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Editoriale

Epico Setterosa: piega allo sprint l’Olanda ed è bronzo europeo

  Pubblicato il 09 Set 2122  20:35
Olanda-Italia 13-16(Parziali: 4-5 4-3 4-2 1-6)
Olanda: Aarts , Wolves , Sleeking 2, Van Der Sloot 1, Keuning 2, Van Der Kraats 4, Rogge , Sevenich 2, Joustra 1, Voorvelt , Moolhuijzen 1, Ten Broek , Van Den Dobbelsteen . All. Doudesis
Italia: Condorelli , Tabani , Cergol , Avegno 2, Giustini 4, Bettini , Picozzi 3, Bianconi 5, Palmieri 1, Marletta , Cocchiere , Viacava 1, Banchelli . All. Silipo
Arbitri: Debreceni (Hun), Schwartz (Isr)
Note

 Spettatori 1000 circa. Superiorità numeriche: Olanda 6/12, Italia 5/11 + 1 rigore. Espulso Silipo nel quarto tempo. Avegno (I) uscita per limite di falli a 7.21 nel terzo tempo, Voorvelt (O) a 7.44 nel quarto tempo, Palmieri (I) a 4.50 nel quarto tempo, Viacava (I) a 5.15 nel quarto tempo. Van Der Kraats (O) a 7.02 nel quarto tempo.
 
Recuperare le energie, soprattutto dal punto di vista mentale, resettare la brutta sconfitta contro la Grecia e andare a conquistare quella medaglia di bronzo che costituirebbe il giusto riconoscimento al percorso di crescita di un gruppo che da marzo 2021 lavora duramente per tornare ai livelli che gli competono. Questo l’obiettivo del Setterosa che nella finale di consolazione del torneo femminile dei campionati europei si confronta nuovamente con quell’Olanda che lo scorso 2 luglio le ha negato il podio iridato dopo averlo già battuto nella semifinale della Final Four Europea di World League. Per l’occasione Carlo Silipo apporta una sola variazione in formazione con il ritorno tra le tredici di Cergol mente Galardi si accomoda in tribuna insieme a Di Claudio. Con una finale di gara imperioso,6-1 il devastante break messo a segno nel parziale conclusivo, il Setterosa rimonta le due lunghezze di svantaggio di fine terzo tempo, piega l’Olanda 16-13 e conquista un meritatissimo bronzo europeo che rappresenta il giusto riconoscimento al duro lavoro che la squadra ha compiuto nell’ultimo anno e mezzo per tornare ai propri livelli. Il podio conquistato però deve essere solo il punto di partenza per il cammino di una formazione giovane che vanta ancora enormi margini di crescita e deve orbitare stabilmente nelle prime posizioni del panorama internazionale. Le azzurre dimostrano, rispetto alla sfida giocata nella rassegna iridata, una crescita esponenziale perché tengono botta alle quotate avversarie, provano un primo strappo portandosi sull’8-5 nella prima parte del confronto ed hanno il merito più grande di non disunirsi quando nel terzo periodo le ragazze di Doudesis provano l’allungo e si portano sul 12-10. Questa volta però l’Italia non ci sta e, sollecitata da Silipo, non esce dalla partita e ne capovolge l’andamento grazie ad un quarto finale da antologia nel quale la difesa stringe le sue maglie e con il sostegno di una prova maiuscola di Banchelli, che per quattro tempi mette a referto parate determinanti, soffoca le velleità avversarie e si prende il gradino più basso del podio con un attacco spumeggiante che trafigge sistematicamente Laura Aarts. Protezione feroce della propria porta, intensità, controfughe micidiali, precisione nel tiro dalla distanza e la voglia di andare a prendersi l’agognato traguardo sono gli ingredienti del trionfo di capitan Palmieri e compagne. In una prova maiuscola di tutta la squadra ci piace evidenziare la grande prova di Domitilla Picozzi che sigla tre gol determinanti, tra cui quello del definitivo vantaggio ed è preziosa in fase di regia. Conquista però la ribalta la più esperta del gruppo, una straordinaria Roberta Bianconi, top scorer dell’incontro con cinque reti e autentica trascinatrice delle sue compagne nel momento decisivo.
 
Credits: A. Masini/DBM