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Uno Jug stellare annienta il Brescia e conquista la Supercoppa

  Pubblicato il 14 Dic 2116  19:24
JUG-BRESCIA 10-4
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU

DUBROVNIK - Il primo gol del Brescia giunge all'inizio del quarto tempo. E' Ubovic, con una conclusione dal centro, a interrompere un digiuno durato quasi 25 minuti di gioco. Basta questo per spiegare come sia andato il match per l'assegnazione della Supercoppa, conquistata da uno Jug stellare.
Il Brescia ci ha provato, ma è andato a sbattere contro una difesa fortissima, protetta da colui che inevitabilmente prenderà il posto di Stefano Tempesti come migliore portiere al mondo. Ma già oggi Bijac è un fenomeno, in Supercoppa è arrivata un'ulteriore conferma.
E' chiaro che in questa durissima sconfitta la squadra di Bovo ci ha messo del suo con errori in fase di conclusione che hanno facilitato notevolmente il compito dei croati: il Brescia, tra l'altro, ha chiuso questa partita con un 2 su 9 con l'uomo in più. Anche in difesa i lombardi in più di un'occasione non stati all'altezza di una gara così difficile e importante, ma non è che poi puoi far molto quando gente come Felipe Perrone ti spara una botta al volo come quella che ha battuto Del Lungo in occasione della rete del 3-0. Lo stesso Perrone, poi, in chiusura di primo tempo ha messo nuovamente la sua firma sulla rete che per la squadra di Bovo, soprattutto sul piano psicologico, è stata forse la più dannosa: chiudere il primo tempo sotto 4-0, in casa di una squadra come lo Jug, è un colpo durissimo da assorbire.
E infatti, nelle due frazioni centrali, il Brescia non è riuscito a trovare la forza per reagire e il risultato ha assunto le dimensioni di una disfatta (7-0). Ci si è messa anche la sfortuna a complicare le cose: un gran tiro di Nora che finalmente aveva superato l'ostacolo Bijac è andato a sbattere sotto la traversa e, nel ricadere, ha sorpassato la linea di porta soltanto per metà. Tuttavia, a quel punto della gara, si è trattato solo di dettagli, così come lo splendido gol di Manzi che ha fissato il punteggio sul 9-3 prima delle ultime realizzazioni di Fatovic e Nicholas Presciutti.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
In casa dello Jug Dubrovnik, nella finale di Supercoppa Len, l’An Brescia lotta a viso aperto, si batte con grinta, ma deve cedere il passo alla formazione croata: alla piscina Gruz, finisce 10 a 4 (2-0, 2-0, 3-0, 3-4, i parziali) per i rossoblu di Kobescak. L’atteggiamento mentale dell’An è di quelli che occorrono nelle occasioni più importanti e fin dalle prime azioni le calotte bresciane dimostrano di voler essere protagoniste e, in più di un frangente, le due squadre si esprimono in maniera speculare, con le difese efficaci nel costringere all’errore i possessori di palla, o a indurli al fallo. Presciutti e compagni si applicano con generosità provando e riprovando a imporre il proprio gioco, i padroni di casa, però, risultano più lucidi sotto porta, e questo costa caro ai ragazzi di Sandro Bovo che, progressivamente, finiscono sotto nel punteggio in maniera pesante. In tal senso, piuttosto emblematico lo 0 su 6 con l’uomo in più fatto registrare dai biancazzurri dopo tre tempi; ma ben più significativo il fatto che la prima rete bresciana arriva solo in apertura dell’ultima frazione. A condizionare la prestazione dell’An, anche i problemi fisici di Sava Ranđelovic, alle prese con un timpano perforato, e di Vjekoslav Paskovic, dolorante per un colpo nelle costole. Nella sostanza, contro i detentori della Champions League, la troppo poca consistenza offensiva segna il match dell’An che, comunque, non china mai il capo cercando di fare il proprio dovere fino alla fine.
«Prima di tutto – commenta coach Bovo -, devo fare i complimenti allo Jug che si è dimostrato superiore. Da parte nostra, abbiamo fatto tanta fatica in avanti e con avversari come questi, finire sotto di quattro significa veder chiusi i conti. In ogni caso, la squadra ha lottato, abbiamo prodotto un gran volume di gioco ma non l’abbiamo messa dentro. In più, Sava e Vjekoslav non erano al cento per cento e pure questo ha pesato. Pur con una buona difesa, il non aver segnato per due tempi ed essere partiti nel terzo tempo da meno 4, ha finito per condizionare tutto quanto; a quel punto, siamo incappati in errori banali come alcune palle scivolate di mano. Più in generale, contro i migliori avversari incontrati in questa stagione, non abbiamo fatto quello che senz’altro era, ed è, nelle nostre possibilità. Ad ogni buon conto, se dovevamo perdere, meglio che sia successo in modo così netto, così ora ripartiamo, fin da domani sera, a lavorare molto più forte».
Note: superiorità, Jug 4/6, An 2/9. Nessuno uscito per limite di falli.
 

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