia le caratteristiche della giocatrice di cui avevamo bisogno nel reparto difensivo – commenta il tecnico del Rapallo, Luca Antonucci – In più è una ragazza molto volenterosa, intende far bene nel nostro campionato ed è un altro aspetto che mi è piaciuto di lei e che cerco in tutte le giocatrici: la motivazione, la voglia di emergere e mettersi in evidenza. L'anno di nascita è il 1990 e rientra nel nostro progetto di valorizzare e far crescere una squadra giovane, l'anno prossimo l'età media sarà davvero tra le più basse in campionato e sono molto fiducioso. Siamo tutti ansiosi di iniziare questa nuova avventura».
Di seguito, l'intervista a Jakie Kohli:
Perché hai scelto di venire a giocare in Italia?
«Dopo la laurea (all'Università dell'Indiana, in Usa), volevo giocare a livello professionistico. La prima scelta è stata l'Australia, dove ho giocato per due stagioni. Un'esperienza che mi è piaciuta, ma volevo misurarmi in qualcosa di diverso. Dato che parlavo già la lingua, ho pensato che la destinazione migliore in questo senso fosse l'Italia».
Dopo la scelta del Paese è arrivata quella della squadra...
«Tutto è successo grazie a Giovanni Puliafito! L'anno scorso era assistente tecnico sulla panchina della Nazionale canadese, quando ho iniziato a pensare al trasferimento in Italia è stato lui il primo a cui mi sono rivolta per aiutarmi a trovare una squadra. Ed è stato principalmente grazie a lui se ho scelto il Rapallo Pallanuoto».
Cosa pensi del campionato italiano?
«E' una delle competizioni più difficili in Europa e giocare contro, così come assieme, ad alcune delle migliori giocatrici nel mondo mi aiuterà a migliorare il mio livello attuale nel modo in cui spero!».
Raccontaci la tua carriera pallanuotistica fino ad oggi
«Dopo le scuole superiori sono andata a giocare nella squadra dell'Indiana University; post laurea, come detto, ho fatto esperienza nel campionato australiano; durante il primo anno lì ho capito di voler ancora competere a livello internazionale e così sono tornata nella squadra nazionale canadese, allenandomi a Montreal nei successivi due anni».
Una curiosità: quando hai imparato a parlare italiano?
«I miei genitori sono originari di Lugano, in Svizzera. Quando avevano circa vent'anni si sono trasferiti in Canada, io e mia sorella siamo cresciute parlando con loro solo in italiano. Comprendo la lingua fluentemente anche se parlare e scrivere in italiano è un po' più difficile. All'Università ho scelto come materia secondaria l'Italiano perché sapevo che, a un certo punto della mia carriera, avrei voluto giocare in Italia e ho pensato che sarebbe stato meglio rispolverarlo un po'». 
Silvia Franchi