Ungheria, la vittoria è di rigore: le magiare superano 13-11 la Grecia dopo i tiri dai cinque metri
Pubblicato il 14 Feb 2124 17:37
Vincere per andare a sfidare nel match decisivo gli Stati Uniti, vincitori 11-9 sulla Spagna nella partita precedente. Nella seconda semifinale del torneo femminile dei campionati del mondo l’Ungheria, reduce dal successo ai rigori sull’Olanda detentrice del titolo che le è valso la conquista del pass olimpico, sfida a Doha la Grecia che nei quarti ha superato 14-12 l’Italia. Al termine di una sfida che si snoda sugli strappi con cui ciascuna delle due contendenti cerca di superare le avversarie l’Ungheria si aggiudica l’intera posta in palio imponendosi con il punteggio di 13-11 dopo i tiri di rigore e torna così in finale iridata mentre le elleniche dovranno accontentarsi della finale per il bronzo con la formazione allenata da Miki Oca. Per quanto espresso dalle due formazioni durante i quattro tempi la compagine in calottina scura avrebbe probabilmente meritato qualcosa in più ma deve, purtroppo per lei, recriminare per quanto concesso alle rivali che nei finali di frazione hanno sempre colmato lo svantaggio accumulato, l’ultima volta con la superiorità numerica trasformata in gol dalla mancina Leimeter ad una ventina di secondi dal termine per il punto del 9-9 che rinvia il verdetto ai tiri di rigore. Nella serie di conclusioni dal dischetto parte malissimo la squadra allenata dalla signora Kammenou perché Eleftheriadou coglie l’incrocio dei pali e la più piccola delle sorelle Plevriitou si fa parare la conclusione dalla Magyari mentre le tiratrici ungheresi esibiscono una freddezza glaciale collezionando quattro gol su altrettante conclusioni con il bolide di Gurisatti che chiude definitivamente i conti. Non basta alle greche la grande prova di Ninou. La titolare dalla calottina numero nove è il top scorer del match con un poker e conferma di essere un’eccellente tiratrice perimetrale in grado di far male da qualsiasi posizione.
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