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World League: Capolavoro Settebello

  Pubblicato il 02 Dic 2115  12:30
DA "LA GAZZETTA DELLO SPORT" (articolo di Franco Carrella)

Tra draghi e giganti, ghiaccio e fuoco. È il magico mondo del Trono di Spade, ma possiamo prenderlo in prestito per raccontare una splendida battaglia di pallanuoto: del resto è proprio Dubrovnik il set di Approdo del Re, la capitale dei Sette Regni fatta di sette porte.
Sette come Settebello, vittorioso nella sfida coi campioni olimpici, un'ipoteca sulla qualificazione alla Final Eight di World League in programma dal 21 al 26 giugno. 
Tra fantasy e realtà, perdonateci l'enfasi e l'accostamento ardito: ma sul campo della Croazia non vincevamo dalla bellezza di 18 anni (13­-5 nel
torneo di Fiume, il 19 luglio '97). «È il segnale che avevo chiesto alla vigilia. Ho visto carattere, personalità. Un successo che accresce la consapevolezza della nostra forza, però ci sono ampi margini di crescita. L'abbiamo spuntata pur sprecando tanto», osserva Sandro Campagna dopo il 9­8 che rappresenta il vero botto di questa terza giornata. 
EMOZIONI Croazia quasi sempre avanti, anche di due gol (6-­4 e 7­-5 nel terzo tempo, 8-­6 all'inizio del quarto), «ma senza
meritarlo» dirà Campagna. Stefano Tempesti si esalta tra i pali, i colpi duri non mancano, il finale è tutto azzurro con un break di 3-0: Christian Presciutti e il cognato Niccolò Gitto confezionano l'8­-7 e l'8-­8 dalla distanza, di nuovo Presciutti senior sigla il sorpasso a 2'19" dalla sirena con una palombella che carambola su Josip Pavic. Poi, a 8" dalla conclusione, tratteniamo il fiato per una superiorità numerica concessa ai croati, fallita malamente. 
«Tutti bravi e sopra la sufficienza. Le percentuali con l'uomo in più danno ragione alla Croazia ­- spiega Campagna - ma spesso si è trattato di rimpalli fortunosi. Gi arbitri? Hanno fischiato troppo poco, considerando il pressing dei nostri avversari».
INVERNO CALDO E adesso si marcia spediti verso gli Europei di Belgrado, al via il 10 gennaio. Il 13 dicembre, 16 azzurri voleranno a Sydney per il collegiale con l'Australia (non ci saranno i bresciani perché non si è riusciti a spostare il ritorno dei quarti di Euro Cup coi russi del Kirishi). L'amichevole in mare, inizialmente fissata a Bondi Beach, si disputerà il 19 a Campbell' s Cove per godere di un altro panorama mozzafiato: l'Opera House.
Franco Carrella
 
***
 
Gruppo Europa
Girone A
: Grecia 9; Ungheria 6; Romania 3; Georgia 0
Girone B: Serbia 9; Montenegro* e Spagna 3; Francia* 0
Girone C: Italia 9; Croazia 6; Russia 3;Turchia 0
* una gara in meno

Terza giornata - Martedì 1 dicembre
CROAZIA-ITALIA 8-9 (2-3; 3-1; 2-2; 1-3)
Croazia: Pavic, Buric 2, Petkovic, Loncar, Jokovic, Bukic 1, Muslim 1, Buslje, Sukno 3, Pavlovic, Paskvalin, Obradovic 1, Bijac. All. Tucak.
Italia: Tempesti, Di Fulvio F. 2, Gitto N. 1, Figlioli, Giorgetti, Fondelli A. 1, Giacoppo, Bini 1, Presciutti C. 3, Bodegas, Aicardi 1, Baraldi, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Naumov (Rus) e Teixido (Esp).
Superioriotà numeriche: Croazia 6/9, Italia 3/10
Note: Bukic, Petkovic e Jokovic (C) usciti per limite di falli.
Delegato: Sostar.

LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Percentuali. Chi ha detto che le percentuali con l'uomo in più e in inferiorità sono determinanti per conquistare un successo? Il Settebello stasera ha dimostrato il contrario, per di più in casa di una grande squadra. Gli azzurri hanno chiuso con 3/10 in superiorità e 6/9 con l'uomo in meno e hanno vinto la gara.
Andamento. E' fuori dalla norma anche l'andamento di questa partita. Alla fine del terzo tempo (7-5) la Croazia sembrava avviata verso la vittoria. E anche più avanti, a quattro minuti e mezzo dal termine, quando Sukno (ancora una gran partita, oggi è forse il più grande attaccante al mondo) ha ribadito in superiorità il +2 biancorosso (8-6). E invece la Croazia ha perso.
Cognati. "I due cognati firmano il pareggio", esclama Dario Di Gennaro quando con due bolidi da fuori Christian Presciutti e Niccolò Gitto raggiungono la Croazia (8-8). Presciutti fa anche di più: è suo pure il gol della vittoria "in condominio" con Pavic, che ribatte in porta il pallone scagliato sulla traversa dal giocatore del Brescia.
Tempesti. Vale lo stesso discorso fatto per la Pro Recco. L'Italia può naturalizzare tutti i giocatori che vuole, ma è sempre lui, Stefano Tempesti, a fare la differenza. Il portiere azzurro vince nettamente il confronto con Pavic, un'altra grande partita da aggiungere alla sua collezione.
Arbitri. Naumov e Teixido sono due di quegli arbitri che meritano da tempo di non dirigere più. Arbitraggio indecente, più volte stigmatizzato da Postiglione e Di Gennaro. Ad un certo punto anche Campagna perde la pazienza e ne va a dire quattro all'arbitro spagnolo.
Regia. La regia croata ha fatto rimpiangere quella di Gambuti. Inutile aggiungere altro.
Giudizio finale. Fino al terzo tempo l'Italia meritava 8 per come ha giocato e 2 per tutte le occasioni che ha gettato al vento, soprattutto con l'uomo in più. La rimonta finale (da 8-6 a 8-9) ha poi cancellato quel 2.
Di Fulvio. Nella prima parte di gioco (due gol bellissimi a uomini pari) ha confermato quello che già si sapeva: diventerà uno dei più forti giocatori al mondo.
Mario Corcione

IL COMUNICATO DELLA F.I.N.

