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Editoriale

Beffa finale per il Settebello: un rigore molto dubbio regala la vittoria alla Croazia

  Pubblicato il 08 Set 2122  22:10
Croazia-Italia 11-10(Parziali: 3-2 3-3 3-3 2-2 )
Croazia: Bijac , Buric 1, Fatovic , Krapic , Lazic , Bukic , Biljaca , Zuvela 1, Marinic-Kragic 4, Vrlic , Basic 3, Kharkov 2, Popadic . All. Tuckac
Italia: Del Lungo , F. Di Fulvio 3, Damonte 1, Alesiani , A. Fondelli 2, Cannella , Marziali 1, N. Presciutti , Bruni L. 1, Di Somma E. 1, Dolce 1, Nicosia . All. Campagna
Arbitri: Stavridis (Gre), Putnikovic (Srb)
Note: Italia con 12 a referto (Renzuto squalificato). In porta Del Lungo (I) e Bijac (C). In porta nel terzo tempo Marziali (I). Spettatori 9000 circa. Superiorità numeriche: Croazia 8/14 + 1 rigore, Italia 6/15. Marziali (I) espulso per gioco violento a 7.59 del secondo tempo. Bukic (C) uscito per limite di falli a 4.22, Biljaca (C) a 5.20 nel terzo tempo, Di Somma a 6.30 nel terzo tempo, Fondelli a 1.50 nel quarto tempo, Dolce a 6.25 nel quarto tempo, Zuvela a 7.16 nel quarto tempo. Ammonito Campagna nel secondo tempo.
 
Vincere la sfida più affascinante per staccare il biglietto che vale l’ingresso nella finalissima di sabato. Battere i padroni di casa nella loro tana e zittire l’entusiasmo di diecimila tifosi per affermare, ancora una volta, la superiorità di una squadra che continua a crescere e ad entusiasmare. Nella seconda semifinale del torneo maschile dei campionati europei la suggestiva cornice di una Spaladium Arena grondante di entusiasmo per i proprio beniamini ospita la sfida tra Italia e Croazia che nei quarti di finale hanno travolto, rispettivamente, Francia e Georgia. Il perdurare dell’assenza di Renzuto, ai box per scontare la seconda giornata di squalifica, costringe nuovamente i vincitori della World League ad iscrivere a referto dodici giocatori. Al termine di un’autentica battaglia il Settebello cede 11-10 contro la Croazia e deve, purtroppo, rinunciare alla possibilità di sfidare nella finalissima contro l’Ungheria che nella prima semifinale ha piegato 10-8 la Spagna. Sabato pomeriggio gli azzurri affronteranno, nella sfida per il terzo posto, la Spagna in quella che rappresenta una rivincita in tono minore della recente finale iridata. Prima di analizzare l’andamento del match è doveroso precisare che la coppia Putnikovic-Stavridis incide in maniera più che rilevante sull’andamento della partita con il fischietto serbo che a novantacinque secondi dal termine assegna il rigore che decide l’andamento della contesa in una situazione nella quale il fallo sanzionato sembra invece espulsione a favore di capitan Del Lungo e compagni. La miriade di falli gravi sanzionati decima le due squadre con otto giocatori che terminano in anticipo una partita molto fisica, eccessivamente nervosa e nella quale perde lo spettacolo.  Il sette in calottina scura paga dazio all’eccessivo nervosismo con Marziali espulso per gioco violento alla fine del secondo tempo, Di Somma espulso per proteste dopo aver commesso il terzo fallo e Dolce è allontanato dalla vasca nel convulso finale. La nazionale italiana, che non vive certamente la sua migliore serata, ha il merito, in un ambiente avverso, di riuscire a rimettere in piedi una partita che la vede costantemente in svantaggio grazie al consueto carattere ed al cuore infinito di un gruppo di ragazzi che, prima di cedere, lotta con il coltello tra i denti fino al termine. A condannare purtroppo il Settebello sono la pessima percentuale registrata nel fondamentale della superiorità numerica e la serata di grazia di un Marko Bijac che, da quando si è trasferito in Grecia, sembra tornato ad essere una saracinesca e questa sera lo dimostra mettendo a referto parate determinanti in serie. Tra le fila croate brillano due giocatori che hanno militato nella nostra serie A1: l’ex posillipino Marinic-Kragic, top scorer di giornata con un poker, e l’ex palermitano Basic, autore di una tripletta.

Credits: A.Masini/DBM