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Editoriale

Al via i mondiali di Fukuoka: il forum di Waterpolo People con Angelini, Baldineti, Bovo e Sukno

  Pubblicato il 13 Lug 2123  14:39
L’immagine più calzante è probabilmente quella della griglia di partenza di una gara in cui le monoposto sono separate da distacchi esigui. Inizia lunedì a Fukuoka l’edizione 2023 dei campionati mondiali maschili di pallanuoto, torneo che mette in palio i primi due pass per Parigi 2024. Per riuscire a staccare, al primo tentativo, il biglietto per il torneo olimpico sarà necessario chiudere il torneo nelle prime due superando una concorrenza tanto numerosa quanto agguerrita. Sono infatti almeno cinque le squadre che, sulla carta, sembrano avere le carte in regola per arrivare fino in fondo. Per introdurci, nel migliore dei modi, nella rassegna iridata abbiamo chiesto il contributo di quattro esperti d’eccezione: Alberto Angelini, Gu Baldineti, Sandro Bovo e Sandro Sukno
 
Lunedì inizia il mondiale di Fukuoka. Che torneo vedremo?
Angelini: Vedremo un torneo molto interessante e combattuto tra squadre super collaudate e nazionali ancora in costruzione ma già pronte per provare a vincere.
 
Baldineti: Sarà un torneo molto combattuto e molto bello che arriva in un momento in cui le nazionali hanno avuto il tempo di prepararlo e anche la Final Eight di World Cup ha aiutato le squadre nel lavoro di preparazione. Sarà un mondiale bello, equilibrato e di alto livello.
 
Bovo: Ci aspettano partite abbastanza scontate nella prima parte poi dai quarti penso che il torneo ci regalerà grande equilibrio.
 
Sukno: Sarà un torneo equilibrato con 5-6 squadre molto forti. La Spagna è favorita per i risultati, l’esperienza e la qualità della rosa. Vediamo come finiscono i gironi e quali incroci si determinano per la fase ad eliminazione diretta.
 
Chi sono le favorite per la vittoria finale?
Angelini: Le favorite a mio avviso sono Spagna e Italia ma soprattutto sono le mie preferite con distacco per qualità di gioco, capacità offensive sia verticali che dinamiche, estrema elasticità difensiva e infine grande duttilità dei propri giocatori.
 
Baldineti: È sempre difficile fare un pronostico, credo che non si discosterà dalle solite grandi. Io chiaramente tifo Italia ma, non so perché, vedo favorita la Spagna.  
 
Bovo: Solite più, secondo me, gli statunitensi che stanno crescendo. La formazione allenata da Udovicic non è ancora probabilmente da vittoria del titolo ma sarà un cliente difficile per tutti
 
Sukno: Vedo Spagna, Italia ed Ungheria avanti. La Grecia e la Croazia si posizionano subito dietro. Credo che gli Stati Uniti siano una bella squadra che vanta un ottimo mix di qualità e aggressività; possono fare qualcosa di sorprendente.
 
In Asia il Settebello ha conquistato i due titoli iridati dell’era Campagna. Che cosa serve agli azzurri per centrare lo storico tris?
Angelini: Semplice, l’Italia deve seguire alla lettera le indicazioni del proprio tecnico come ha sempre fatto. Campagna dimostra sempre di essere il vero valore aggiunto della nostra selezione.
 
Baldineti: L’Asia porta bene, due grandi conquiste, due grandi vittorie. Il merito è del Ct e dei giocatori. Ho molta fiducia nel lavoro di Campagna e di questo gruppo che, per gran parte, ho avuto il piacere di allenare. Sono un gruppo coeso, unito, sono amici. Ho grande fiducia che, come sempre, faranno bene.
 
Bovo: Il Settebello ha ampiamente dimostrato di avere le qualità per vincere contro chiunque, può arrivare in fondo. Gli episodi, in questo regime di equilibrio, saranno decisivi.
 
Sukno: L’Italia ha giocato molto bene già nel mondiale dello scorso anno a Budapest. Campagna guida nel migliore dei modi una squadra di cui ha assunto la guida nel 2009. Gli azzurri rientrano sempre tra le prime nelle grandi manifestazioni. Hanno saputo cambiare gioco rendendolo più aggressivo. Credo che dipenda anche da Del Lungo perché se Marco entra bene nel torneo ed inizia ad esprimersi sui suoi migliori standard l’Italia può arrivare in finale.
 
Quanto è importante, in vista di una stagione caratterizzata da tre grandi eventi internazionali, centrare il pass olimpico al primo tentativo?
Angelini: Ovviamente centrare subito il pass consentirebbe a Campagna e al suo staff una perfetta calibrazione dei cicli di preparazione ed un utilizzo più controllato delle risorse fisiche e mentali dei giocatori nei tornei di avvicinamento.
Detto ciò se non dovesse succedere si prenderebbe il buono di dover ancora giocare partite ad alta pressione emotiva non troppo lontani dalle Olimpiadi.
 
Baldineti: Centrare il pass olimpico ti regala la tranquillità di poter affrontare con maggiore serenità le altre due competizioni, europei e mondiali. Sarebbe bello e importante centrarlo alla prima occasione. Penso che l’Italia, insieme a Spagna, Ungheria e Croazia siano le pretendenti per il successo. Inserisco in questa griglia anche gli Stati Uniti perché hanno un’ottima squadra e dopo l’Italia io tifo per loro.
 
Bovo: Prima arriva meglio è per la nazionale e per i club che hanno nazionali.
 
Sukno: Sarà più semplice. Tutti ci provano perché con una stagione ricca di partite a gennaio e febbraio aumenta il livello di stress. Credo che sia sempre meglio qualificarsi il prima possibile.