Editoriale

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La stagione entra nel vivo, si torna in vasca per iniziare la corsa verso la conquista del tricolore. In gara 1 di semifinale scudetto del campionato di serie A1 Femminile l’Antenore Plebiscito Padova affronta l’Ekipé Orizzonte nel sesto atto stagionale dell’eterno confronto tra due grandi della pallanuoto italiana che sono state, tra l’altro, protagoniste della finale dell’ultimo biennio. Al termine di una sfida condotta dall’inizio alla fine la formazione etnea si aggiudica, con merito, l’incontro imponendosi con il punteggio di 10-8 ed ha ora l’opportunità di chiudere i contri nella gara 2 che si giocherà sabato alla piscina Comunale di Nesima. A decidere le sorti dell’incontro la partenza a razzo che consente al sette in calottina scura di scappare sul 4-0 in poco più di cinque minuti grazie anche all’eccellente percentuale messa a referto nel fondamentale della superiorità numerica. Catania è aggressiva in difesa, induce sistematicamente le rivali all’errore, sa sfruttare con cinismo le occasioni a propria disposizione e, nel complesso, dimostra di avere una maggior qualità rispetto alle rivali. La formazione padrona di casa deve recriminare per la miriade di errori commessi in attacco perché in partite che valgono la stagione diventa quasi impossibile vincere se si sbagliano sistematicamente le situazioni con l’uomo in più, gli uno contro zero e i tiri dal dischetto, anche se sull’esecuzione dai cinque metri che Condorelli respinge a Barzon permane qualche piccolo dubbio. Le patavine sembrano accusare maggiormente la pressione derivante dall’esibirsi davanti al pubblico amico mentre le siciliane, nonostante abbiano ritrovato il blocco di giocatrici impegnate in nazionale da pochi giorni, giocano con grande lucidità, mostrano la convinzione di chi ha la giusta percezione della propria forza e appena il sette in calottina bianca prova ad avvicinarsi sono pronte a trovare la giocata vincente che gli permette di trovare la via della rete e di dilatare nuovamente il margine di vantaggio. L’Orizzonte costruisce le basi della sua vittoria sulla sua catena di destra, zona nella quale agiscono le giocatrici che sono il cuore pulsante della squadra. Dafne Bettini prende per mano le compagne ed assurge al ruolo di assoluta protagonista di giornata grazie ad una prova maiuscola nella quale mette a segno cinque reti che le consentono di assicurarsi il titolo di top scorer del match. Bronte Halligan non iscrive il suo nome nel tabellino dei marcatori ma offre un contributo fondamentale sia in difesa che nella costruzione del gioco, fase in cui riveste spesso il ruolo di metronomo della compagine allenata da Martina Miceli.

 

Credits: Giorgio Scarfì