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Editoriale

Europei Under 17, primo sorriso per l’Italia: gli azzurri piegano l’Olanda 9-8

  Pubblicato il 09 Ago 2123  12:13
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Si torna in vasca con la voglia di centrare l’immediato riscatto ed il primo risultato utile nel torneo. Nell’incontro valevole per la seconda giornata del girone B della rassegna continentale di categoria l’Italia Under 17, reduce dal ko di ieri contro la Serbia, affronta a Manisa l’Olanda, superata a sua volta dalla Grecia. Massimo Tafuro continua la rotazione delle risorse a sua disposizione e lancia nei tredici a referto il duo Dominici-Di Corato mentre Tresa e Pettonati si accomodano in tribuna. Offre segnali di confortante miglioramento la rappresentativa tricolore che reagisce allo svantaggio iniziale, aumenta il livello della sua prestazione nel corso della seconda parte della contesa e piazza lo sprint risolutivo nel parziale conclusivo imponendosi con il punteggio di 9-8. A decidere le sorti del confronto che regala agli azzurrini il primo successo nel torneo è il break di 2-0 con cui Di Corato e De Vecchis firmano lo strappo che indirizza l’inerzia della sfida anche perché la rete siglata nel finale da Terlouw serve solo a dimezzare lo svantaggio. Il sette in calottina scura dimostra di avere carattere perché non inizia l’incontro nel migliore dei modi e ad inizio secondo quarto, tocca per la terza volta il -2 sul 4-2 per gli arancioni ma ha il merito, quando tutto potrebbe far presagire il crollo, di non mollare la presa. La nazionale italiana capovolge l’andamento della gara piazzando un 4-0, doppiette di Barigelli e Salipante, che le permette di passare a condurre sul 6-4 e di reagire nuovamente ai tentativi di stare attaccati alla partita dei rivali che griffano il 7-7 a cinque secondi dal suono della sirena che manda le due squadre all’ultimo intervallo sfruttando l’attacco con l’uomo in più. Nell’ultimo parziale il Ct Tafuro regala il debutto nel torneo a Luca Izzo e trova le reti che regalano il primo successo ad una squadra che può ancora migliorare in vista delle partite decisive soprattutto nella difesa con l’uomo in meno e sulla capacità di non perdere le distanze per evitare di esporsi alle pericolose ripartenze dei rivali di turno.