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Torneo di Cuneo: Figlioli raggiunge l'Ungheria (14-14) a 2" dal termine, ma i magiari vincono il torneo

  Pubblicato il 05 Gen 2020  21:21
 
CLASSIFICA: Ungheria e Italia 7; Usa 3; Grecia 0
Ungheria prima per miglior differenza reti generale
 
Terza giornata - Domenica 5 gennaio

ITALIA-UNGHERIA 14-14 (1-3, 5-2, 3-4, 4-5)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 3, Luongo S. 2, Figlioli 3 (1 rig.), Di Somma A, Alesiani, Renzuto Iodice, Damonte, Figari 2, Bodegas, Aicardi 4, Dolce, Nicosia. All. Campagna.
Ungheria: Nagy V., Angyal, Manhercz, Zalanki 3, Vamos 3 (1 rig.), Mezei, Sedlmayer  1, Jansik, Erdelyi 2, Varga 3 (2 rig.), Pohl 2, Nagy A., Vogel. All. Marcz.
Arbitri: Haentschel (Ger) e Ortega (Esp).
Superiorità numeriche: Italia 5/12 + un rigore, Ungheria 6/15 + 3 rigori.
Note: usciti per limite di falli Bodegas (I) a 3'50 del terzo tempo, Renzuto Iodice (I) a 4'22 del quarto tempo e A. Nagy (U) a 6'55 del quarto tempo. Espulsi per reciproche scorrettezze Figari (I) e Zalanki (U) a 3'32 del quarto tempo.

