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Editoriale

Fukuoka 2023, mondiale amaro per il Settebello. La Serbia beffa gli azzurri ai rigori

  Pubblicato il 25 Lug 2123  11:12
Italia-Serbia 14-15(Parziali: 3-3; 2-2; 4-4; 2-2. Regolamentari 11-11. Finale 14-15.)
Italia: Del Lungo , F. Di Fulvio 3, Damonte , Marziali , A. Fondelli , Cannella 2, Velotto 1, Echenique , Presciutti N. 1, Bruni L. 2, Di Somma E. 2, Dolce,  Nicosia . All. Campagna
 
Serbia: Misovic , Radulovic , Rasovic 4, Randelovic , Lazic 1, Milojevic , Drasovic 1, Jaksic 2, Jankovic , Ubovic 1, Vucinic 1, Martinovic 1, Mitrovic . All. Stevanovic
Arbitri: Zwart (Ned), Ohme (Ger)
Note Tiri di rigore: Fondelli (I) gol, Rasovic (S) gol; Di Somma parato, Misovic parato; Di Fulvio gol, Vucinic gol; Presciutti gol, Jaksic gol; Damonte parato, Radulovic gol. Superiorità numeriche: Italia 8/13 + un rigore, Serbia 7/12 + 2 rigori di cui uno parato da Del Lungo a Rasovic a 7'30 del secondo tempo, sul 5-5. Uscito per limite di falli Dolce (I) a 1'30 del quarto tempo. Mitrovic (S) in porta. Spettatori 300 circa.
 
Siamo giunti al momento della verità. Si torna in acqua per iniziare il cammino nella fase ad eliminazione diretta con in testa un obiettivo ben chiaro: giocare sabato il match per il titolo con la certezza di aver conquistato il pass olimpico. Nell’incontro valevole per i quarti di finale del mondiale di Fukuoka l’Italia, vincitrice a punteggio pieno del girone B, incrocia la Serbia, qualificatasi grazie al 16-10 con cui ha regolato il Giappone negli ottavi. Rispetto alla sfida con la Cina Campagna rilancia il tandem Cannella-Echenique mentre ad accomodarsi in tribuna sono Renzuto e Condemi. Al termine di una sfida fisica che, nel pieno rispetto del pronostico della vigilia, si conferma un’autentica battaglia il finale è davvero beffardo per la rappresentativa tricolore che perde ai rigori contro la Serbia che s’impone con il punteggio di 15-14 ed accede alla semifinale dove sfiderà la Grecia, che nel primo match di giornata ha eliminato il Montenegro. Gli azzurri escono dalla lotta per la zona medaglie, falliscono il primo appuntamento con la qualificazione olimpica e devono ora accontentarsi della lotta per le posizioni di consolazione. L’Italia, che gioca un’ottima partita soprattutto in attacco,  paga a caro prezzo alcuni dettagli di gioco nei quali i serbi riescono a fare meglio e la mancata capacità di sfruttare le occasioni create per riuscire a chiudere una sfida che gli azzurri conducono per gran parte della sua durata. Le grandi vittorie della formazione allenata da Sandro Campagna sono spesso passate da splendide prestazioni nel fondamentale dell’uomo in meno, situazione tattica sulla quale oggi i ragazzi allenati da Stevanovic hanno colpito con grande puntualità anche grazie a schemi eseguiti in maniera ineccepibile. La sfortuna ci mette anche il suo tocco nel momento della vertà perché, in un breve batter di ciglia, si passa dal montante colto da Cannella alla rete del decisivo pareggio. La Serbia è una squadra che presenta nel suo roster ben sette debuttanti ma conta nel suo roster un fuoriclasse infinito come Jaksic, universale che fa male all’Italia in ogni fase del gioco, e quell’eccezionale tiratore che risponde al nome di Strahinja Rasovic, autentica spina nel fianco della difesa azzurra e top scorer del match con quattro reti. A decidere le sorti del confronto gli errori dalla linea dei cinque metri di Edoardo Di Somma e Luca Damonte, sulle cui conclusioni Mitrovic si esalta confermando la sua fama di pararigori già esibita con il Giappone. Si torna ora in acqua giovedì per giocare la semifinale 5°/8° posto contro il Montenegro.
 
 
Credit: Giorgio Scala/DBM