Attendere prego...

Editoriale

Giacoppo: ci attende una Final 8 di Coppa Italia emozionante. Sarà ancora sfida Pro Recco-AN Brescia

  Pubblicato il 11 Mar 2122  08:39
Prende il via tra poche ore, nella piscina di Albaro, la Final Eight di Coppa Italia 2021-22, manifestazione che mette a confronto le otto formazioni che si sono qualificate al termine dei gironi preliminari disputati nello scorso mese di settembre. Massimo Giacoppo, ex capitano del Circolo Canottieri Ortigia e argento olimpico a Londra 2012, presenta i match in programma oggi e, pur auspicando qualche colpo a sorpresa da parte di un’outsider non può che pronosticare l’ennesima finale Pro Recco-AN Brescia, duello nel quale i liguri partono in vantaggio rispetto al sette allenato da Bovo.

Quali emozioni ci riserverà la Final Eight di Coppa Italia?
La manifestazione sarà emozionante come tutte le finali. Quest’anno il valore aggiunto dal punto di vista emotivo sarà il fatto che si giocherà in un impianto che sarà intitolato a Marco Paganuzzi. Giocare in Liguria è sempre bello, ci sono tante squadre interessanti nel panorama di una regione che vive di pallanuoto.
 
Rispetto al match di sabato scorso la Pallanuoto Trieste riuscirà a migliorare la qualità della prestazione per provare ad arginare l'inesorabile progressione della Pro Recco?
Vedo abbastanza impossibile l’impresa della Pallanuoto Trieste anche perché ogni partita è aperta ma il Recco ha dimostrato, ancor di più degli altri anni, di essere molto determinato e molto concreto. Con l’arrivo di Sukno la squadra sembra aver trovato la quadra da tanti punti di vista.
 
La Rari Nantes Savona riuscirà a chiudere rapidamente la pratica Anzio oppure il vantaggio di non avere nulla da perdere aiuterà i laziali a vendere cara la pelle? 
La Rari Nantes Savona è un’ottima squadra che negli ultimi anni ha dimostrato di avere avuto una crescita esponenziale anche grazie all’affermazione dei giovani. Il lavoro di Angelini si vede ogni anno di più, sarà molto determinata, io la reputo addirittura una formazione in grado di dare fastidio anche alle più forti.
 
Quali emozioni ci riserverà la sfida tra AN Brescia e C.C. Ortigia? Ritieni possibile poter assistere ad un remake dell'ultimo confronto diretto?
La formazione siciliana è in grado di riservare tante sorprese. Non credo che sia una sfida decisa in partenza. Sarà una partita sulla falsariga dell’ultimo confronto diretto, una gara difficile. L’Ortigia è una squadra imprevedibile dal punto di vista positivo perché miscela una schiera di esperti che sono sempre una garanzia e fanno sempre il loro dovere  a giovani in grado, anche se non sempre con la giusta continuità, di esprimere gioco di altissimo livello. Se queste due condizioni sono al massimo assisteremo ad una sfida davvero equilibrata nella quale gli aretusei potranno dare molto fastidio all’AN Brescia.
 
Quanti rischi corre il Telimar al cospetto del Quinto padrone di casa?
Il Telimar vive un momento abbastanza bello, positivo ma anche molto impegnativo. Non è facile trovare sempre la giusta concentrazione. Il Quinto gioca in casa, è una formazione che sta crescendo, ne vediamo i miglioramenti di partita in partita, ed è avversaria molto insidiosa. Penso che quella tra i padroni di casa e la compagine siciliana rappresenti la sfida più incerta.

Credi alla possibilità di una squadra che possa recitare il ruolo di sorpresa della manifestazione? 
Credo sempre molto nel ruolo delle outsider perché siamo sempre stati abituati a finali con le due stesse protagoniste. Negli ultimi anni però altre squadre si stanno avvicinando alle due grandi e potrebbero provare il colpaccio soprattutto in una partita secca.
 
Con Pro Recco e AN Brescia probabilissime finaliste credi che la vittoria dei liguri nel primo incrocio stagionale abbia modificato i rapporti di forza tra le due formazioni?
Recco-Brescia è sempre sfida infinita. Sono sempre sfide difficili, combattute che partono sempre dallo 0-0. L’AN Brescia è cresciuta molto anche dal punto di vista mentale; con la vittoria del campionato dello scorso anno ha colmato questo gap nei confronti dei rivali. Il Recco ha trovato la sua quadra, il ritorno di Sukno è fondamentale. E’ uno del posto, conosciuto, ben voluto da tutti e che, nonostante la giovane età, mi sembra molto determinato e molto deciso. Vedo molto bene il Recco che parte sempre un gradino più su rispetto agli altri.
 
Fotografia: Simona Amato