Editoriale

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Conquistare un risultato positivo per blindare la qualificazione diretta ai quarti di finale senza però dimenticare che vincere potrebbe regalare una posizione migliore nel tabellone della fase ad eliminazione diretta. Questo l’obiettivo dell’Italia Under 15 che nell’incontro valevole per la terza giornata del girone A degli europei di categoria sfida a Podgorica l’Ungheria, ancora ferma a zero dopo le prime due uscite. Massimo Tafuro continua la rotazione degli elementi a sua disposizione: questa volta tocca a Varriale e D’Arrigo accomodarsi in tribuna mentre tra i pali torna titolare Longo. Si chiude nel migliore dei modi la prima fase del torneo per la rappresentativa tricolore che al termine di una partita che la vede dettare i ritmi delle operazioni per quasi tre tempi, l’ultimo vantaggio dei rivali è il punto del provvisorio 2-1 che Jambor segna ad inizio seconda frazione, si aggiudica l’intera posta in palio e imprime il sigillo della matematica sull’ingresso diretto tra le prime otto. Sarà l’esito della sfida tra il Montenegro padrone di casa e la Spagna stabilire il piazzamento in classifica degli azzurrini e il conseguente abbinamento per venerdì, la sfida che mette in palio l’ingresso in zona medaglie. Il sette in calottina bianca orienta a suo favore l’andamento del confronto quando nel secondo parziale piazza il 3-0, break firmato dal bolide dalla distanza scoccato da Fumo e dalla doppietta di Corelli, che le permette di recuperare lo svantaggio chiudendo la prima parte dell’incontro sul 4-2. La truppa allenata da Tafuro ha il carattere di chi non molla mai e lo dimostra quando reagisce da par suo alla nuova rimonta che proietta gli ungheresi sul 4-4 e decide le sorti della contesa. Pasquale Porzio entra in area e conquista un rigore che Fumo si fa parare ma il titolare della calottina numero tre è lesto ad avventarsi sulla sfera per guadagnare il secondo penalty consecutivo che Corelli, top scorer del match con una tripletta, trasforma con glaciale freddezza. Il tracciante dalla distanza con cui Madaschi griffa il nuovo + 2 sembra mettere la parola fine al discorso vittoria ma la compagine in calottina scura è dura a morire e non molla la presa riportandosi sul -1. Gli azzurrini tengono però bene in difesa e sorretti dalle parate dell’ottimo Longo, tra i protagonisti della serata, alzano le braccia al cielo per la meritata affermazione.