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Editoriale

AN Brescia-Pro Recco 7-8: i liguri vincono la battaglia e portano a casa la sedicesima Coppa Italia

  Pubblicato il 13 Mar 2122  17:58
AN BRESCIA-PRO RECCO 7-8(Parziali: 1-1 2-3 0-2 4-2 )
AN BRESCIA: Tesanovic, Dolce 2, C. Presciutti 1, Costantin Bicari 1, Lazic 2, Vapenski, Renzuto Iodice, T. Gianazza, Alesiani, Balzarini, Di Somma 1, N. Gitto, M. Gianazza . All. Bovo
PRO RECCO: Del Lungo, Di Fulvio 2, Zalanki 3, Figlioli, Younger 2, Cannella, Presciutti, Echenique, Ivovic, Velotto, Aicardi, Hallock 1, Negri. All. Sukno
Arbitri: Severo e Colombo
Note: Spettatori 1000 circa. Presenti il Sindaco di Genova Marco Bucci, l'Assessore allo Sport della Regione Liguria Simona Ferro, il Commissario Tecnico del Settebello campione del mondo Alessandro Campagna. Superiorità numeriche: Brescia 6/16 + 1 rigore, Pro Recco 5/14 + 1 rigore. Usciti per limite di falli Renzuto (B) a 1.17 del quarto tempo, Ivovic (R) a 4.34 nel quarto tempo, Di Somma (B) a 6.00 nel quarto tempo; Hallock (R) a 6.30 nel quarto tempo, Gianazza T. 7.42 del quarto tempo. Espulso Calderara (assistente tecnico Brescia) per proteste nel quarto tempo. Del Lungo (R) para un rigore a Dolce (B) a 4.34 nel quarto tempo.
 
Non potevano che essere Pro Recco e AN Brescia a giocarsi la vittoria della trentesima edizione della Coppa Italia. Secondo incrocio stagionale tra le due corazzate della pallanuoto italiana che si ritrovano dopo il 9-4 con cui i liguri si erano aggiudicati il confronto disputato a Mompiano lo scorso 12 febbraio nel recupero della 10° giornata del girone di andata del campionato di serie A1. Prima della partita si svolge la suggestiva cerimonia con la quale la vasca interna di Albaro viene ufficialmente intitolata a Marco Paganuzzi.  Al termine di una sfida agonisticamente vibrante e nella quale le due squadre si danno battaglia fino all’ultimo secondo per riuscire a portare a casa la vittoria sono i liguri ad imporsi con il punteggio di 8-7 e a portare così a casa la sedicesima Coppa Italia della loro storia, la nona consecutiva. I lombardi, privi per l’occasione di una pedina fondamentale come Stefano Luongo, possono però recriminare perché sull’ultima azione offensiva perdono clamorosamente palla con Gìanazza e passano dal possibile pareggio alla micidiale ripartenza degli avversari che guadagnano la superiorità numerica e possono alzare le braccia al cielo. Meritato nel complesso il successo dei campioni d’Europa che dopo una prima parte di confronto che si snoda sui binari di un sostanziale equilibrio costruiscono la vittoria grazie al break di 3-0 firmato dalla doppietta di Zalanki, top scorer di giornata per i suoi con una tripletta, e dal sigillo di Younger. La truppa allenata da Sukno, che detta i ritmi della contesa fin dalle prime battute, è poi brava a contenere la reazione dei rivali che, nel pieno rispetto della loro identità, non mollano fino all’ultimo secondo e riaprono, interrompendo il digiuno realizzativo di undici minuti, la contesa per ben due volte arrivando fino al finale punto a punto nonostante il rigore parata da Del Lungo a Dolce. Partita nella quale si vede l’impronta dei due tecnici che preparano al meglio la sfida con le difese che la fanno da assolute padrone tanto che i primi gol ad uomini pari arrivano dopo l’intervallo lungo; i leoni pagano, molto probabilmente, dazio, alle due doppie superiorità numeriche non concretizzate e che avrebbero potuto portare ad un finale diverso. Sandro Sukno commenta così la prova dei suoi: “È stata una partita molto dura; ha vinto la squadra che ha giocato meglio. Gli arbitri hanno fischiato troppo, senza palla, senza senso. Non va bene così. Comunque siamo riusciti a sviluppare il nostro gioco, ad attaccare sempre la porta a prescindere dagli schemi, e a restare avanti fino alla fine. Questa vittoria ci fa crescere come gruppo. È il secondo trofeo della stagione dopo la supercoppa. Dobbiamo continuare a lavorare perché puntiamo a vincere tutto".
 
