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Editoriale

Difesa granitica e Del Lungo strepitoso. La Pro Recco torna tricolore. A Punta Sant’Anna termina 5-2

  Pubblicato il 28 Mag 2122  21:17
PRO RECCO-AN BRESCIA 5-2(Parziali: 1-0 1-0 3-2)
PRO RECCO: M. Del Lungo, F. Di Fulvio 1, G. Zalanki 1, P. Figlioli, A. Younger, G. Cannella, N. Presciutti 1, G. Echenique 1, A. Ivovic 1, A. Velotto, M. Aicardi, B. Hallock, T. Negri. All. Sukno
AN BRESCIA: P. Tesanovic, V. Dolce, C. Presciutti, N. Constantin Bicari, D. Lazic, B. Vapenski, V. Renzuto Iodice 1, T. Gianazza, J. Alesiani, S. Luongo, E. Di Somma 1, N. Gitto, M. Gianazza. All. Bovo
Arbitri: Frauenfelder e Severo
Note: Spettatori 700 circa. Superiorità numeriche: Recco 1/8 + 1 rigore, Brescia 1/13 + 1 rigore. Di Fulvio (R) uscito per limite di falli a 6.00 del IV tempo. Presente in tribuna il CT Sandro Campagna, il vice Amedeo Pomilio.

 
Scrivere una nuova significativa pagina della propria storia arricchendo la bacheca societaria con la conquista dell'edizione numero 103 del campionato di serie A1. Accomunate dal medesimo obiettivo, Pro Recco e AN Brescia si sfidano alla Ferro di Punta Sant’Anna in gara tre di finale scudetto. In caso di vittoria i liguri brinderebbero al 34° tricolore della loro storia mentre per gli ospiti si tratterebbe del terzo titolo di Campione d’Italia della propria storia. Un match agonisticamente vibrante, nel quale i protagonisti si danno battaglia dal primo all’ultimo secondo e nel corso del quale le due contendenti dimostrano chiaramente di avvertire l’importanza della posta in palio, registra il trionfo dei padroni di casa che s’impongono per 5-2 e festeggiano così il ritorno al titolo dopo soli dodici mesi. A decidere le sorti del confronto la strepitosa prestazione difensiva dei liguri che, sorretti da uno strepitoso Del Lungo, per distacco mvp della contesa, concedono pochissimo agli ospiti registrando un record perché probabilmente non si è mai vista una finale nella quale la formazione sconfitta riesce a siglare solo due reti. Il sette in calottina bianca alterna, in maniera esemplare, pressing e zona, intercetta con le braccia ben protese le conclusioni scoccate dai rivali e conta sulla prova stellare del numero uno del Settebello che per ventisei minuti mantiene inviolata la sua porta respingendo sistematicamente al mittente i tentativi avversari con una serie di parate decisive. Per quasi tre tempi l’unico ad iscrivere il suo nome a referto è Ivovic su rigore ma a spezzare gli equilibri sono le due reti in ripartenza firmate da Echenique con il diagonale mancino e da Nicholas Presciutti con una deliziosa parabola che s’insacca sotto la traversa. I lombardi pagano a caro prezzo la disastrosa percentuale registrata in superiorità numerica e i due gol in parità incassati su situazione di ripartenza dopo l’attacco con l’uomo in più. Emblematico che il primo gol della compagine in calottina scura arrivi dopo ventisei minuti con il tiro dalla distanza di Renzuto Iodice. Il sette allenato da Bovo avrà ora pochi giorni per smaltire la delusione e tuffarsi a capofitto verso la Final Eight di Champions League, manifestazione nella quale le due protagoniste del panorama nazionale potrebbero incrociarsi in una storica finale tutta italiana.
 
