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Editoriale

Fukuoka 2023, il Setterosa liquida 14-7 l’ostacolo Nuova Zelanda. Lunedì i quarti con gli USA

  Pubblicato il 22 Lug 2123  11:25
Italia-Nuova Zelanda 14-7(Parziali: 4-1; 6-2; 1-3; 3-1)
Italia: Banchelli , Tabani 2, Gant , Avegno 1, Giustini 2, Bettini 3, Picozzi 2, Bianconi 2, Palmieri , Marletta 1, Cocchiere , Viacava 1, Condorelli . All. Silipo
Nuova Zelanda: J. Milicich , Nicholson 1, Doyle 2, Gault , G. Milicich , Weston , Houghton 1, Mckenty , Shorter-robinson 1, Mcdonald , Howarth 1, Quin 1, Bright . All. Winstanley-smith
 
Arbitri: Moller (Arg), Kurosaki (Jpn)
 
Note  Spettatori 500 circa. In porta per l'Italia parte Banchelli. SN: Italia 4/8 + 3 rigori, Nuova Zelanda 4/8 +1 rigore. Banchelli para un rigore a Quin a 2.52. Gant uscita per limite di falli a 3.04 nel terzo tempo.
 
Reagire alla batosta subita con la Grecia per ritrovarsi e tuffarsi poi a capofitto nella preparazione della sfida con gli Stati Uniti. Questo l’obiettivo dell’Italia, seconda nel girone C, che affronta la Nuova Zelanda, terza classificata nel girone D, nell’incontro valevole per gli ottavi di finale del campionato del mondo di Fukuoka. Rispetto alla sfida con le elleniche Carlo Silipo attua un solo cambio in formazione riproponendo Gant al posto di Galardi. Impiega qualche minuto a scrollarsi dalla spalle le scorie derivanti dalla delusione per la pesante battuta d’arresto la rappresentativa tricolore che poi si scioglie, macina il suo gioco ed indirizza la contesa imponendosi con il punteggio di 14-7. A decidere le sorti del confronto il break di 7-0 con cui il sette in calottina bianca, che difende in pressing per provare questo tipo di marcatura in vista della sfida con la corazzata statunitense, spezza definitivamente l’equilibrio e assume definitivamente il controllo delle operazioni. Il Setterosa colpisce con buona puntualità dal perimetro e in controfuga. Al rientro delle due contendenti dall’intervallo lungo il Setterosa timbra il punto del massimo vantaggio con Viacava, suo il punto del provvisorio 11-4, prima di accusare un calo di tensione che permette alle neozelandesi di segnare tre reti di fila riducendo il passivo sul -5 ma che può anche essere considerato come part fisiologica della gestione del match. Il rigore trasformato da Giustini rompe il digiuno realizzativo per la compagine italiana che chiude definitivamente i conti grazie alla realizzazioni di Picozzi, fin qui la migliore per il numero di assist distribuiti, e Marletta, a segno in superiorità numerica dopo quattro errori consecutivi sull’uomo in più Le azzurre hanno ora un giorno di lavoro per recuperare le energie e preparare al meglio la sfida contro le pluricampionesse statunitensi. Il pronostico potrebbe sembrare scritto ed il livello di difficoltà è certamente elevatissimo ma ogni partita deve essere sempre giocata e tutto può succedere.
 
Credit: Giorgio Scala/DBM