CUNEO - Italia e Ungheria si ritrovano a Cuneo nel match decisivo per la vittoria del torneo. E', se vogliamo, la rivincita della semifinale mondiale che, vinta dagli azzurri, spinse il Settebello verso la conquista del titolo iridato a Gwangju. Stavolta finisce in parità, risultato che il Settebello agguanta a 2" dal termine con un gol di Figlioli, ma che non basta agli azzurri per aggiudicarsi il torneo. Il primo posto è dell'Ungheria per migliore differenza reti generale.
Nel Settebello prima partita del 2020 per Alesiani e Figlioli. In tribuna Bruni, Echenique, Fondelli e Velotto. Nell'Ungheria non c'è Harai, il confronto Di Fulvio-Varga (forse oggi i più forti giocatori al mondo assieme a Filipovic) vale da solo il prezzo del biglietto. Entrambi giocano una buona gara, Di Fulvio vince di un'incollatura anche perchè il suo terzo gol, splendido, realizzato con un gran diagonale da posizione 2, mette l'Italia in condizione di vincere la gara (13-11) a quattro minuti dal termine. Ma negli ultimi quattro minuti l'Ungheria non solo raggiunge gli azzurri (13-13); ma li sorpassa a 20" dalla sirena conclusiva (13-14) con un rigore trasformato da Varga. Rimedia, come detto, Figlioli che in extremis sfrutta la superiorità numerica creata dall'avanzata di Del Lungo in attacco.
Luci e ombre nell'Italia, che per la terza volta consecutiva in questo torneo gioca un brutto primo tempo (con la "M") per poi crescere notevolmente passando a pressing. Troppi i gol presi a uomini pari, soprattutto dal micidiale tandem mancino Vamos-Zalanki, e nel complesso un rendimento difensivo nettamente inferiore alle possibilità degli azzurri. Dall'attacco le note più più liete, con Aicardi (migliore in campo in assoluto) che contro una delle difese più forti al mondo segna quattro gol sfiorando il quinto con una palombella straordinaria per difficoltà di esecuzione. Triplette per Figlioli e Di Fulvio, doppiette di Figari e Luongo, che festeggia degnamente il suo 30° compleanno. Splendida la sua seconda realizzazione, da posizione defilata, di prima intenzione. Un bel voto merita soprattutto lo splendido pubblico di Cuneo, ripagato da una "tre giorni" di grande qualità e da un match Italia-Ungheria che ha soddisfatto Campagna come test ("Partita vera, utilissima in vista degli Europei, e ben arbitrata") ma non sul piano del gioco: "Siamo indietro, dobbiamo recuperare altrimenti a Budapest sarà dura contro avversari come l'Ungheria che in questo torneo è stata più brava di noi".
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Finisce in parita tra Italia e Ungheria, con i magiari che vincono il Quattro Nazioni di Cuneo per la miglior differenza reti. Settebello avanti 6-4 nel secondo periodo e 13-11 nell'ultimo tempo; poi i magiari riequilibrano il punteggio con i gol in sequenza di Sedlmayer e Vamos e mettono la freccia a venti secondi dalla fine con il rigore di Varga. All'ultimo respiro Figlioli dal perimetro supera Nagy e fissa il 14-14 definitivo. La nazionale di Alessandro Campagna, campione del mondo a Gwangju 2019, paga una condizione fisica che non può essere ancora ottimale, in vista degli Europei di Budapest (13-27 gennaio), ma si dimostra ancora una volta squadra solida, di classe e dall'orgoglio infinito.
La partita. La fase di studio dura poco. Gli azzurri passano praticamente al primo affondo con una saetta, tutta potenza e precisione, di Di Fulvio dagli otto metri. I magiari replicano nell'azione successiva con il diagonale di Erdelyi (1-1), poi passano con il rigore conquistato da Pohl e trasformato da Varga (2-1) e allungano sul 3-1 con Zalanki (da posizione due). Alesiani e Renzuto Iodice falliscono la chance con l'uomo in più (0/2). E sul 3-1 si chiude la prima frazione.
Si riparte e l'Italia mostra gli occhi della tigre: Di Fulvio (superiorità numerica) fissa il 3-2; Aicardi dal centro il 3-3 che esalta il pubblico piemontese. Il Settebello c'è e mette la freccia con la saetta da posizione di quattro di capitan Figloli (4-3). Del Lungo si supera su Pohl. E il Settebello vola sul +2 con il rigore di Figloli (5-3). In seguito il botta e risposta, in superiorità numerica, tra Pohl e Aicardi per il il 6-4. Varga (extraplayer) prima del suono della sirena sigla il 6-5 a metà gara.
Ungheria è squadra tosta e solida, e ristabilisce la parità con la sassata del solito Pohl da posizione defilata. (6-6). L'Ungheria torna avanti con il rigore di Vamos (7-6) ma gli azzurri rispondo immediatamente con Luongo dal vertrice basso (7-7). Magiari ancora avanti con Vamos (perimetro) e Luongo nuovamente a riprenderli (superiorità numerica) per l'8-8. Successivamente Aicardi, con una meravigliosa girata, replica a Zalanki per il 9-9 dopo tre tempi.
Due squilli in apertura di quarto periodo, di Figari ed Erdelyi, entrambi con l'uomo in più, valgono il 10-10. Il gioiello di Aicardi, sciarpata d'autore, fissa l'11-10. Il nuovo pareggio ungherese è firmato dal mancino Zalanki (11-11). Azzurri dal grande cuore. Figari da posizione ravvicinata stampa il 12-11; poi lo stesso Figari e Zalanki vanno fuori per reciproche scorrettezze. E l'Italia va sul +2 con un'altra bomba dal periodo di Di Fulvio (13-11). Sembra fatta ma l'Ungheria riequilibra il punteggio con Sedlmayer e Vamos (perimetro) che griffano il 13-13. Cresce ancora la tensione in acqua. Si gioca poco: Varga si procura e poi sigla il rigore del 14-13 a venti secondi dalla fine. Il Settebello non molla mai, confermandosi squadra dal carattere infinito, e all'ultimo respiro riequilibra definitivamente il punteggio con Figlioli che dal perimetro supera Nagy per il 14-14 finale.
 
