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Vestuto: "Che gioia vedere Ioannou e Sparano protagoniste nella finale per il titolo"
Pubblicato il 12 Mag 2119 19:36
Roberto Vestuto oggi ha vissuto la finale scudetto, vinta dall'Orizzonte, con un emozione particolare per le sue ex allieve schierate nelle due formazioni: Carolina Ioannou e Loredana Sparano.
Che effetto ti ha fatto vederle l'una contro l'altra in una gara decisiva per il titolo?
"Mi sono passati davanti agli occhi i momenti più rappresentativi della loro crescita sportiva e adolescenziale. Vederle oggi in una piscina stracolma di tifosi nella partita più importante della pallanuoto femminile, e ricordarmele da piccole nel Posillipo, tra pianti e gioie, mi ha commosso. Sono davvero orgoglioso e fiero di loro, ma c’è poco da meravigliarsi. Il loro futuro era già scritto, si leggeva nel loro amore viscerale per la pallanuoto, si capiva dalla loro serietà e dal talento di entrambe. Brave davvero".
Per chi hai fatto il tifo?
"Per la pallanuoto, per entrambe le compagini. Ho gioito sulle due beduine dal centro di Giuditta Galardi, al goal di Marletta, alle fatiche di Valeria Palmieri, alle grandi parate di Sparano e ai due splendidi goal di Ioannou che hanno cucito lo scudetto sulle calottine delle catanesi. Mi è sembrato un sogno vederle contro nella finale, sembra ieri quando affrontammo nella finale scudetto Under 15 la Blu Team Poppy Ajosa".
Che finale è stata?
"L'Orizzonte, superiore in partenza all'avversaria nelle pedine che ha schierato, ci ha messo anche la rabbia maturata in seguito alla delusione dello scorso anno. La Sis ha mostrato grande tenacia in fase difensiva, ma in una finale non si può fare 0 su 8 in superiorità. La squadra di Capanna ha giocato in attacco con un po’ di disordine che non ha giovato in fase di realizzazione: Gorlero è stata impegnata quasi sempre su tiri centrali, molti scagliati da lontano. Elementi di esperienza e di peso sotto il profilo caratteriale come Bianconi, Aiello e Garibotti hanno contribuito poi a dare quella spinta in più".
E poi Ioannou che ti chiude la partita...
"Carolina, troppo poco utilizzata anche nella regular season, ha trovato la fiducia di Miceli proprio nella gara più importante. È stata una grande soddisfazione per chi come lei ha sofferto vicissitudini legate al suo cartellino, ma adesso si è ripagata di tutto, e con gli interessi.
E Sparano? Come ti è sembrata la sua prestazione?
Loredana ha avuto la fortuna di ritrovarsi con Capanna che è uno dei migliori tecnici in circolazione, soprattutto per la sua capacità di saper valorizzare giocatrici particolarmente talentuose ma sensibili come ritengo sia il portiere della Sis Roma. Loredana fatto un partitone ed ha giocato senza timore reverenziale, come sempre. Credo che il futuro sarà suo, ha un fisico eccezionale e grande talento".
Ci saranno altre giocatrici napoletane nelle prossime finali scudetto?
Conto di sì, ma dobbiamo rimboccarsi le maniche. Allargare le basi per reclutare giovani pallanuotiste, questo è l'imperativo se vogliamo che la pallanuoto femminile a Napoli faccia quel salto di qualità necessario per consentire alle atlete di emetgere".
Che effetto ti ha fatto vederle l'una contro l'altra in una gara decisiva per il titolo?
"Mi sono passati davanti agli occhi i momenti più rappresentativi della loro crescita sportiva e adolescenziale. Vederle oggi in una piscina stracolma di tifosi nella partita più importante della pallanuoto femminile, e ricordarmele da piccole nel Posillipo, tra pianti e gioie, mi ha commosso. Sono davvero orgoglioso e fiero di loro, ma c’è poco da meravigliarsi. Il loro futuro era già scritto, si leggeva nel loro amore viscerale per la pallanuoto, si capiva dalla loro serietà e dal talento di entrambe. Brave davvero".
Per chi hai fatto il tifo?
"Per la pallanuoto, per entrambe le compagini. Ho gioito sulle due beduine dal centro di Giuditta Galardi, al goal di Marletta, alle fatiche di Valeria Palmieri, alle grandi parate di Sparano e ai due splendidi goal di Ioannou che hanno cucito lo scudetto sulle calottine delle catanesi. Mi è sembrato un sogno vederle contro nella finale, sembra ieri quando affrontammo nella finale scudetto Under 15 la Blu Team Poppy Ajosa".
Che finale è stata?
"L'Orizzonte, superiore in partenza all'avversaria nelle pedine che ha schierato, ci ha messo anche la rabbia maturata in seguito alla delusione dello scorso anno. La Sis ha mostrato grande tenacia in fase difensiva, ma in una finale non si può fare 0 su 8 in superiorità. La squadra di Capanna ha giocato in attacco con un po’ di disordine che non ha giovato in fase di realizzazione: Gorlero è stata impegnata quasi sempre su tiri centrali, molti scagliati da lontano. Elementi di esperienza e di peso sotto il profilo caratteriale come Bianconi, Aiello e Garibotti hanno contribuito poi a dare quella spinta in più".
E poi Ioannou che ti chiude la partita...
"Carolina, troppo poco utilizzata anche nella regular season, ha trovato la fiducia di Miceli proprio nella gara più importante. È stata una grande soddisfazione per chi come lei ha sofferto vicissitudini legate al suo cartellino, ma adesso si è ripagata di tutto, e con gli interessi.
E Sparano? Come ti è sembrata la sua prestazione?
Loredana ha avuto la fortuna di ritrovarsi con Capanna che è uno dei migliori tecnici in circolazione, soprattutto per la sua capacità di saper valorizzare giocatrici particolarmente talentuose ma sensibili come ritengo sia il portiere della Sis Roma. Loredana fatto un partitone ed ha giocato senza timore reverenziale, come sempre. Credo che il futuro sarà suo, ha un fisico eccezionale e grande talento".
Ci saranno altre giocatrici napoletane nelle prossime finali scudetto?
Conto di sì, ma dobbiamo rimboccarsi le maniche. Allargare le basi per reclutare giovani pallanuotiste, questo è l'imperativo se vogliamo che la pallanuoto femminile a Napoli faccia quel salto di qualità necessario per consentire alle atlete di emetgere".
Mario Corcione
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