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Editoriale

E adesso, caro Barelli, fai fruttare queste medaglie

  Pubblicato il 21 Ago 2116  08:38
Leggiamo sul sito della Federazione Italiana Nuoto: "Il record storico di otto medaglie ai Giochi, con nuoto, fondo, tuffi e pallanuoto maschile e femminile sul podio di Rio de Janeiro, chiude un quadriennio ricco di successi, con 31 medaglie mondiali (8 d'oro) e 111 europee (37 d'oro) conquistate nelle discipline olimpiche e 27 nel mondiale/rescue (9 d'oro) e 37 europee (14 d'oro) nel nuoto per salvamento".
E ancora: "Paolo Barelli - peraltro presidente della Ligue Europeenne de Natation e segretario della Federation Internationale de Natation - formalizzerà la candidatura alla presidenza della Federnuoto da dimissionario, rimettendosi alla volontà assembleare, giudice sovrano dell'operato svolto nel corso di un quadriennio condizionato dalla tragicomica denuncia per truffa aggravata presentata e sostenuta con insistenza dal CONI avverso la FIN, mai esistita e definita inesistente anche dall'autorità giudiziaria preposta.
L'assemblea ordinaria elettiva della Federazione Italiana Nuoto è in programma presso il "Salone Medici" dello Sheraton Parco de' Medici, a Roma, il 10 settembre alle ore 10.30 in seconda convocazione".
 
Aggiungiamo noi: la candidatura alla presidenza della Fin è una non-notizia, della presunta truffa aggravata non ce ne può fregar di meno: siamo in Italia, il Paese dove la Giustizia (purtroppo) è ormai roba di poco conto. L'unica cosa che ci interessa, caro presidente Barelli, è che lei riesca finalmente a far fruttare le due medaglie ottenute da Setterosa e Settebello trasformandole in:
 
1. Più spettatori in piscina alle partite di campionato.
2. Più spazio per la pallanuoto sui giornali e, in generale, maggiore interesse da parte dei media per il nostro sport.
3. Maggiore popolarità per la pallanuoto e per i pallanuotisti.
 
Finora, caro presidente Barelli, nonostante tutte le medaglie conquistate sotto la sua presidenza (non solo in questo quadriennio, è giusto sottolinearlo) lei non c'è mai riuscito. E non ci ripeta, per favore, durante la presentazione dei prossimi campionati che questo compito spetta soltanto alle società: anche la Federazione Italiana Nuoto deve fare la sua parte.
Mario Corcione