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Editoriale

"Il curioso caso di...Stefano Tempesti", eterno campione

  Pubblicato il 14 Nov 2120  10:12
L'edizione odierna di Sport Week, inserto settimanale de La Gazzetta dello Sport, celebra gli atleti sopra i trent'anni che nello sport, nonostante non più ragazzini, dettano ancora legge.
Ed allora giù nomi altisonanti: dal fuoriclasse svedese Zlatan Ibrahimovic (39) al campione svizzero Roger Federer (39), dall'MVP delle ultime finals NBA Lebron James (35) al Valentino Rossi (41) nazionale che dopo aver fatto scorpacciata di moto mondiali quest'anno si è tolto lo sfizio pure di salire sul podio in quel di Jerez.
E poi tanti altri: Federica Pellegrini (32), Gigi Buffon (42), Luis Scola (40), Cristiano Ronaldo (35), Alberto Cisolla (43) e tanti altri.
Tutti assi nella propria disciplina: insomma, campioni assoluti.
Mi permetto di aggiungere a questa lista, il nome di un giocatore che, dall'alto dei suoi 41 anni, riesce ancora a far ammattire gli attaccanti avversari superandosi partita dopo partita. Si tratta del più grande portiere nella storia dello sport italiano: Stefano Tempesti.
Un palmarès invidiabile per chiunque che vede, al momento, la vittoria di 14 scudetti, 13 coppe Italia, 5 Champions League, 5 Supercoppe LEN, 1 Coppa delle Coppe, 1 Adriatic League, 1 oro ed 1 argento mondiale, 1 argento ed 1 bronzo olimpico, 1 argento ed 1 bronzo europeo, 1 argento in Coppa del Mondo, 2 argenti ed 1 bronzo in World League e 2 argenti ed 1 bronzo ai Giochi del Mediterraneo.
Lo abbiamo potuto ammirare in questi giorni, durante le gare di Champions League, compiere interventi magnifici, confermandosi ad altissimi livelli e capace di stupire non solo i propri tifosi ma anche gli addetti ai lavori ed appassionati di pallanuoto.
Il tempo, per l'airone di Prato, non sembra essere un limite. Anche perchè, come disse Michael Jordan nel corso della cerimonia alla Hall of Fame,: "I limiti spesso sono solo delle illusioni".
Ecco, dunque, il parallelismo con Benjamin Button, il personaggio del romanzo di Francis Scott Fitzgerald e magistralmente interpretato dalla star hollywoodiana Brad Pitt nel 2008, che con il trascorrere degli anni ringiovaniva, rinvigorendo le proprie forze.
Tempesti sempreverde, dunque; a maggior ragione oggi che difende proprio quei colori.
La sfida personale dell'ex Recco resta quella di un anno fa: far bene, benissimo con i siracusani, provando ad arrivare fino in fondo sia in Italia che in Europa così da guadagnarsi, a suon di prestazioni, la convocazione per i prossimi Giochi Olimpici.
D'altronde c'è qualche suo collega, che già diversi mesi fa, si è portato avanti...
"Io portabiandiera olimpica? Meglio Stefano Tempesti". Federica Pellegrini, Aprile 2020
 
Credits: foto di Maria Angela Cinardo