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Editoriale

Carrella: la seconda fase del campionato di A1 sarà sicuramente più avvincente

  Pubblicato il 19 Feb 2121  11:37
La vittoria ottenuta mercoledì sera al Foro Italico dalla Pallanuoto Trieste contro la Roma Nuoto ha ufficialmente definito le griglie per la seconda fase del campionato di A1 maschile. Parte da qui la riflessione a 360° con Franco Carrella, storica firma della Gazzetta dello Sport, che si sofferma sui gironi della seconda fase, ipotizza un riduzione del gap esistente tra Pro Recco e An Brescia per poi concludere la sua analisi esaminando la situazione di Settebello e Setterosa.
 
La vittoria ottenuta dalla Pallanuoto Trieste nel recupero disputato ieri al Foro Italico contro la Roma Nuoto tira la volata alla seconda parte del torneo di A1 maschile che inizierà mercoledì prossimo con gli anticipi delle formazioni impegnate in Champions League. Quali emozioni ci regaleranno i gironi d’elité e la pool salvezza?
Ritengo sia doveroso premettere che viviamo una stagione anomala con tante incognite, la maggior parte delle quali dovute all’emergenza sanitaria, e in virtù delle stesse i valori possono essere rimescolati. Salta, come negli altri sport, il fattore campo per la chiusura delle piscine al pubblico. Assisteremo ad una seconda fase sicuramente più avvincente dopo che la prima l'abbiamo lasciata scivolare via senza neanche troppa voglia perché non risultava decisiva.
 
Come valuti il momento vissuto dalla pallanuoto?
A mio avviso il campionato è sovradimensionato. La pandemia ha evidenziato tutte le difficoltà vissute dal nostro sport, quattordici squadre sono troppe per la serie A1. Spero si facciano presto i conti con la realtà. Voler accontentare tutti, nella vita come nello sport, non è mai la scelta migliore e mi auguro che la Federazione, a tempo debito, possa tenerne conto quando dovrà operare le scelte future. Emblema di un momento assolutamente particolare è la scelta di alcune società di autoretrocedere per l'impossibilità di sostenere determinate categorie.  Ci auguriamo che il nuovo governo si prodighi per formule di agevolazione fiscale, vedi il credito d’imposta.
 
Nel gruppo E se la Pro Recco ha già in tasca la certezza del primo posto chi parte favorito per completare il poker delle semifinaliste?
La mia percezione è che abbiamo conservato le cartucce migliori. Il Recco parte sicuramente favorito anche perché da ora potrà contare sul rientro a pieno titolo di Matteo Aicardi. Mi piace sottolineare come nel match disputato a Salerno ci fosse una forte rappresentanza ligure con ben quattro millennials in distinta, un segno dei tempi che cambiano, è un segnale importante. Credo che il Telimar Palermo non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale. Parliamo di una squadra allenata da un fior di allenatore, Baldinet, che è abituato a lottare per il vertice, quella siciliana è una piazza che ha fame di grandi traguardi.
 
Quali rapporti di forza possiamo individuare all’interno del girone F?
Il Savona è stato costruito bene, è stato massicciamente presente sul mercato e dispone di un tecnico come Angelini che ritengo uno dei migliori allenatori sulla piazza, radicato nel territorio e capace di lavorare bene con i giovani. La formazione ligure reciterà sicuramente la sua parte ma credo che Brescia e Ortigia debbano partire favorite.
 
Ritieni che l’AN Brescia possa riuscire a sfilare il tricolore dalle calottine dei liguri?
La sensazione è che il gap tra A.N. Brescia e Pro Recco si sia ridotto. Questo risultato può fare bene anche alla formazione allenata da Hernandez in ottica Europa se pensiamo che negli anni scorsi i liguri pagavano spesso nella fase decisiva della Champions la mancanza di un certo numero di sfide allenanti. Doveroso pensare all' eterna voglia di rivincita del Brescia che a mio avviso ha compiuto un notevole passo avanti dal punto di vista mentale. Mi piace riprendere l'espressione usata da Sandro Campagna per il quale la formazione lombarda ha fosforo pallanuotistico, come dimostrato ad esempio nella vittoria ottenuta con il Ferencvaros in Champions.
 
Chi riuscirà ad acquisire la certezza della permanenza in massima serie nel gironcino a cinque squadre?
La formula anomala non lascia facilmente agio alla possibilità di previsioni attendibili. Mi sento di sottolineare che in questi primi mesi sono stati rispettati i valori della vigilia.
 
Quali risposte hanno fornito al Settebello, in ottica Tokyo, le amichevoli della Frecciarossa Cup?
Viviamo, anche da questo punto di vista, una stagione anomala nella quale bisogna riprendere appieno l'attività dopo un anno di sospensione anche perché i collegiali estivi sono qualcosa di ben diverso rispetto alle partite ufficiali. I primi esami contro che è più avanti di noi hanno offerto segnali positivi, tutti i tasselli stanno tornando gradualmente al loro posto. La Spagna, pure se incompleta, rappresenta il termometro più attendibile per verificare le nostre condizioni e l'abbiamo battuta. Io inviterei tutti i giocatori a stare sulla corda perché nessuno ha il posto assicurato e Campagna ci ha abituato alle sorprese dell'ultimo minuto nelle convocazioni.
 
In base agli ultimi risultati negativi ritieni che la pallanuoto femminile italiana sia in crisi?
Ancor più che in campo maschile in campo femminile il confine tra gioia e delusione risulta davvero sottilissimo. Concordo con la frase di Fabio Conti per cui è più facile vincere una medaglia alle Olimpiadi che qualificarsi alle stesse. Ero a Palermo nel 2000 quando sembrava impensabile che l'Italia, la formazione capace di vincere tutto, non  si qualificasse per Sydney ma si è materializzato il risultato negativo. La nazionale ha sicuramente offerto una pallanuoto non bella pagando anche l'anomalia di un torneo con il fattore campo saltato. Non vorrei ci mangiassimo le mani per una possibile rinuncia del Sudafrica che comporterebbe il ripescaggio della Grecia, formazione contro la quale abbiamo giocato una partita ampiamente al di sotto delle aspettative, delusi e scarichi per il risultato del giorno precedente. Viviamo un momento difficile per un movimento che ha scritto pagine storiche del nostro sport.
 
Il Setterosa ripartirà da Paolo Zizza o intravedi cambiamenti all’orizzonte?
Io credo che sia doveroso dare fiducia a Paolo Zizza, allenatore che è stato chiamato per cercare di mettere in piedi un nuovo ciclo. Parliamo di un tecnico abituato a lavorare con le formazioni giovanili, rappresentative con cui ha ottenuto ottimi risultati. Mi auguro che possa instaurarsi una reale sinergia tra i club e la nazionale per costruire un nuovo ciclo vincente.