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World League: Setterosa, un'altra beffa (l'articolo di Carrella)

  Pubblicato il 29 Ott 2115  15:43
L'ARTICOLO DI FRANCO CARRELLA SU LA GAZZETTA DELLO SPORT DI OGGI
Se dici Setterosa, dici rigori. Dalla beffa con l'Olanda a quella con l'Ungheria, passano appena cinque giorni. «Ma sono contento di quest' altra prova. E poi, non giocheremo sempre in trasferta» ironizza Fabio Conti alludendo a qualche fischio incomprensibile. Anche il 13-13 che rimanda l'epilogo oltre i 32', del resto, è un tiro diretto cercato con furbizia da Rita Keszthelyi, concesso con generosità dagli arbitri e al limite della regolarità nell'esecuzione. Ma anche questo serve per crescere. La nostra classifica, comunque, si muove con un punticino.
RIMONTA Sulla panchina delle padrone di casa, dopo le dimissioni di Andras Meresz seguite al deludente nono posto mondiale, debutta Attila Biro: classe '66, giocò in Italia (nel '98 arrivò ad Anzio) e ha guidato anche la Nuova Zelanda. Rispetto a Kazan fa cinque cambi, mentre Conti conferma le 13 che giovedì avevano affrontato le vicecampionesse del mondo. Alla vigilia, le azzurre avevano espresso solidarietà al pilota più famoso: «Il Setterosa sta con Valentino Rossi». Nella prima giornata di World League (in realtà il secondo impegno, appunto dopo l'anticipo del terzo turno con l'Olanda), accelerano dopo una pessima partenza (5-1 e 8-3 per le padroni di casa), agguantando il 10-10 con Federica Radicchi e operando il sorpasso con Arianna Garibotti a inizio dell'ultimo tempo.
«Ho chiesto alle ragazze di non guardare il risultato, ma di pensare al nostro gioco fatto di profondità e velocità» dice il c.t. Nella piscina coperta dell' Isola Margherita, un luogo che profuma di storia, gli ultimi minuti scorrono nella bolgia: l'ultimo vantaggio italiano è firmato da Rosaria Aiello con una splendida rovesciata, poi il pareggio di Keszthelyi a -11".
Ai rigori, sono fatali gli errori di Roberta Bianconi e Radicchi, quest' ultima la migliore in vasca e non solo per il poker di gol. Usciamo sconfitti, ma a testa alta. Alla Final Eight di Shanghai del 7-12 giugno andranno le capolista dei due gironi europei, la migliore seconda, la Cina padrona di casa e le prime quattro del torneo intercontinentale che si svolgerà a febbraio.
Franco Carrella
 
Gruppo A: Olanda* 6; Ungheria 2; Italia* 1; Francia 0
Gruppo B: Russia 3; Spagna 2; Grecia 1; Germania 0
* una gara in più
 