L'Italia s'è desta. Un Settebello vivace, caparbio, mai domo sbanca la piscina Gruz di Dubrovnik e batte 9-8 la Croazia, oro olimpico e argento mondiale, nel terzo turno del gruppo C d World League. Più volte sotto di due reti (6-4, 7-5), gli azzurri rimontano con la tripletta di Cristian Presciutti (da favola il 7-8 e con una carambola il gol del vantaggio finale) e la bella rete da fuori di Gitto che regalano un successo fondamentale per la qualificazione alla Superfinal. Ai croati non sono bastate la tripletta di Sukno e la buona realizzazioni in superiorità con sei reti su nove tentativi. L'Italia non batteva i croati dal luglio del 2015 ai quarti di finale degli Europei di Budapest (8-7). Da allora c'erano state solo tre vittorie croate tutte in World League (8-7 a Torino, 14-11 a Spalato e 14-12 ai rigori alle Superfinal di Bergamo). Appuntamento con la World League il prossimo 16 febbraio a Torino contro la Russia. Ora i campionati europei di Belgrado (10-23 gennaio) che metteranno in palio un pass olimpico.
"Non capita tutti i giorni di vincere in Croazia contro i campioni olimpici e vicecampioni mondiali - spiega il Cittì azzurro Campagna. E' una grande vittoria che farà crescere la nostra autostima in vista dei campionati europei di Belgrado il prossimo gennaio. La partita è stata un po' strana con i croati che sono andati avanti di due reti ma senza meritare a pieno. Noi siamo stati a bravi a reagire e a non disunirci. Dobbiamo migliorare tante cose, come l'inserimento di Bodegas che deve esser perfezionato in attacco ma che in difesa ci dà già maggiore consistenza. Le percentuali con l'uomo in più ed in meno ci danno torto ma abbiamo sbagliato situazioni banali che vanno perfezionate con l'allenamento e l'intensità. La squadra ha giocato un'ottima partita dimostrando personalità. Dobbiamo avere maggiore consapevolezza di noi stessi, sapendo che lavorando con umiltà possiamo colmare i margini di miglioramento sia individualmente che collettivamente. La partita è stata intensa e dopo i primi due tempi ho detto ai ragazzi di reagire e di non lamentare dei colpi subiti. La nostra reazione fisica c'è stata e alla fine anche i nostri avversari hanno accusato un calo e perso di lucidità al tiro".
CRONACA. Si parte subito veloci. I padroni di casa capitalizzano l'uomo in più (espulsione di Presciutti) e Sukno fulimIna Tempesti; Di Fulvio non è da meno e insacca dalla sinistra incrociando, sul palo opposto, il pareggio (1-1). Non c'è respiro: Buric raccoglie una palla sporca al centro e con una pregevole sciarpata fa 2-1. Neanche il tempo di un amen che il giovane attacante pescarese impatta, tirando in fotocopia al primo gol, il 2-2 di metà tempo e la doppietta personale. Gli azzurri ci sono, pressano bene in difesa e ripartono col fallo gave di Petkovic. Bel giro palla e Fondelli porta al primo vantaggio il Settebello sfruttando la prima superiorità (3-2).
Gitto commette fallo grave al centro e Obradovic pareggia dal perimetro sfruttano il terzo extraplayer concesso dagli azzurri. I padroni di casa aumentano i giri, Loncar prende il rigore (fallo di Bodegas), e il nuovo vantaggio croato è su rigore di Sukno (4-3). Il Settebello è vivace e non subisce, anzi trova subito il pareggio con una bella gira di Aicardi che sfrutta l'assist giusto di Figlioli (4-4). Poi il festival delle occasioni mancate soprattutto dall'Italia con Bodegas, Presciutti, Aicardi (due volte) che non sfruttano quattro opportunità con l'uomo in più, mentre dall'altra parte Muslim va in rete per il vantaggio croato a metà tempo (5-4), insaccando la terza rete su sei tentativi in extraman ad un secondo dal termine.
Il terzo tempo si apre con Bukic che porta al doppio vantaggio i croati con un tiro dal lato corto che beffa Tempesti (6-4). Lo stesso commette terzo fallo grave e Presciutti accorcia le distanze dal lato per il meno uno azzurro (6-5). La manovra croata ora è fluida e Buric, prima prende l'espulsione, e poi fa doppietta da sotto raccogliendo il tiro respinto dalla traversa del mancino Jokovic (7-5). Bodegas non sfrutta purtroppo l'ottava superiorità numerica (terzo fallo grave di Jokovic), ma poi Bini si sblocca col mancino e sigla il meno uno con l'uomo in più a trenta secondi dal termine, ravvivando le speranze tricolori con un tempo da giocare.
Petkovic commette terzo fallo grave ma l'Italia non sfrutta la decima occasione in extraman, cosa che riesce bene ai nostri avversari che vanno in gol con Sukno (tripletta), bravo a sfruttare la sesta chance con l'uomo in più (8-6). Quando sembra tutto finito parte lo show azzurro con i "cognati" Presciutti e Gitto. L'attacante del Brescia accorcia con un tiro in galleggiamento che sorprende Pavic (8-7), mentre Gitto impatta imitandolo a metà quarto. Sull'8-8 la Croazia sbanda mentre l'Italia è lucida a girar palla e a trovare ancora con Presciutti il vantaggio grazie ad un tiro da fuori che carambola sul palo, la testa di Pavic, ed entra lemme lemme in gol. Gli azzurri sono e Figlioli spreca due volte in controfuga il doppio vantaggio tirando a lato una palomba e facendosi stoppare la seconda occasione dal portiere. La strada è segnata e neanche l'ultima superiorità croata concessa dallo spagnolo Teixido, cambia le ostilità.

MONTENEGRO-SERBIA 10-12 (3-2; 0-4; 2-3; 5-3)
Arbitri: Bianco L. (Ita) e Boudramis (Gre)
IL TABELLINO SU
http://www.waterpoloserbia.org/index.php?id=303&tx_ttnews[tt_news]=4811&cHash=6f738cb4ed234ac6f847a3b1cc0a83a1

RUSSIA-TURCHIA 13-9
Arbitri: Franulovic (Cro) e Putnikovic (Srb)

GRECIA-UNGHERIA 12-8 (2-0, 5-3, 3-4, 2-1)
Reti della Grecia: Vlachopoulos 3, Gennidounias 3, Fountoulis 2, Mourikis 2, Gounas 1, Mylonakis 1
Reti dell'Ungheria: Vámos 2, Batori 1, Erdelyi 1, Hosnyanszky 1, Manhercz K. 1, Salamon 1, Mezei 1.

SPAGNA-FRANCIA 18-10
Arbitri: Sanadze (Geo) e Toth (Rou)

GEORGIA-ROMANIA 11-13
Arbitri: Kun (Ung) e Stavropoulos (Gre)


 

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