Editoriale

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Vincere per tenere il passo del duo di testa e brindare nel migliore dei modi all’esordio casalingo nella competizione. Questo l’obiettivo della Pro Recco che nella terza giornata del girone A di Champions League affronta ad Albaro ilo Radnicki. Per l’occasione Sukno sceglie di lasciare a riposo Fondelli, Presciutti e Loncar. Non tornano certamente a casa delusi gli spettatori che affollano la piscina Marco Paganuzzi perché le due squadre regalano un’autentica pioggia di gol ed emozioni. Netta ed indiscutibile l’affermazione dei padroni di casa che si aggiudicano l’intera posta in palio con il punteggio di 21-12, conquistano la seconda affermazione consecutiva, scavalcano in classifica i serbi e conquistano il ruolo di prima inseguitrice del tandem Olympiacos-Barceloneta. Impiega poco più di un tempo la formazione in calottina bianca per piegare la resistenza dei volenterosi rivali che nelle prime battute difendono bene e sono puntuali nel colpire in attacco. A decidere le sorti del confronto sono due break di 4-0: con il primo, confezionato tra la fine del primo e l’inizio del secondo periodo, i liguri sorpassano i rivali sul 6-4 con la doppietta di Hallock, autore alla fine di un poker, e li doppiano con i sigilli di uno stratosferico Zalanki, mattatore della serata con cinque reti, mentre con il secondo, tra secondo e terzo periodo, chiudono definitivamente i conti portandosi sul 12-5 e trasformando la restante porzione di partita in un’esibizione. Sandro Sukno può essere certamente contento della qualità offensiva prodotta dai suoi ragazzi che regalano giocate di qualità clamorosa, non peccano di egoismo servendo sempre il compagno meglio piazzato ed iscrivono nel tabellino dei marcatori dieci giocatori di movimento sugli undici inseriti in distinta, il solo Iocchi Gratta non riesce a segnare,  trovando, nel finale, anche il primo gol nella competizione di un Di Fulvio che fino ad ora si è messo in evidenza per le sue prestazioni difensive. Un perfezionista come ilo tecnico croato, senza nulla togliere alle eccellenti capacità offensive della formazione serba, non potrà essere contento fino in fondo per i dodici gol incassati dai suoi in questa serata.

Credits: Schenone

 

La Pro Recco batte il Radnicki alle Piscine di Albaro: nella vasca intitolata a Marco Paganuzzi i campioni d’Europa liquidano i serbi 21-12 salendo a sei punti nel gruppo A dopo tre giornate di Champions League. Prova maiuscola in fase offensiva per i biancocelesti: sugli scudi Zalanki a segno cinque volte e Hallock, autore di quattro reti.
Primo tempo da pazzi con dieci gol in otto minuti che entusiasmano il pubblico della Paganuzzi, gremita per l’esordio europeo della Pro Recco.
Pronti via e Dobozanov salva su Figlioli e Ivovic, ma al terzo minuto di gioco nulla può sul tiro da posizione 2 di Zalanki. Vantaggio che dura lo spazio di un’azione: Velotto va nel pozzetto e Vrlic non sbaglia a tu per tu con Del Lungo. I serbi passano in vantaggio a cavallo della metà di tempo con un fendente di Jankovic deviato. I biancocelesti si aggrappano ancora al mancino di Zalanki che ristabilisce la parità con un bolide a filo d’acqua scagliato da posizione centrale. Il botta e risposta tra gli altri due mancini in vasca, Ukropina e Echenique, entrambi in superiorità, porta il punteggio sul 3-3 dopo meno di sei minuti. La Pro Recco torna in vantaggio con Velotto in superiorità: il Radnicki perde palla con l’uomo in più, ferma con le “cattive” Di Fulvio lanciato in controfuga e il numero 10 non perdona (4-3) a 100 secondi dalla sirena. Il giocatore napoletano finisce subito nel pozzetto (secondo fallo grave) e Radulovic marca il 4-4. Nella pazza partita di Albaro c’è ancora spazio per il sorpasso dei campioni d’Europa sull’asse Echenique - Hallock con due gol in fotocopia dell’americano che mandano i ragazzi di Sukno sul 6-4.
Un minuto del secondo quarto e Zalanki fa tris su rigore conquistato da Aicardi. Il mancino si ripete 130 secondi più tardi sfruttando l’espulsione di Cuk (8-4). Serve una doppia superiorità al Radnicki per tornare a battere Del Lungo con il diagonale di Jankovic. La Pro Recco va comunque sul +4 al cambio campo grazie a Ivovic che con l’uomo in più non lascia scampo a Dobozanov (9-5).
Il Radnicki inserisce tra i pali Todorovski, ma i campioni d’Europa partono forte e vanno subito in doppia cifra al primo pallone del terzo tempo grazie a Figlioli da posizione 3. Il feeling tra le Piscine di Albaro e Zalanki continua: l’ungherese fa cinque con un bolide imparabile da otto metri. In serata di grazia c’è anche Hallock, immarcabile nella sua terza rete personale che vale il 12-5. Sette gol di vantaggio che Ivovic e compagni portano fino in fondo ad un terzo quarto che ricalca il primo con una pioggia di reti che inchioda il punteggio sul 16-9.
Ultimi otto minuti con Negri protagonista sugli attaccanti serbi, la Pro Recco raggiunge anche quota venti grazie ai suoi centri, Aicardi e Hallock, poi Di Fulvio mette il sigillo sul match facendo calare il sipario.
“Abbiamo disputato una buona partita, sono soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi in una bella atmosfera – il commento di Sandro Sukno al termine della gara -. Adesso andiamo avanti e guardiamo con fiducia al prossimo impegno, vogliamo chiudere il nostro 2022 vincendo martedì contro il Vouliagmeni”.