Prima giornata - Martedì 27 ottobre
 
UNGHERIA-ITALIA 17-15 d.t.r (6-3; 2-1; 2-5; 3-4)(4-2)
Ungheria: Gangl, Czigany, Antal 2, Kisteleki 5, Szucs, Takacs, Illes, Keszthelyi 2, Leimeter, Bujka 1, Csabai 1, Somhegyi, Kaso. All. Attila Biro
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 3, Queirolo 1, Radicchi 4, Aiello, Di Mario 2, Bianconi 2, Emmolo, Pomeri, Barzon, Frassinetti, Teani. All. Fabio Conti. 
Arbitri: Chatzianastasiou (Gre) e Inesta (Esp).
Superiorità numeriche: Ungheria 4/6, Italia 4/10.
Sequenza rigori: Bujka gol, Di Mario gol, Kistheleki gol, Barzon gol, Czigany gol, Bianconi traversa, Kesthelyi parato, Radicchi parato, Antal gol.
BUDAPEST - Rocambolesca, amara sconfitta azzurra a Budapest. La squadra di Conti compie una strepitosa rimonta (da 8-3 a 12-13), ma poi subisce una doppia beffa: a 11" dal termine c'è il pareggio di Keszthelyi (13-13), ai rigori arriva  il successo della formazione di Biro: Gangl ne para 2, Gorlero (che Conti alterna a Teani nella sequenza dai cinque metri) soltanto 1.
Cronaca. L'avvio azzurro è promettente (gran tiro vincente di Radicchi), ma le promesse non vengono mantenute. Nel giro di cinque minuti finiscono alle spalle di Gorlero altrettanti palloni: pareggia Csabai con un tiro da fuori, poi Kisteleki ci fa davvero male prima con un alzo e tiro, poi con una controfuga al termine della quale infila il pallone tra palo e portiere. Dalla stessa posizione segna Bujka con l'uomo in più (4-1). Conti chiama time out per correre ai ripari, ma alla ripresa del gioco arriva anche il + 4 ungherese: lo segna Antal in controfuga (5-1).
E' un'Italia che concede troppo in difesa, e l'Ungheria non perdona ogni minima disattenzione. In attacco ci pensano Garibotti e ancora Radicchi con due conclusione da lunga distanza a recuperare parte del gap, ma chiudiamo ugualmente il primo tempo con un pesante -3 (6-3).
In avvio di terza frazione la zona azzurra non impedisce che un buon pallone vada a finire nelle grinfie di Bujka: uomo in più e terzo gol personale (7-3) di Hanna Kisteleki. Medesima azione dall'altro lato del campo: Frassinetti conquista una superiorità ma Emmolo centra la traversa.
Gangl, il portiere ungherese, non è un mostro in quanto a continuità di rendimento. E questo forse induce le azzurre a tentare spesso la conclusione da lunga distanza. Stasera più volte è andata bene, ma in apertura di terza frazione va malissimo perchè il Setterosa prende un'altra controfuga, ed è notte fonda (8-3). Rimedia parzialmente Queirolo in 1 contro 0. Si va al cambio di campo con l'Ungheria avanti di 4 lunghezze (8-4).
L'intervallo più lungo consente a Conti di sistemare le cose, soprattutto in difesa. Quella che rientra in acqua è un'Italia completamente diversa da quella vista finora: nelle retrovie non concede più nulla alle avversarie, in attacco impallina l'incerta Gangl con una valanga di conclusioni da fuori: dopo la rete dell'8-5 realizzata da Di Mario con l'uomo in più, vanno in gol a uomini pari Bianconi, Garibotti, Radicchi e ancora Garibotti. Una cinquina che consente al Setterosa di andare all'ultimo intervallo sotto di una sola lunghezza (10-9).
Anche nella quarta frazione è in acqua un Setterosa convincente. La bravissima Radicchi fa poker in controfuga e agguanta le avversarie (10-10), poi arriva il primo vantaggio azzurro in questa gara: lo firma Garibotti con l'uomo in più (11-10). Rocambolesco il pareggio dell'Ungheria, sempre in superiorità: assist di piede di Illes a Bujka e aggancio magiaro (11-11).
Il Setterosa non ci sta: Aiello conquista l'uomo in più, Bianconi porta nuovamente avanti l'Italia. Ma a 65" dalla sirena la solita Hanna Kisteleki con un "alzo e tiro" riporta il match in equilibrio (12-12). Finale da batticuore: splendida beduina vincente di Aiello a 18" dalla sirena e prima beffa per le azzurre con la rete del 13-13 di Keszthelyi a 11" dal termine. La seconda beffa, definitiva, arriverà ai rigori.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Un’altra sconfitta dopo i tiri di rigore ma un’altra prova di carattere della squadra azzurra. L’Ungheria supera l’Italia 17-15 dopo i tiri dai cinque metri nel primo turno di World League a Budapest, nella piscina Alfred Hajos all’Isola Margherita. I tempi regolamentari si erano chiusi sul 13-13 dopo gli ultimi 20 secondi al cardiopalma; Setterosa avanti a -18 con la sciarpa di Rosaria Aiello dal centro e Ungheria che acciuffa il pareggio a -11 con la rasoiata di Rita Keszthelyi. Per il Setterosa è stato il secondo impegno dopo quello di giovedì scorso a Nijverdal con l’Olanda nell’anticipo della terza giornata, vinto dalle olandesi 11-10 con un rigore a un secondo dalla fine trasformato da Sabrina van der Sloot, che era stato chiesto dalle due squadre che a dicembre saranno impegnate nella Holiday Cup (la partita era in calendario l’8 dicembre). Per le magiare è stata la prima partita con il nuovo allenatore Attila Biro, che ha sostituito Andras Meresz dopo il nono posto ai campionati del mondo a Kazan. Diretta tv e streaming di M4Sport. Nell’altra partita l’Olanda ha battuto la Francia 12-7 e guida il girone con 6 punti. Due punti per l’Ungheria e 1 per le azzurre. Chiude la Francia a zero.
La partita. Il primo gol è azzurro con Federica Radicchi, poi cinque consecutivi dell’Ungheria che chiude tutti gli spazi in difesa e riparte veloce in attacco. Sotto 4-1 e con 0 su 2 in più Fabio Conti chiama timeout e parla alla squadra. Il primo tempo termina con le ungheresi avanti 6-3. Per l’Italia doppietta di Radicchi e gol di Tania Di Mario. Si riparte e  l’Ungheria ci lascia soltanto il tiro da fuori e servire il centro è difficile. Quando ci riusciamo guadagniamo sempre la superiorità numerica ma riusciamo a segnarne una soltanto, con Elisa Queirolo, che fa tutto da sola: ruba palla, guadagna il fallo e va a concludere (1/5 la media a metà gara). Poteva essere gol in superiorità anche quello di Giulia Emmolo, salvata sulla linea da Gangl. L’Italia riapre la partita nel terzo periodo. Questa volta è Attila Biro, preoccupato, a chiamare timeout sul 9-8. Il terzo periodo si chiude con il Setterosa sotto di uno (10-9) e vivo più che mai. Lo dimostra nel quarto tempo, giocato con grande autorevolezza, quasi senza pensare al risultato, sicuro dei propri mezzi. Federica Radicchi impatta per il10-10, Arianna Garibotti segna il primo sorpasso. L’Ungheria si regge grazie alle sue tiratrici, oggi quasi infallibili.  Quando Rosaria Aiello segna da centroboa a 18 secondi dal fischio della sirena per l’Italia sembra  fatta ma subito dopo Rita Keszthelyi è svelta con un tiro diretto dalla linea dei cinque metri.  
Il commento del CT Fabio Conti. “Non abbiamo giocato bene i primi due tempi perché non abbiamo fatto le nostre cose. Difesa un po’ molle e non ci sono ancora gli automatismi. Dopo l’intervallo ho chiesto alle ragazze di giocare come sappiamo, senza pensare al risultato, con velocità e profondità. Lo hanno fatto e abbiamo ripreso in mano la partita. Dopo quella in Olanda, è stata un’altra gara di alto livello in cui abbiamo dimostrato di essere alla pari. Alla fine ho detto alla squadra che d’ora in poi saranno i dettagli a fare la differenza in vasca”.
 
