Attendere prego...

Editoriale

Ashleigh vuole lo scudetto per dedicarlo a mamma Donna

  Pubblicato il 12 Mag 2118  09:30
DA "LA GAZZETTA DELLO SPORT" (articolo di Franco Carrella)

Nel giorno della festa della mamma, non ci sarebbe dedica più appropriata. Ashleigh Johnson punta lo scudetto e pensa alla signora Donna che tra mille sacrifici ha cresciuto lei e altri quattro figli (tre maschi), dopo essere emigrata dalla Giamaica alla Florida. Tutti accompagnati dolcemente ai corsi di nuoto, nel timore che i bimbi potessero andare incontro a qualche incidente nella piscina condominiale di Miami. «È lei il mio modello, la mia ispirazione» dice infatti Ashleigh a proposito della tenace mamma infermiera. Porta sempre con sé i ricordi dell’infanzia, ogni volta che si tuffa, e sarà così anche in questo weekend: il portiere più forte del mondo, ormai simbolo riconosciuto della pallanuoto femminile, prenderà per mano l’Orizzonte Catania che insegue il tricolore numero 20 e si presenta a Firenze da grande favorita. Non può essere diversamente per la squadra che può contare su una ragazza che «para come un uomo», cosa che ripete Pierluigi Formiconi, ex c.t. del Setterosa ora alla guida dalla Sis Roma.
È la pantera che ama il reggae la stella di questa Final Six, col suo palmares già ricco a soli 23 anni (oro ai Mondiali 2015 e all’Olimpiade 2016 i successi più importanti), tante copertine sui magazine statunitensi e un traguardo significativo: è stata la prima afroamericana a indossare la calottina della Nazionale Usa femminile ai Giochi. «Sono felice di avere infranto gli stereotipi e di sapere che posso essere di esempio per le ragazze di colore». E se non ha vinto i Mondiali 2017, è  perché aveva deciso di prendersi un anno sabbatico dopo tante fatiche per laurearsi in Psicologia alla  Princeton University nel New Jersey, frequentata anche dall’amatissima sorella Chelsea. Pure lei gioca a pallanuoto (centroboa). Ashleigh, 1,85 per 81 chili, prima di dedicarsi alla pallanuoto faceva ottimi tempi sui 50 stile: se avesse insistito col nuoto – è opinione comune – sarebbe stata una  degna rivale di Simone Manuel, altra olimpionica di colore. A Catania è arrivata a gennaio per l’inizio del girone di ritorno, sostituendo l’australiana Gabi Palm. Un colpo firmato Tania Di Mario, ora d.s. dell’Orizzonte: proprio ad Ashleigh segnò l’ultimo gol in azzurro, nella finale olimpica del 19 agosto 2016, terminata 12-5.
Franco Carrella