Comunicato Stampa AN Brescia
L’AN BRESCIA LOTTA, MA NON BASTA. LA PRO RECCO VINCE LA COPPA ITALIA
L’AN Brescia cede 8-7 in finale contro la Pro Recco. A Genova la squadra di Sandro Bovo gioca una grande partita, ma il risultato sorride ai liguri.
Nel primo quarto regna l’equilibrio. Le due squadre attaccano e difendono con grande intensità e il primo gol arriva a 3 minuti dal termine con Hallock in superiorità. La risposta dell’AN Brescia però non si fa attendere e Lazic, sempre in uomo in più, pareggia i conti.
I ritmi si alzano nella seconda parte di gara. Bicari porta in vantaggio l’AN dopo tre minuti, ma la compagine recchelina con Hallock prima e Di Fulvio poi pareggia e sorpassa. Il pescarese del Recco indovina poi il tiro che vale il 4-2, ma Di Somma nel finale è bravo a sfruttare la superiorità e bucare Del Lungo. Al cambio vasca è 4-3 per Recco.
Terza frazione che vede il Recco allungare nel risultato con un 2-0 di parziale che porta la squadra ligure sul 6-3. Zalanki in apertura di quarto periodo incrementa il vantaggio, ma i leoni con grande cuore recuperano fino al 7-6. Una rete per parte poi decreta il risultato finale.
Così Sandro Bovo nel finale: “Abbiamo giocato una grande partita. All’inizio abbiamo avuto grandi occasioni, poi per il resto abbiamo difeso bene. È importante per il nostro vivaio aver fatto giocare tanto i nostri giovani. L’unico episodio che non mi è piaciuto è stato il rigore dopo le proteste di Renzuto. In una finale così pesa. Siamo stati parecchio senza segnare, ma è stato un match molto fisico, poi l’abbiamo rimessa in piedi. Ripeto, l’unica cosa che non mi è piaciuta è stato quel rigore”.
 
Comunicato Stampa Pro Recco
La nona consecutiva, la sedicesima in bacheca: è della Pro Recco la Coppa Italia 2022. I biancocelesti superano il Brescia 7-8 in una partita emozionante con continui colpi di scena. Per Ivovic e compagni è il secondo trofeo di stagione dopo la Supercoppa Europea, vinto questa volta in “casa”, alle Piscine di Albaro, gremite. 
Partita a scacchi in avvio, con Renzuto che sbatte sul palo e la prima superiorità di entrambe le squadre sulle braccia dei difensori. Dopo quattro minuti e mezzo la sblocca Hallock con Gitto nel pozzetto, ma è un vantaggio che dura poco perché Lazic tocca al volo sotto porta capitalizzando l’espulsione di Echenique: è 1-1, risultato che chiude il primo tempo.
Si riparte e Alesiani spreca una doppia superiorità, Bicari non sbaglia invece quella successiva per il +1 Brescia. Anche la Pro Recco è letale con l’uomo in più: Hallock la pareggia, Di Fulvio la ribalta con due gol di pregevole fattura per il 2-4. Alla terza doppia superiorità concessa da Colombo al Brescia arriva il gol del 3-4 segnato da Di Somma, punteggio che non cambia più fino all’intervallo lungo.
Si riparte con i portieri protagonisti: Tesanovic mura il tentativo di Figlioli, Del Lungo respinge Di Somma. A metà quarto, alla prima superiorità del tempo, Zalanki trova Younger sul primo palo: è il + 2 Pro Recco che fa scattare la vasca genovese da oggi intitolata alla memoria di Marco Paganuzzi. La difesa biancoceleste è di ferro come il braccio di Zalanki che da posizione 2 indovina il diagonale su cui il portiere avversario non può nulla: alla sirena è 3-6 per i campioni d’Europa.
Inizia l’ultimo tempo e la tensione punisce il Brescia: la ritardata uscita dalla vasca e le successive proteste costano il rosso a Renzuto e regalano alla Pro Recco il rigore che Zalanki (tre gol per lui) trasforma per il massimo vantaggio biancoceleste. La reazione del Brescia è nel destro di Dolce che in superiorità riaccende la luce dei lombardi in zona gol dopo 12 minuti di buio (4-7). C’è ancora partita alle Piscine di Albaro perché Christian Presciutti da posizione 3 la mette nell’angolino a cinque minuti dalla fine e Dolce, in superiorità, sorprende Del Lungo da posizione 5. I ragazzi di Sukno non si scompongono e Zalanki va a segno con Vapenski nel pozzetto (6-8).
A tre minuti dalla fine il momento chiave: Del Lungo para a Dolce il rigore del possibile meno uno, poi più tardi si alza su Presciutti e devia in angolo. Non è fatta, a novanta secondi dalla sirena Lazic accorcia in superiorità. Tesanovic para su Hallock, poi il centroboa americano finisce nel pozzetto: Bovo chiama time out a un minuto dalla fine ma Gianazza perde il pallone e la Pro Recco festeggia il suo secondo trofeo di stagione.
“Una grande partita contro un avversario forte e aggressivo, ma sapevamo quello che ci attendeva – le parole di mister Sukno -. Siamo riusciti a fare il nostro gioco, non era facile portarla a casa anche perché in certi momenti era complicato prevedere il metro di giudizio arbitrale. Abbiamo un grande gruppo e a loro ho voluto lasciare la festa finale: sono le "stelle" e meritano di godersi questi momenti”.
“Con il Brescia non è mai finita, è stata una partita dura e sono stati bravi gli arbitri a gestirla anche se ci sono state davvero tante espulsioni – il commento di capitan Ivovic -. Oggi secondo me ha vinto la squadra che ha avuto più pazienza e tranquillità, noi fino a metà del quarto tempo, nonostante le tante inferiorità, non abbiamo mai perso la lucidità continuando a fare il gioco che volevamo impostare, sorretti da una difesa eccezionale. Non ci siamo mai sbilanciati, Del Lungo è stato grande, ha parato tutto e anche il rigore del possibile meno uno che poteva essere molto pesante. Questa partita ci dà maggiore consapevolezza dei nostri mezzi”.
“Avevamo commesso due errori gravi sui gol di Dolce e Presciutti, la mia parata sul rigore ha ridato energia alla squadra – le parole di Del Lungo -. Sono davvero contento, è un’emozione unica sono quattro mesi che preparavamo questa sfida”.