OLANDA-FRANCIA 12-7 (2-3, 4-1, 3-1, 3-2)
Arbitri: Mauss (Ger) e Sadekov (Rus)

GRECIA-SPAGNA 16-17 (1-1; 4-4; 3-3; 3-3)(6-7)
Reti della Grecia: Avramidou 2, Plevritou E. 2, Xenaki 2, Asimaki 1, Diamantopoulou 1, Roumpesi 1, Tsoukala 1.
Reti della Spagna: Lopez 4, Garcia 2, Espar A. 2, Ortiz, Pareja 1.
Arbitri: Dutilh-Dumas (Ned) e Mariay (Hun).
ATENE - Un solo doppio vantaggio in questa partita equilibratissima: l'1-3 della Spagna con tripletta di Laura Lopez. Grecia sempre costretta ad inseguire fino al sorpasso (8-7) di Tsoukala, poi è la spagna a dover rincorrere le padrone di casa, che vengono raggiunte definitivamente da Ortiz a 25" dalla sirena conclusiva (10-10). Ci vogliono ben 13 rigori per assegnare la vittoria: l'errore decisivo è di Tsoukala, il penalty decisivo di Pareja.
 
RUSSIA-GERMANIA 19-8
Arbitri: Bianco L. (Ita) e Vanhems (Fra)
 

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