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Editoriale

Europei Under 17, esordio con sconfitta per l’Italia: la Serbia piega gli azzurri 12-10

  Pubblicato il 08 Ago 2123  16:47
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Iniziare il torneo nel migliore dei modi per assumere piena fiducia nei propri mezzi e creare le premesse per conquistare la qualificazione diretta ai quarti di finale. Nell’incontro valevole per la prima giornata del girone B del campionato europeo di categoria l’Italia Under 17 affronta a Manisa la Serbia. Massimo Tafuro inizia la rotazione dei giocatori a sua disposizione spedendo in tribuna Di Corato e Dominici. Inizia, purtroppo, con una sconfitta il cammino della rappresentativa tricolore che al termine di un match sviluppatosi sui binari di un sostanziale equilibrio, perde 12-10 contro i serbi grazie alla doppietta siglata nel finale del confronto dal mancino Novakovic, il migliore dei suoi insieme a Krstic, top scorer del match con quattro reti. È doveroso però rilevare che, ad eccezione del primo quarto conclusosi sul punteggio di 4-3 per la compagine in calottina scura, è il sette in calottina bianca a dettare costantemente il ritmo delle operazioni e a costringere gli avversari alla rincorsa. Gli azzurrini non riescono a rendere nel migliore dei modi sui fondamentali di superiorità ed inferiorità numerica e quando, nel parziale, conclusivo, sistemano le percentuali di realizzazione firmando tre gol consecutivi in sette contro sei riescono finalmente a rimettere in equilibrio le sorti della contesa. Quando il finale potrebbe apparire scritto con il ricorso alla lotteria dei rigori per decretare il vincitore della sfida arriva, nell’ultimo minuto o poco più, l’epilogo già descritto. Tra le note positive di giornata nella truppa allenata da Tafuro figurano sicuramente il centroboa De Marchi, prospetto che lascia intravedere movimenti da centroboa di razza e realizza una tripletta di ottima fattura. Si mettono in evidenza anche De Vecchis e Gambacciani, freddi quando bisogna superare il portiere rivale dal dischetto e pronti a trovare la stoccata vincente quando bisogna finalizzare l’azione. Non bisogna fare drammi per una sconfitta arrivata nel finale ma lavorare su quanto non ha ancora funzionato a dovere e recuperare energie in vista della sfida di domani con l’Olanda.