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Editoriale

Euro Cup, Baldineti: contro il Sabadell ci attende una gara piena di insidie ma sono fiducioso

  Pubblicato il 25 Mar 2122  15:30
Mancano meno di ventiquattro ore all’appuntamento con la storia per il Telimar che domani, fischio d’inizio previsto alle ore 12:30, affronterà il Sabadell alla piscina Can Llong nella decisiva gara 2 di finale di Euro Cup. Gli ospiti partono dal + 2 conquistato al termine della gara di andata disputata lo scorso 5 marzo a Palermo ma non possono permettersi il lusso di fare calcoli e devono entrare in vasca con il coltello tra i denti al cospetto di una rivale che ha ottime individualità, su tutte Sanauhja, nuota tantissimo e potrà contare sull’apporto del caloroso pubblico amico. Mister Baldineti, che ha vinto la Champions League sia da giocatore che da allenatore con la Pro Recco, analizza il momento vissuto dalla sua squadra e presenta le insidie del match con i catalani, sul cui esito si mostra però fiducioso.
 
Il match di sabato contro la Pro Recco era il test ideale per sondare lo stato della squadra prima del momento clou dell'annata?
Sì anche se contro di loro esiste sempre l’insidia dell’imbarcata quando non affronti la partita nel modo giusto. Siamo riusciti a tenere alta la concentrazione e ci siamo giocati il match per due tempi e mezzo.
 
Quali sono le indicazioni positive che la sfida con i liguri vi ha lasciato?
Abbiamo deciso che avremmo giocato un certo tipo di partita e siamo riusciti ad interpretarla. Questo è possibile solo se tutti sono attenti e concentrati. 
 
Cosa ha detto ai suoi ragazzi a fine partita?
Generalmente dopo la partita non parlo mai. Mi sono complimentato con loro per l’ottima gara disputata se consideriamo che eravamo privi di Vlahovic e che il capitano era rientrato in acqua solo il giorno prima.
 
Vi attende ora la decisiva gara 2 di finale di Euro Cup contro il Sabadell. Che partita sarà?
Ci attende una gara piena di insidie. Giochiamo in trasferta, in un campo difficile per una serie di situazioni diverse a cui non siamo abituati. Dobbiamo entrare in acqua per puntare alla vittoria perché se proviamo a gestire il vantaggio dell’andata non si va da nessuna parte.
 
Che tipo di difficoltà rappresentano l'insolito orario di gioco e la presenza del pubblico avverso?
Mi preoccupano entrambe. Gli spagnoli possono contare su un pubblico caloroso e molto rumoroso che creerà un problema di comunicazione sia tra panchina e campo che tra i vari giocatori. Loro sono abituati a giocare a quell’orario ma credo che per una finale si poteva operare anche una scelta diversa.
 
Dove si deciderà la sfida?
A meno di distacchi netti nella prima parte nel terzo e quarto tempo. Vincerà chi riuscirà a rimanere più compatto e a difendere meglio. Spero che alla fine saremo noi e a tal proposito sono molto fiducioso. Vedo la dedizione e l’impegno con cui si applicano i ragazzi, fattori che mi lasciano ben sperare sulla possibilità di portare il trofeo a casa.
 
Fotografia: Salvatore Lopez