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Editoriale

Franco Porzio dal Grande Slam alla crisi delle piscine

  Pubblicato il 05 Apr 2122  19:30
Il presidente dell'Acquachiara Franco Porzio è intervenuto questa mattina nella trasmissione di Canale 9 Studio Mattina.
" Dopo due anni di fermo si fatica a ritornare.perché i ragazzi si sono abituati a stare a casa, ad andare a scuola o seguire la Dad da casa. Difficilmente si vogliono sacrificare, quindi a maggior ragione gli educatori sportivi, gli impianti sportivi diventano ancora più importanti per farli riappassionare e riportarli nelle strutture. Piano piano bisogna ritornare alla normalità e ci stiamo gradualmente arrivando però c'è tempo per riprendere a pieno regime perché siamo ancora a scartamento ridotto perché nelle stutture è rientrato fin qui il 50% dell'abituale bacino di utenza. Il momento più difficile per noi è stato all'inizio di marzo del 2020 quando è stato chiuso tutto dalla sera alla mattina e quindi tutti quelli che erano impegnati in attività sportive, nella gestione degli impianti,nello sport di base alla fine hanno subito un crollo. Basti pensare che ad oggi il 30/40% degli impianti oggi sono chiusi e il quaranta per cento delle associazioni non esistono più. Questa pandemia ha spazzato via tantissimi, quelli che resistono e resisteranno saranno veramente quelli più forti ma non più forti economicamente bensì a livello di fibra, di sostanza perché dopo questi due anni di fermo ci vuole veramente forza, coraggio e agli sportivi di solito questo non manca. In tutti i settori si è registrata una crisi economica, sociale a livello organizzativo. Ques'anno, il 22 settembre, Acquachiara compie 25 anni. Siamo una realtà consolidata, viviamo da sempre sui teritori a stretto contatto con i ragazzi e con le famiglie; questo ci ha aiutato molto perché la gente ha aspettato e riconosciuto quello che è stato fatto nel tempo.  Questo ora ci deve dare forza e fiducia per riprendere e per riprendere più forte di prima. sapendo che quello che è stato è stato, è azzerato e quindi si deve ripartire. Bisogna avere la capacità di capire cosa fare ma sicuramente bisogna allargare, per la parte sportiva, l'offerta all'utenza perché solo con l'attività sportiva non si riesce a mantenere in piedi realtà che fanno sport di un certo livello. A livello governativo occorre lo stanziamento di fondi ingenti per rimettere a posto gli impianti.sportivi già esistenti senza crearne di nuovi perché se non riusciamo a mettere  a posto ciò che già esiste non possiamo pensare di costuire qualcosa di nuovo. Le realtà sportive, parlo di chi realmente opera sui territori, devono allargare l'offerta allargandola anche ad aspetti commerciali per poter sostenere i costi degli impianti che hanno, ovviamente, bisogno di essere innovati.Bisogna introdurre soluzioni innovative soprattutto per abbattere i costi di gestione( pannelli solari, fotovoltaico), scelte che possono assicurare la sostenibilità dei costi di gestione. Gli impianti natatori hanno subito anche l'aumento delle  utenze che sono triplicate, situazione che impone ancor di più la riduzione dei costi". 
 
Clicca sul link sottostante per vedere l'intervento integrale e il dialogo con Sara Centanni, attaccante dell'Antenore Plebiscito Padova, nata e cresciuta nella piscina Acquachiara: