Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 5 (1 rig.), N. Gitto, Figlioli, Giorgetti 2, Bodegas 1, Figari, Nora 1, Velotto 1, S. Luongo 2, Fondelli 1, Baraldi 1, Prian. All. Campagna.
Russia: Antonov, Giniatov 1, Khalturin, Bichkov 1, Bugaichuk, Krasnov 1, Merkulov 2 (1 rig.), Shepelev, Dereviankin, Kholod 2 (1 rig.), Lisunov 2, Magoaev, Korneev. All. Shagaev.
Arbitri: Duraskovic (Mne) e Stefanovic (Srb).
Delegato Fina: Sostar (Srb).
Superiorità numeriche: Italia 6/10 + un rigore, Russia 3/8 + 2 rigori.
Note: Korneev (R) sostituisce Antonov a inizio terzo tempo, sul 5-2. Prian sostituisce Del Lungo a 2'34 del quarto tempo, sul 13-6. Uscito per limite di falli Dereviankin (R) a 5'08 del quarto tempo.
LE STATISTICHE DELLA GARA NELL'IMMAGINE ALLEGATA
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Da 7-6 a 13-6. A un minuto e mezzo dal termine del terzo tempo Kholod batte Del Lungo, porta la Russia a -1 (7-6) e crea un po' di preoccupazione nel fantastico pubblico che anche stavolta ha gremito il Palazzo del Nuoto di Torino. Ma sei minuti dopo, a metà della quarta frazione, il risultato è 13-6! Tutto è bene quel che finisce bene, anzi benissimo: perchè, al di là del fatto che l'Italia nel complesso ha giocato una buona gara, le cifre sono confortanti: 6 su 10 con l'uomo in più, 3 su 8 in inferiorità e un buon 48% complessivo al tiro (14 su 29). E tante, tante reti realizzate in controfuga.
Italia sperimentale. Certo, la Russia non è il Montenegro, ma neppure l'Italia di stasera era quella che giocherà le qualificazioni olimpiche. Campagna ha mandato in acqua un Settebello sperimentale, nel senso che doveva cominciare a sperimentare se sono meritevoli di un posto a Trieste Figari, Fondelli, Nora, Velotto, Alesiani e Nicholas Presciutti. Gli ultimi due sono rimasti in tribuna assieme a Christian Presciutti, ma ci sarà tempo e modo per valutare le loro ambizioni; gli altri hanno risposto - chi più chi meno - bene alle attese del nostro commissario tecnico.
Fondamentale. Ha risposto benissimo, ma risposte non ne doveva dare, Francesco Di Fulvio. Cinque reti per lui, un rigore conquistato e un buon numero di recuperi difensivi. "Questo ragazzo - ha detto giustamente Dario Di Gennaro durante la telecronaca - è diventato fondamentale sia per il Settebello sia per la Pro Recco".
Baraldi e Aicardi. Aicardi non c'è, al centro giocano a turno Bodegas e Baraldi. Quest'ultimo, dopo una beduina vincente su passaggio di Stefano Luongo, riceve i complimenti di Francesco Postiglione: "E' una rete che conferma la maturità raggiunta da questo giocatore. Baraldi ha capito che la marcatura arcigna dei difensori russi non gli consentiva di avere palloni giocabili ed è andato, come in questo caso, a procurarseli d'anticipo".
Del Lungo e Prian. "Partita non facile per Del Lungo - dice Di Gennaro all'inizio del secondo tempo - perchè i tiri che gli stanno arrivando sono rari e improvvisi". Ma il portiere del Brescia se la cava sempre benissimo, è lui il migliore dopo Di Fulvio. A cinque minuti dalla fine Del Lungo lascia tra gli applausi il posto a Prian, che fa così il suo debutto in azzurro.
Ferrara. Dario Di Gennaro prova a intervistare Ciro Ferrara, ma ottiene da lui soltanto questo: "Non sono la persona più adatta per dare un giudizio, non riesco a capire i falli della pallanuoto". Una frase che la dice lunga sulla comprensibilità del nostro sport.
Porzio. Più eloquente, ovviamente, Pino Porzio, anche lui tra gli ospiti d'onore della bella serata di Torino: "Alle qualificazioni olimpiche il Settebello otterrà il pass per Rio, non ho dubbi. Così come Spagna e Ungheria. Il mio Canada si giocherà l'ultimo posto disponibile ai Giochi con Germania, Romania e Russia".
Arbitri. Danno alla Russia un rigore che non c'è, negano a Bodegas un rigore che c'è e regalano al franco-italiano un gol che andava annullato. "Sì, ma la sua beduina vincente era talmente bella che sarebbe stato un peccato non convalidarla", commenta Postiglione.
Regia. E' tornato, purtroppo, Roberto Gambuti. Speravamo di essercene liberati e invece ha ripreso a martoriare la pallanuoto. Chi ha visto Italia-Russia in televisione non può non essere d'accordo.
Mario Corcione
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Cinque gol di Di Fulvio e solo un piccolo passaggio a vuoto in una partita dominata con una selezione work in progress. Il cittì Campagna lancia Del Lungo in porta; Figari, Nora, Velotto, Fondelli, assenti ai campionati europei, e fa esordire Prian nel quarto tempo. Il bilancio è positivo con il successo per 14-9 (3-1, 2-1, 4-4, 5-3) contro la Russia nella quarta giornata del girone C preliminare di World League. La vittoria - ottenuta al Palazzo del Nuoto di Torino con oltre 1200 spettatori - consente all'Italia di restare a punteggio pieno nel raggruppamento (dopo i successi in Russia per 16-11, con la Turchia per 14-4 e in Croazia per 9-8) in vista della final eight in programma dal 21 al 26 giugno in Cina. Probabilmente sarà decisivo lo scontro diretto da giocare in casa il 10 maggio contro Croazia, che insegue a 3 punti e in serata ha battuto ad Ankara la Turchia 16-3.
Cronaca. L'Italia allunga sul 2-0 e difende il doppio vantaggio. Segnano Di Fulvio in superiorità umerica e in controfuga (1-0 e 3-1) e Nora dal perimetro (2-0), prima del rigore trasformato da Merculov (2-1) per un'ingenuità di Baraldi che mette palla sotto nei cinque metri nel tentativo di eludere il pressing dopo una difesa in inferiorità numerica.
Nel secondo tempo gli azzurri raggiungono due volte il +2 con ripartenze molto simili entrambe aperte da Del Lungo e concluse da Luongo: la prima su assist di Nora (4-1), la seconda con un tap-in dopo il passaggio di Giorgetti per il palo interno di Velotto (5-2). Nel mezzo Lisunov aveva accorciato (4-2) trasformando l'unica superiorità numerica del parziale malgrado le due opportunità per parte con l'uomo in più (1/3).
La Russia cambia campo e portiere e torna sul -1 (7-6), ma il Settebello conserva il triplo vantaggio rispondendo ai gol di Giniatov (5-3), Lisunov in superiorità numerica (6-4) e capitan Kholod su rigore (7-5) e in controfuga (7-6) con una beduina di Baraldi (6-3) e i gol in superiorità numerica di Di Fulvio (7-4), Giorgetti (8-6) e Fondelli (9-6) per il 4/7 che porta all'ultimo parziale durante cui l'Italia dilaga.
Si chiude sul 14-9 e l'esordio di Prian in porta al posto di Del Lungo a 2'34 sul 13-6. Segnano Giorgetti in superiorità numerica (10-6), Di Fulvio su rigore (11-6) e in superiorità numerica (14-7), Bodegas con una fine beduina (12-6) e Velotto in controfuga (13-6). La striscia di 6-0 azzurra (dall'8-6 al 13-6 in appena 4 minuti effettivi a cavallo del terzo e quarto tempo) viene interrotta da Bichkov con un alzo e tiro (13-7); nel finale gol di Merkulov in superiorità numerica (3/8) e Krasnov (14-9).
Il commento di Campagna. "Nella prima fase abbiamo prodotto tanto, ma realizzato poco. Sul 5-2 abbiamo avuto un calo di attenzione, affrettando conclusioni e subendo contropiedi evitabili. Del resto non è semplice gestire forze fisiche e mentali senza commettere errori, soprattutto in un momento stagionale particolarmente intenso come questo. Ho richiamato la squadra durante un timeout e siamo tornati a giocare con scioltezza in difesa, ma anche in attacco. Era la prima partita ufficiale che i ragazzi giocavano dopo il sesto posto dei campionati europei e desideravo constatarne l'approccio. Le delusioni sono parte integrante dello sport. Bisogna accettarle". Reagire. Farne tesoro e crescere".
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