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Editoriale

Champions League, Pro Recco-Barceloneta: i liguri piegano i catalani 12-10 e volano in finale

  Pubblicato il 04 Giu 2121  19:42
PRO RECCO-BARCELONETA 12-10 (2-4, 4-3, 4-1, 2-1)   
Pro Recco: Bijac, Di Fulvio 1, Mandic 4, Figlioli 2, Younger 1, Velotto, Presciutti, Echenique 1, Ivovic, Hallock 1, Aicardi Luongo 1, Negri. All. G. Hernandez
 
Barceloneta: Lopez Pinedo, Famera, Granados 2 , Munarriz, Bodegas, Larumbe 1, Aleksic 1, F. Fernandez 2, De Toro, Perrone 3, Mallarach 1, Bustos, Joao Pedro. All. J. Martin
 
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Stavridis (Gre)
 
Note: sup. num. Pro Recco 5/9, Barceloneta 4/11. Rigori: Pro Recco 1/1, Barceloneta 1/1. Usciti 3 f. A. Ivovic 29’30’’, N. Presciutti 30’59’’. Espulsi per
gioco scorretto Larumbe e Velotto a 31’56’’
 
Nella prima semifinale di Len Champions League la Pro Recco, reduce dal 16-9 con cui ha superato la Waspo Hannover nei quarti, affronta il Barceloneta, capace di travolgere 22-9 l’Olympiacos nel match che ha chiuso la giornata inaugurale della Final Eight di Belgrado. Al termine di una straordinaria battaglia nella quale le due protagoniste riversano in acqua fino all'ultima stilla di energia disponibile il club presieduto da Maurizio Felugo piega la resistenza della formazione catalana con il punteggio di 12-10 e guadagna così l'accesso alla finalissima, l’ultimo step che separa i liguri dalla possibilità di riportare in bacheca quel titolo che manca dal 2015. La compagine in calottina bianca, in una sfida che procede a strappi, soffre nella prima parte della contesa, risentendo forse in maniera eccessiva della tensione derivante dall'importanza della posta in palio, e accumula, in ben due circostanze, il doppio svantaggio ma è poi brava ad uscire prepotentemente nella seconda parte dell'incontro grazie alla capacità di riuscire ad innalzare in maniera esponenziale l'intensità difensiva. Dopo i quattro gol subiti nel parziale inaugurale Bijac inizia gradualmente a guadagnare fiducia e restituisce così sicurezza anche ai compagni, solo le tre le reti subite al rientro dall’intervallo lungo,  e con il trascorrere dei minuti l’incandescente attacco catalano, in cui brilla ancora una volta la classe cristallina dell’intramontabile Felipe Perrone, comincia a perdere colpi anche perché la compagine italiana riesce a sporcare più di una conclusione tenendo le braccia ben alzate e, rispetto al giorno precedente, gestisce in maniera eccellente le situazioni con l'uomo in meno concedendo ai rivali, sulla cui prova pesa certamente la serata poco felice del portiere Lopez Pinedo,  tre reti su dieci opportunità a disposizione. Sugli scudi Mandic che si aggiudica il titolo di top scorer di giornata mettendo a segno un poker ma non si può non citare la straordinaria perla, dribbling su Munarriz e siluro dai cinque metri, con cui Francesco Di Fulvio mette il sigillo sulla sua prestazione siglando la rete del provvisorio 10-8 sul finire del terzo periodo. Auspicabile che aver ottenuto una vittoria così importante nel giorno in cui il gruppo non ha certamente offerto la sua miglior prestazione possa contribuire a sbloccare la formazione recchelina per consentirle di riuscire a giocare la finale al meglio delle proprie clamorose potenzialità.
 
Comunicato Stampa Pro Recco
Una Pro Recco immensa sconfigge i campioni di Spagna del Barceloneta e vola in finale di Champions League: a Belgrado i biancocelesti si impongono per 12-10. I ragazzi di Hernandez soffrono in avvio, ma poi sistemano la difesa e abbattono la resistenza spagnola con Mandic, quattro gol, vero e proprio trascinatore. Domani, alle 20:30, la finale contro la vincente di Ferencvaros e Brescia, in diretta su Sky Sport Uno. 
Mandic dopo 70 secondi trova l’incrocio, ma è un vantaggio che dura poco perché Perrone pareggia subito in doppia superiorità. Uomo in più che sfrutta anche Younger con un tiro che rimbalza sull’acqua, tocca la traversa e si infila in rete. Il Barceloneta però piazza il break: Fernandez da posizione 1 e Granados in ripartenza ribaltano il match (2-3), poi è ancora il numero 8 spagnolo a fare male a Bijac segnando il 2-4 con cui si chiude il primo tempo.
Secondo quarto che si apre con il palo Figlioli e la palomba di Mandic che si spegne sulla traversa; al terzo tentativo Figlioli ricuce il punteggio con una sassata che non dà scampo a Lopez Pinedo. Bolide che scarica anche Mandic a metà quarto con Aleksic nel pozzetto (4-4). Il mancino serbo completa la rimonta trasformando il rigore conquistato da una controfuga di Di Fulvio. Il Barceloneta trova ancora il pareggio con Perrone in doppia superiorità. Spagnoli che tornano in vantaggio con un rigore contestato di Granados provocato da Ivovic (5-6). Aleksic inventa la rete del 5-7, ma la Pro Recco è viva ed Echenique da posizione 2 infila il portiere avversario con un tiro beffardo che conduce le squadre al cambio campo sul 6-7.
La squadra di Hernandez riparte bene e con la controfuga di Luongo rimette in parità il match. A meno di tre minuti dalla sirena ecco la quarta marcatura di Mandic che con Bustos nel pozzetto supera Lopez Pinedo sul palo corto (8-7). L’imbucata di Figlioli per Hallock vale il +2 biancoceleste. A 14 secondi dalla sirena Larumbe non sbaglia sotto porta, ma ad un secondo dalla sirena la giocata di Di Fulvio è da applausi: dribbling in un fazzoletto e diagonale imprendibile per il 10-8.
Perrone in ripartenza accorcia dopo un minuto e 23 secondi del quarto tempo, ma Aicardi è una lavatrice ai due metri e pulisce in gol la palla respinta da Lopez Pinedo (11-9). La difesa di Gabi Hernandez è strepitosa e nella seconda metà di quarto ecco il +3 di Figlioli con un diagonale. Aicardi potrebbe chiudere il match, ma il portiere spagnolo mura l’uno contro zero e dall’altra parte il mancino di Mallarach (12-10) capitalizza l’espulsione di Ivovic a 130 secondi dalla sirena. Gli spagnoli sbagliano l’ultima superiorità, la Pro Recco può far festa.
“La squadra ha fatto una partita molto buona perché all’inizio abbiamo preso dei gol che fanno molto male – le parole di mister Hernandez a fine match -. I giocatori non hanno mollato, sono stati coraggiosi e tra secondo e terzo tempo abbiamo sistemato la difesa facendo buone cose anche in attacco. Questa partita ci dà fiducia, convinzione e consapevolezza nei nostri mezzi per la finale: lottando possiamo vincere”.
“Non è importante chi segna, ma che la squadra si sia rialzata – afferma Mandic - Abbiamo messo aggressività, ci serviva una vittoria così, non abbiamo mollato dal primo all’ultimo secondo e così dovremo fare domani. Ferencvaros o Brescia, sarà comunque una bellissima finale”.
 
Credit: Slobodan Sandic