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Editoriale

Baldineti: “Ho scelto con il cuore. Lanciare i giovani è un grande stimolo ma servono pazienza e perseveranza”.

  Pubblicato il 05 Mar 2124  18:16

Si dice spesso che al cuor non si comanda. È una scelta dettata dai sentimenti di stima reciproca, affetto e riconoscenza sia verso la società che verso l’intero ambiente quella operata da Gu Baldineti che ha, da pochi giorni, rinnovato il suo contratto con il Telimar per altri due anni. Il tecnico ligure illustra le linee guida del nuovo progetto tecnico, sottolinea l’importanza di lavorare con pazienza e perseveranza sui giovani che si affacciano in prima squadra e rimarca  i brillanti risultati ottenuti nel percorso degli atleti già parte dell’attuale rosa.  
 
Quali sono i motivi che l’hanno spinta ad accettare l’offerta del presidente Giliberti prolungando per due anni l’accordo con il Telimar?
È stata una scelta di cuore dettata dall’affetto che mi lega a società, dirigenza e ai nostri splendidi tifosi. Ho un legame particolare con i miei giocatori e, dopo quattro anni splendidi, sembrava doveroso, da parte mia, continuare anche perché, in un momento particolare e delicato per i problemi legati all’impiantistica, la mia eventuale partenza sarebbe stata come la scelta del comandante che abbandona la nave nel momento di difficoltà.
 
Da quali pilastri ripartirà il nuovo progetto tecnico?
Parliamo di un progetto condiviso con il presidente. Un programma che prevede il significativo ringiovanimento della rosa mantenendo però la squadra ad un buon livello e con una particolare attenzione dedicata al lavoro sui giovani di valore che possa favorirne l’inserimento in prima squadra.
 
Che tipo di stimolo rappresenta per uno dei migliori allenatori del panorama lavorare con i giovani palermitani per favorirne l’inserimento in prima squadra?
Rappresenta uno stimolo notevole. Il progetto ha bisogno di tempo, pazienza e perseveranza. Il lavoro programmato deve essere valutato su più anni. Le travagliate vicende delle ultime stagioni, la pandemia e le croniche difficoltà legate all’impiantistica, ci hanno impedito di dare continuità al lavoro con le giovanili. Da questo punto di vista l’impianto di Terrasini potrebbe darci una grande mano.
 
Quanto è importante per il vostro percorso la vittoria in casa della De Akker?
Abbiamo portato a casa un successo fondamentale perché dopo la lunga sosta esordivamo con la partita per noi determinante, incontro affrontato con il rientro all’ultimo minuto degli americani e con poca possibilità di lavorare tutti insieme. Quella della Carmen Longo è un’affermazione cruciale che ci permette di guardare con fiducia alla quinta posizione, abbiamo tenuto Trieste a sette punti di distanza, e ci concede una piccola possibilità per il quarto posto.
 
Rispetto ad inizio stagione a che punto è arrivata la crescita dei giovani che completano l’organico?
Direi che dobbiamo parlare di un discorso più ampio dove abbiamo ottenuto splendidi risultati con Occhione e Woodhead. Sto lavorando per trasformare Andrea Giliberti in un marcatore del centro ed il ragazzo risponde in maniera egregia alle mie sollecitazioni.  Conto molto su Marini, anche in ottica prossimo anno, perché ha tutto per fare bene. Nuzzo e Girasole devono ancora lavorare ma stanno migliorando anche loro. Non posso poi dimenticare Fabbiano e Lo Dico che continuano a crescere giorno per giorno.
 
Credit: Salvatore Lopez