Editoriale

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Nell’incontro valevole per l’andata dei quarti di finale di Euro League l’Antenore Plebiscito Padova riceve tra le mura amiche la Dynamo Uralochka nel primo atto del doppio confronto che deciderà la formazione che si qualificherà alla Final Four del massimo torneo continentale per club mentre chi perde potrà lottare per la conquista del Len Trophy. Prezioso colpo esterno per la formazione ospite che, con pieno merito, si aggiudica l’incontro con il punteggio di 11-8. Paga a caro prezzo il brutto inizio di partita la formazione veneta che si ritrova sotto per 3-0 dopo pochi giri di lancette e riesce a realizzare la prima rete dopo oltre dieci minuti di gioco. Le patavine, penalizzate dal punto di vista della continuità del ritmo partita con due soli match ufficiali disputati da inizio anno, lottano, producono occasioni con diverse conclusioni che si infrangono sui pali e riescono a risalire la corrente fino al meno due grazie alla doppietta di Casson che manda le due formazioni all’intervallo lungo sul 4-6. Al rientro ci si attenderebbe il forcing del sette in calottina bianca ed invece le russe continuano a tessere la propria tela, sfruttano le ripartenze e fanno valere la propria superiore velocità di crociera per volare sul 9-5 alla fine di un terzo parziale nel quale Queirolo si fa parare un tiro dai cinque metri. Le padrone di casa ricorrono ancora una volta al proprio indomito spirito battagliero e riescono così a rientrare sull’8-10 prima che Bersneva, top scorer di giornata con quattro reti, apponga il sigillo conclusivo sulla contesa. Stefano Posterivo ha ora pochi giorni per riuscire a limare gli errori commessi nel match odierno e mettere le sue ragazze nelle migliori condizioni in vista del ritorno di sabato prossimo. A penalizzare il lavoro delle venete l’assenza fino a mercoledì di Teani e Queirolo, impegnate a Firenze nel match di World League con il Setterosa.  Il tecnico dell’Antenore commenta così la prova offerta dalla squadra: “Mi aspettavo una partita difficile, ero sicuro che loro avrebbero avuto un ritmo diverso dal nostro, visto che noi in oltre due mesi abbiamo giocato solo due partite. Hanno giocato meglio di noi, noi abbiamo giocato male: la prima parte della partita eravamo bloccati, abbastanza irriconoscibili. Avevo questa paura, dopo tanto tempo, però su certe cose è andata anche peggio di come mi potessi aspettare. Sapevo loro fossero un’ottima squadra, l’anno scorso hanno giocato la Final Four della EuroLegue, ma questo non giustifica i nostri errori, le nostre mancanze, in alcuni frangenti della partita abbiamo avuto anche poco coraggio. Ci lavoreremo”.

Credit: Rosario Turrisi