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Editoriale

Al Settebello non basta il cuore per scrivere la storia. La Spagna s’impone ai rigori 15-14 e torna campione del Mondo

  Pubblicato il 03 Lug 2122  21:40
Italia-Spagna 14-15 d.t.r(Parziali: 3-3 0-3 3-2 3-1 )
Italia: Del Lungo M. , Di Fulvio F. 1, Damonte L. , Iocchi Gratta M. , Fondelli A. 1, Cannella G. 2, Marziali L. 1, Echenique G. , Presciutti N. 1, Bruni L. 1, Di Somma E. 1, Dolce V. 1, Nicosia G. . All. Campagna
Spagna: Aguirre U. , Munarriz Egana A. 2, Granados Ortega A. 4, Sanahuja B. , De Toro Dominguez M. , Larumbe Gonfaus M. , Famera M. 1, Cabanas Pegado S. , Tahull Compte R. 1, Perrone Rocha F. 1, Mallarach Guell B. , Bustos Sanchez A. , Lorrio E. . All. Martin Lozano
Arbitri: Margeta (SLO), Stavridis (GRE)
 
Note: Spettatori 5000 circa. Italia 5/7 + 1 rigore, Spagna 6/11. Nel terzo tempo Nicosia in porta per l'Italia. Espulso Di Somma per gioco scorretto a 3.00 del quarto tempo. Ammonito Martin a 7.25 nel quarto tempo. Uscito per limite di falli Sanahuja a 4.25 nel quarto tempo. Tempi regolari terminati 9-9. Ai rigori: Perrone gol, Damonte gol, Granados gol, Cannella parato, Munarriz traversa, Echenique gol, Larumbe gol, Di Fulvio gol, Cabanas gol, Presciutti gol, Perrone gol, Damonte gol, Granados gol, Cannella parato.
 

Iscrivere il proprio nome negli annali della pallanuoto maschile realizzando un’impresa fino ad ora mai riuscita a nessuno, vincere due edizioni consecutive del campionato del Mondo. Per scrivere la storia il Settebello, che in semifinale ha piegato 11-10 la Grecia, affronta alla Alfred Hajos la Spagna, reduce dal 10-5 inflitto alla Croazia, nel match che assegna la medaglia d’oro della rassegna iridata di Budapest 2022. Deve purtroppo masticare amaro l’Italia che rimonta quattro reti di svantaggio, agguanta il pari sul 9-9, trascina la sfida ai rigori ma proprio nella lotteria dei tiri dai cinque metri deve arrendersi agli iberici che si aggiudicano la sfida con il punteggio di 15-14 e tornano sul tetto del mondo ventun anni dopo la vittoria di Fukuoka.  A decidere le sorti della contesa la parata con cui Lorrio, subentrato ad Aguirre, stoppa la seconda conclusione dal dischetto di Giacomo Cannella che, paradossalmente, era stato tra i migliori nei tempi regolamentari. Ai ragazzi allenati da Campagna resta il rammarico perché una partita cominciata nel peggiore dei modi è stata rimessa in equilibrio con il cuore ed il carattere enorme di un gruppo rinnovato che nel giro di un paio di settimane è riuscito a trovare la giusta amalgama per disputare un torneo straordinario nel quale, di partita in partita, ha registrato una crescita esponenziale che rappresenta certamente la base di partenza per avviare un nuovo ciclo vincente. A capitan De Lungo e compagni manca il lieto fine ma è doveroso sottolineare che la formazione allenata da Martin vince con merito il titolo per la costanza dimostrata nel torneo e perché in finale mette alle corde per almeno due tempi e mezzo una rivale che aveva offerto due prove maiuscole contro i padroni di casa dell’Ungheria e al cospetto della Grecia. Il sette in calottina bianca ha il merito di non disunirsi anche nel momento di maggiore difficoltà e resta attaccato alla sfida sfruttando nel migliore dei modi le opportunità in superiorità numerica, fondamentale nel quale mette a referto un più che positivo 5/8. Sul 4-8 Campagna prova a cambiare portiere per scuotere i suoi e la mossa ottiene i risultati sperati non solo perché Nicosia risponde presenta ma soprattutto perché la difesa cresce e la squadra aumenta i giri del motore. A siglare il gol del 9-9 è Nicholas Presciutti che, da distanza siderale, scarica un tracciante che termina la sua corsa all’angolino.
 
 
Foto di Giorgio Scala e Andrea Staccioli/ DBM