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Editoriale

Giorgetti replica agli ungheresi: "Accuse assurde, non è vero che abbiamo giocato a perdere contro gli Stati Uniti"

  Pubblicato il 03 Ago 2015  08:33
DA "LA GAZZETTA DELLO SPORT" (articolo di Stefano Arcobelli)
Il Set­te­bel­lo c’è. Tem­pe­sti chiu­de la porta, la di­fe­sa torna de­ci­si­va e il Ca­na­da si scio­glie al sole, ri­spet­tan­do la pre­vi­sio­ne meteo del c.t. nor­da­me­ri­ca­no che aveva con­fi­da­to a Cam­pa­gna: «Se c’è il sole vin­cerà l’Ita­lia». Ma que­sto è solo un si­pa­riet­to dopo una gara dura, ser­ra­ta, cor­ret­ta e di­li­gen­te­men­te gio­ca­ta dagli az­zur­ri che con­fon­do­no la lu­ci­dità dei ca­na­de­si nelle azio­ni d’at­tac­co. Una par­ti­ta da den­tro o fuori, dopo un con­fron­to a viso aper­to tra il c.t. e i lea­der della squa­dra sugli er­ro­ri da evi­ta­re nella 2 a fase senza ap­pel­lo. E’ un altro Set­te­bel­lo, que­sto che tiene il pal­li­no del ri­sul­ta­to e crea un ar­gi­ne da­van­ti al por­tie­re, ca­pa­ce di pa­ra­re 2 ri­go­ri nel 2° e 4° tempo a Co­n­way e McEl­roy. Un Set­te­bel­lo si­cu­ro di vo­le­re pro­se­gui­re a tutti i costi il cam­mi­no mon­dia­le, di vo­ler­si pre­sen­ta­re ga­sa­to ai cam­pio­ni del mondo un­ghe­re­si, do­ma­ni nella sfida che vale l’ac­ces­so al gioco delle me­da­glie.
Ac­cu­se re­spin­te Dopo aver re­spin­to il Ca­na­da, esco­no fuori le il­la­zio­ni, le ac­cu­se su una pre­sun­ta vo­glia di per­de­re con­tro gli ame­ri­ca­ni per in­cro­cia­re i ma­gia­ri ed evi­ta­re i serbi, e le ri­spo­ste pic­ca­te di Alex Gior­get­ti, il più un­ghe­re­se degli az­zur­ri che non usa mezzi ter­mi­ni dopo aver elo­gia­to la squa­dra: «E’ usci­to il vero Set­te­bel­lo, con gran­de ca­rat­te­re, vo­glia di sa­cri­fi­car­si, con una squa­dra unita e una di­fe­sa ec­ce­zio­na­le. L’Un­ghe­ria vedrà la no­stra forza, ci dovrà te­me­re dopo aver­ci isti­ga­to. L’al­le­na­to­re un­ghe­re­se (Timor Be­ne­dek, ndr. ) ha detto che noi ab­bia­mo fatto ap­po­sta a per­de­re per tro­va­re l’Un­ghe­ria che è più de­bo­le ri­spet­to alla Ser­bia e che i suoi gio­ca­to­ri si sen­to­no of­fe­si e in­fa­sti­di­ti e che ci aspet­ta­no al varco. E’ una brut­ta ac­cu­sa: noi non ab­bia­mo perso ap­po­sta. Que­sto tipo di an­ti­spor­ti­vità non mi è mai pia­ciu­ta, ab­bia­mo perso con gli Usa perché ab­bia­mo gio­ca­to male come con­tro la Gre­cia, e ades­so ab­bia­mo un dop­pio sti­mo­lo: bat­ter­li due volte. Ho una fiam­ma ar­den­te che vo­glio far esplo­de­re in acqua: gli un­ghe­re­si non ci ave­va­no con­si­de­ra­ti più scar­si della Ser­bia? Ora ci hanno pun­zec­chia­to e siamo pron­ti. Se vo­glia­mo vin­ce­re il Mon­dia­le dob­bia­mo bat­te­re tutti, con la men­ta­lità che ab­bia­mo di­mo­stra­to col Ca­na­da. E’ stata una par­ti­ta com­bat­tu­ta, la squa­dra ha sa­pu­to reg­ge­re l’emo­zio­ne e la ten­sio­ne di una gara che non si do­ve­va sba­glia­re. Ci siamo sve­glia­ti: non ci siamo sa­cri­fi­ca­ti 2 mesi per nulla, per ec­cel­le­re serve per­so­na­lità, gio­ca­re al top e di­ver­tir­si: sta uscen­do tutto al mo­men­to giu­sto». Con­fer­ma Cam­pa­gna: «Par­ti­ta a per­de­re? Ma se ero ar­rab­bia­to come una bi­scia? Avrem­mo fatto una pes­si­ma fi­gu­ra. Pen­sia­mo alla par­ti­ta sto­ri­ca che sarà, se gli un­ghe­re­si si vo­glio­no esal­ta­re così fac­cia­no pure, poi ve­dre­mo in acqua. Il Set­te­bel­lo mi è pia­ciu­to per come ha te­nu­to, evi­tan­do di ar­ri­va­re a un fi­na­le in­cer­to e ner­vo­so, mi è pia­ciu­ta la 2a parte ri­spet­to alla Rus­sia. Coi ra­gaz­zi ho un rap­por­to schiet­to, ho ri­ce­vu­to feed­back per det­ta­gli su fasi di gioco. Tem­pe­sti dà si­cu­rez­za? La di­fe­sa ha bi­so­gno di lui e vi­ce­ver­sa».
Come nel 2011 Anche Mat­teo Ai­car­di parla di «svol­ta ef­fet­ti­va, siamo ita­lia­ni e finché non siamo sull’orlo del bur­ro­ne non ti­ria­mo fuori il me­glio. Cor­ret­ti gli er­ro­ri, stia­mo cre­scen­do ma ades­so bi­so­gna su­pe­ra­re lo sco­glio un­ghe­re­se. Mi ri­cor­do di Shan­ghai, fa­ti­cam­mo con la Ger­ma­nia ma se si vuol ar­ri­va­re sino alla fine bi­so­gna sof­fri­re. L’Un­ghe­ria? Quan­do ar­ri­vi a que­ste sfide una squa­dra vale l’altra, l’anno scor­so a 30” dalla fine ci negò la fi­na­le eu­ro­pea. Ades­so è un’altra sto­ria»..
s.a.
 
DA "TUTTOSPORT" (articolo di Emanuele Mortola)
«Siamo giunti ai quarti con un percorso di alti e bassi, ma soffrire ogni tanto fa anche bene perché aiuta a crescere. Ora ci attende l'Ungheria per una sfida affascinante che, come sempre, proveremo a vincere».
Sandro Campagna si proietta subito sula sfida di domani contro i magiari campioni del mondo. In palio ci sarà la zona medaglie. Al Settebello servirà un' impresa, una prestazione ben di versa da quella offerta ieri col Canada. In effetti, l' Italia nel suo ottavo di finale non ha giocato una grande partita e per almeno due tempi ha fatto proprio il "minimo sindacale" contro un avversario dagli evidenti limiti tecnici. Se non altro il Settebello ha ritrovato un' ottima difesa, ancora una volta imperniata sullo strepitoso Tempesti che ha parato anche due rigori. Così così gli altri reparti, in particolare l' attacco ha vissuto più sugli spunti individuali dei due centroboa Aicardi e Baraldi che sulle manovre corali.
Emanuele Mortola