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Editoriale

Giorgi: La Final Eight di Coppa Italia sarà un momento di alta pallanuoto

  Pubblicato il 10 Mar 2122  12:27
Prende il via domani, ad Albaro, la Final Eight di Coppa Italia, competizione che deciderà la formazione che iscriverà il proprio nome nell’albo d’oro del trofeo tricolore dopo che lo scorso anno, a Palermo, la Pro Recco aveva superato l’AN Brescia. Giorgio Giorgi, massimo dirigente dello Sporting Club Quinto padrone di casa, presenta la manifestazione evidenziandone il valore e sottolineando l’importanza di organizzare un evento di rilievo nazionale nel processo di crescita del club che presiede. Il momento più toccante della tre giorni genovese sarà senza dubbio costituito dall’intitolazione della vasca dell’impianto a Marco Paganuzzi, la persona che ha gettato il seme di quello che è oggi l’Iren Genova Quinto, compagine che nelle ultime annate registra un costante crescita. all'interno del panorama pallanuotistico italiano.
 
Quali emozioni ci riserverà la Final Eight di Coppa Italia?
“Sarà senz’altro un momento di alta pallanuoto, con otto partite fra le migliori squadre italiane concentrate in tre giorni, nello splendido scenario delle Piscine di Albaro e con la presenza del Commissario Tecnico del Settebello Sandro Campagna. La vasca interna sarà un vero e proprio gioiello, una ‘bomboniera’ che farà da degna cornice allo spettacolo che vedremo in acqua”.
 
Quanto la inorgoglisce ospitare una manifestazione di interesse nazionale tra le mura amiche di Albaro?
“Si tratta sicuramente di un’occasione importante per la nostra società, un altro ‘esame di maturità’ cui ci sottoponiamo volentieri. Credo che nessuno possa negare la crescita del nostro club negli ultimi anni, periodo in cui è riuscito a consolidarsi nel massimo campionato nazionale, a far debuttare in prima squadra tanti giovani del suo vivaio e a far vestire la sua calottina ad atleti di livello internazionale.  Organizzare un evento del genere è la classica ciliegina sulla torta. La macchina organizzativa si è messa in moto da tempo, abbiamo lavorato per offrire agli atleti e agli spettatori una manifestazione di alto livello. Non voglio spingermi troppo in avanti ma sono convinto che saranno tre giorni che daranno lustro a tutto il nostro movimento”.
 
Che cosa rappresenta per l’Iren Genova Quinto e per la città di Genova l’intitolazione della piscina a Marco Paganuzzi?
“Sarà un momento particolarmente importante. Prima di tutto per il nostro club. Non è un mistero che Marco sia la persona che ha gettato il seme di quello che è oggi l’Iren Genova Quinto, prendendosene cura per anni con scrupolo e amore: per questo mi piaceva dire, scherzando ma neanche troppo, che noi eravamo tutti umili servitori di Marco Paganuzzi. Abbiamo ereditato quel seme, nel frattempo diventato albero rigoglioso, e stiamo cercando di mantenerlo in piena salute. L’intitolazione della vasca da parte del Comune di Genova, che ci ha aiutato in modo decisivo nell’organizzazione della Final Eight, rappresenta un passaggio importante proprio in questo senso. E credo che sia altrettanto per la città: Marco ha dato tanto, tantissimo allo sviluppo di questo sport in questa città. Da domenica pomeriggio il suo nome campeggerà su una vasca che è il ‘tempio’ della pallanuoto, genovese senz’altro ma anche nazionale, e sarà un orgoglio per la sua famiglia e per noi”.
 
Come giudica il percorso fin qui compiuto dal gruppo affidato a mister Del Galdo?
“Sono soddisfatto. All’inizio abbiamo faticato un po’ a ingranare ma credo sia comprensibile visto il cambio di allenatore e anche di diversi elementi della squadra. Tuttavia non mi sono mai preoccupato perché vedevo l’impegno del lavoro quotidiano portato avanti da Del Galdo, seguito da tutti i giocatori. E infatti i risultati sono arrivati e stanno arrivando. E sono molto contento di vedere tanti giovani che si stanno affacciando con costanza al campionato di serie A1: penso a Nicolò Gambacciani, Lorenzo Dellacasa e Simone Villa, ad esempio. La strada segnata è quella giusta”.
 
Arrivare ottavi vi consentirebbe di accedere agli spareggi che mettono in palio un posto nella prossima Euro Cup. Sarebbe la giusta conclusione per la vostra annata?
“Sarebbe senz’altro un altro motivo di orgoglio”