Editoriale

 

Sta per nascere la Lega Nazionale Pallanuoto Dilettanti. E' un'iniziativa targata "PallanuotoItalia". Ne parliamo con Alessandro De Tursi, che sarà il presidente della Lega.

Qual è l'iter?
Ci sarà il 20 marzo a Sesto S.Giovanni una riunione alla quale sono stati invitati i 44 presidenti delle società che fanno parte del Circuito PallanuotoItalia. In questo primo incontro sarà formato il Consiglio Direttivo della Lega, che prevede 11 consiglieri: 5 saranno espressione di "PallanuotoItalia", gli altri 6 saranno eletti tra i 44 presidenti di società. Un'elezione, per quanto riguarda questi ultimi, che sarà rinnovata ogni anno.

Di che cosa si occuperà la Lega?
Lavorerà a 360°: impianti, marketing, organizzazione eventi, comunicazione, arbitri, scuole pallanuoto. In pratica tutto ciò che riguarda l'attività.

Gli obiettivi?
Nella nostra Lega gli interessi di parte non avranno spazio, si lavorerà soltanto per il bene comune, per la pallanuoto.

La copertura economica?
Nessun problema. Tutto è già stato pianificato: la Lega Nazionale Dilettanti si avvarrà di entrate provenienti dall'attività di PallanuotoItalia. Riceverà 1 Euro per ogni tesserato, 5 Euro per ogni partita, 5 Euro per ogni ragazzo iscritto ai nostri Camp.

Domanda d'obbligo: i presidenti delle vostre 44 società, ovvero coloro tra i quali saranno scelti 6 degli 11 consiglieri di Lega, sono a prova di pressioni esterne?
E' un problema superato. Quando è nata "PallanuotoItalia" più volte i presidenti di società sono stati invitati a non iscriversi al nostro Circuito, ma ogni pressione non ha avuto effetto. Stesso discorso per gli arbitri: si sono iscritti, li abbiamo formati e adesso sono talmente bravi che li vuole anche la Fin.

Mario Corcione