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Editoriale

Champions League: Leonardo Binchi indica la Top 5 di Pro Recco-Ferencvaros

  Pubblicato il 09 Giu 2124  08:07
La sfida decisiva regala spettacolo ed emozioni in serie. La spunta un Ferencvaros che arriva in finale lanciatissimo, con un gioco davanti molto spumeggiante. Il sette in calottina scura non ha fondamentalmente un centroboa di ruolo ma può contare su tantissimi giocatori che scelgono quale avversario va portato al centro. Dietro sono attentissimi, mettono in difficoltà l’attacco della Pro Recco e questo fa davvero notizia. Nei primi due tempi assistiamo ad un’intensità mostruosa, una partita fatta anche di contatti forti, ai limiti del lecito, tanto è vero che Zalanki viene pizzicato a dare un pugno a Merkulov, elemento a dir poco strano perché il magiaro ha il sangue freddo della lucertola.
 
Mandic
Offre una prestazione incredibile che va ampiamente oltre i quattro gol segnati. La sua prova è tutta nella stoppata in uomo in meno su Condemi che solo un uomo con le gambe bioniche come lui può andare a scoppiare quel tiro a botta sicura.
 
Jansik
In attacco regala una grande prestazione e delizia il palato degli intenditori con una palombella da posizione 2 a Del Lungo che non è assolutamente facile.
 
Iocchi Gratta
Ragazzo giovane che si è fatto valere e si è ritagliato uno spazio da grande protagonista con la calottina biancoceleste. Peccato per quel gol annullato che poi, fondamentalmente, cambia le sorti della partita perché dal possibile pareggio si passa alla brutalità e al rigore del +2 per il Ferencvaros. I quattro minuti di inferiorità numerica sono poi a favore del Recco, è la legge che se hai la brutalità a tuo favore devi iniziare a tremare perché gli arbitri iniziano a dare espulsioni e fondamentalmente i liguri si sono trovati a giocare in cinque contro quattro.
 
Varga
Detta i tempi della squadra. I suoi compagni quando hanno un minimo di timore si girano, lo vedono con la calottina in testa e dicono:” va bene, possiamo andare in guerra contro i cannoni di Navarone. Presenza di un’importanza assoluta.
 
Di Fulvio   
Indomito, cerca di spronare la squadra e non si dà mai per vinto. Non riesce però nell’impresa di vincere la quarta Champions consecutiva ma il Recco va incoronato secondo me per una stagione stupenda senza dimenticare che le partite secche di Final Four sono così e tutto può accadere.

Credit European Aquatics-Laszlo Balogh