Fotografia: Enrico Casiraghi
 
Comunicato Stampa Pro Recco
La Pro Recco vince il 34esimo Scudetto

La Pro Recco ritorna sul tetto d’Italia: alla “Ferro” i biancocelesti vincono la “bella” con il Brescia per 5-2 e conquistano lo Scudetto numero 34, il terzo trofeo stagionale. È uno Scudetto da sogno, perché Ivovic e compagni trionfano nella storica vasca di casa, tredici anni dopo l’ultimo titolo alzato a Punta Sant’Anna (era il 27 maggio 2009, gara 3 con il Posillipo): un’attesa lunga 4.749 giorni festeggiata da una piscina infuocata come ai vecchi tempi. Ed è un successo meritato per quanto mostrato nella regular season, conclusa con 13 punti di vantaggio sui lombardi, e poi nei playoff dove i biancocelesti hanno mostrato la loro superiorità.
La partita
È una partita a scacchi, la prima pedina la muove Ivovic a segno dopo 100 secondi su rigore conquistato da Aicardi. Tensione altissima, i biancocelesti sbattono su Tesanovic, mentre Del Lungo annulla le due superiorità bresciane respingendo su Alesiani e Christian Presciutti: il primo quarto si chiude così sull’1-0.
Il copione rimane identico nel secondo quarto, la tensione blocca gli attacchi, entrambe le squadre non capitalizzano gli uomini in più (0/4 per la Pro Recco, 0/5 il Brescia). Protagonisti sono i portieri, Del Lungo è in versione Spiderman su Vapenski, Tesanovic ferma Ivovic: al cambio campo il punteggio rimane inchiodato sull’1-0.
Biancocelesti spreconi in attacco, ma dietro la muraglia eretta da Del Lungo tiene. Così sulla superiorità bloccata a Vapenski la ripartenza della Pro Recco fa male: l’avanzata di Echenique viene spinta da Punta Sant’Anna e il diagonale che si infila sotto l’incrocio porta i campioni d’Europa sul 2-0.
Con questo risultato le squadre ripartono per gli ultimi otto minuti. Bastano trenta secondi a Zalanki per il +3: la prima superiorità capitalizzata (l’ottava) è un bolide da posizione 2 che Tesanovic non vede. Uomo in più che sfrutta anche il Brescia: dopo 26 minuti di gioco è Renzuto a sbloccare gli ospiti con un tiro da 4 che bacia il palo e si infila in rete. Punta Sant’Anna esplode con la palomba di Nicholas Presciutti (4-1), poi Di Fulvio da posizione 4 la mette sotto l’incrocio a 2.40 dalla fine. Il Brescia va subito sul meno 3 con il rigore trasformato da Di Somma, ma ormai non c'è più tempo.  I biancocelesti giocano con il cronometro e alla sirena è apoteosi.

Gli Spogliatoi
Maurizio Felugo, presidente della Pro Recco: "E' stata una partita giocata ad alta tensione. Penso che sia un successo meritato, per quanto dimostrato durante la stagione. Il gol di Echenique ha rotto gli equilibri. Complimenti ai ragazzi, al pubblico e a tutta la società".

Sandro Sukno, allenatore della Pro Recco: "E' stata una bella finale. Sembrava calcio, più che pallone: si è segnato pochissimo. Mi auguro di ritrovare l'AN Brescia anche in finale di Champions League a Belgrado. Siamo stati bravi ad essere lucidi durante tutto l'anno. Oggi abbiamo trovato un buon equilibrio tra pressing e attacco: Del Lungo è stato eccezionale oggi".
 
Marco Del Lungo, numero 1 della Pro Recco: "Oggi abbiamo dato tutti il 100%; queste partite si giocano e si vincono sui dettagli. Siamo stati perfetti in difesa. Non abbiamo mai mollato di testa e la vittoria dello scudetto è più che meritata. Il livello del campionato italiano si sta alzano molto: e questo è un bene per tutto il movimento". 
 
Pietro Figlioli, numero 4 della Pro Recco: "Ci siamo adattati molto bene alla partita. Abbiamo sbagliato pochissimo. Non abbiamo subito la pressione: questa è la Pro Recco". 
 
Aleksandar Ivovic, capitano: "Ho coronato il mio sogno da bambino: alzare un trofeo in questa piscina davanti a tanta gente. Avevamo preparato la partita in questo modo. Siamo stati aggressivi e cinici. Complimenti anche al Brescia che ci ha messo in difficolta, dimostrandosi un grandissimo avversario". 
 
Comunicato Stampa AN Brescia
LO SCUDETTO VA ALLA PRO RECCO, AN BRESCIA PERDE 5-2
L’AN Brescia esce sconfitta 5-2 dalla Gara 3 scudetto al termine di una partita lenta e con poche emozioni.
Nel primo tempo a regnare è l’equilibrio. Le due squadre provano a farsi male, ma le conclusioni, da una parte all’altra, sono prede facili dei portieri. L’unico squillo è il rigore di Ivovic a 6 minuti dalla fine della prima parte che buca il connazionale Tesanovic.
Anche nella seconda frazione le due squadre ci provano, ma le conclusioni non mettono in particolare difficoltà gli estremi difensori. L’AN Brescia ci prova più volte a pareggiare i conti, ma i palloni indirizzati verso la porta non bucano le mani di Del Lungo. Anche Tesanovic in alcune azioni di tiro è bravo a neutralizzare.
La terza parte di gara vede la Pro Recco allungare di un gol grazie ad Echenique a 30 secondi dal termine. Il leitmotif della partita però non cambia con le due squadre che portano attacchi timidi e di facile lettura delle difese e dei portieri. Nella quarta parte il Recco piazza la zampata vincente portandosi a casa lo Scudetto.
Queste le parole del capitano Christian Presciutti: “C’è delusione, questo sicuramente. È stata una partita molto fisica e l’arbitraggio lo ha permesso. Noi abbiamo portato una squadra come loro al terzo tempo con solo due gol all’attivo. Potevamo fare meglio in superiorità numerica, ma dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Non dimentichiamo l’episodio di gara 1 che ha sicuramente inciso sulla serie, ma gli faccio comunque  i complimenti. Ora dobbiamo pensare alla Champions e all’Hannover”.