GRECIA-USA 13-14 (2-4, 2-3, 4-5, 5-2) (ha arbitrato Colombo)
Grecia: Zerdevas, Genidounias, Kakaris 1, Kapotsis 1, Fountoulis 1, Papanastasiou 2, Kalogeropoulos, Argyropoulos 2, Mourikis 1, Kolomvos, Gounas 2, Vlachopoulos 3 (1 rig.), Galanidis. All. Vlachos.
Usa: Turner, Woodhead, Vavic, Obert, Hallock 2, Cupido 3, Daube 2, Stevenson 1, Bowen 1, Abramson 2, Williams 1, Irving 2, Holland. All. Udovicic
Arbitri: Colombo (Ita) e Tiozzo (Cro).
Superiorità numeriche: Grecia 5/12 + un rigore, Usa 4/11.
Note: parziali Usciti per limte di falli Abramson (U) e Woodhead (U) nel quarto tempo.
 
***
 
Seconda giornata - Sabato 4 gennaio
 
USA-ITALIA 8-10 (5-4, 0-2, 1-3, 2-1)
Usa: Wolf, Hooper 1, Stevenson 1 rig., Farmer, Hallock 1, Cupido 1, Daube 1, Woodhead, Bowen, Erhardt 1, Williams, Abramson, Holland. All. Udovicic.
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 3 (2 rig.), Luongo S. 2 rig., Di Somma E. 1, Fondelli A. 1, Velotto 1, Renzuto Iodice 1, Damonte, Figari, Bodegas, Aicardi, Dolce, Nicosia. All. Campagna.
Arbitri: Hantschel (Ger) e Tiozzo (Cro).
Superiorità numeriche: Italia 1/4 + 4 rigori, Usa 4/8 + 2 rigori.
Note: in porta Holland (U) e Nicosia (I). Daube (U) fallisce un rigore (palo) a 3'04 del secondo tempo. Espulso per brutalità Hooper (U) a 6'55 del secondo tempo. Del Lungo (I) subentra a Nicosia a inizio terzo tempo.

CUNEO - C'è maretta nel clan degli Stati Uniti, si parla di problemi di spogliatoio. Fatto sta che Udovicic cambia mezza squadra rispetto alla partita persa con l'Ungheria. I superstiti, tra cui Cupido, e i subentrati danno vita ad un'ottima gara contro gli azzurri. Ma per avere la meglio ci danno dentro, anche troppo. Ne esce fuori una partita molto fisica, nervosa, con più di un colpo al di sopra delle righe. Un match che gli arbitri non gestiscono a dovere contribuendo a innervosire gli animi. Alla fine la spuntano gli azzurri: partita non brillante della squadra di Campagna, ma vittoria meritata.
Nel Settebello due sole variazioni rispetto alla gara con la Grecia: Aicardi e Damonte prendono il posto di Bruni ed Echenique. Tra i pali azzurri all'inizio c'è Nicosia.
E' tutto un programma la faccia di Campagna dopo il primo gol della gara, realizzato da Daube in controfuga. E il cittì non è contento neppure alla fine del primo tempo, che si conclude 5-4 per gli Stati Uniti. Troppe le disattenzioni difensive. Anche degli americani, se è per questo: la squadra di Udovicic prende ben tre rigori, e ci sono tutti, per fallo rispettivamente su Luongo, Bodegas e Velotto, che segna il gol più bello della prima frazione da posizione 4 trovando uno spiraglio tra le braccia tese di Woodhead e Bowen.
Un tap-in di Di Somma, su conclusione di Aicardi non trattenuta dal portiere statunitense, ci riporta in parità (5-5) con l'uomo in più all'inizio della seconda frazione. C'è un rigore anche per gli Stati Uniti, Daube lo spedisce sul palo interno alla sinistra di Nicosia e la palla non entra. La partita è decisamente più fisica rispetto a Italia-Grecia. Gli arbitri fischiano meno del dovuto, gli animi si surriscaldano e Hooper colpisce con un gancio destro Di Fulvio: Campagna si precipita verso l'arbitro Hentschel richiedendo con grande veemenza il rosso per l'americano e Hooper viene espulso per brutalità. Luongo trasforma il rigore a un minuto dalla fine del secondo parziale (5-6), gli Stati Uniti secondo regolamento giocheranno con l'uomo in meno per quattro minuti di gioco effettivi.
Dopo il cambio campo Del Lungo prende il posto di Nicosia tra i pali azzurri. L'Italia sfrutta la superiorità numerica e allunga (5-9) con le reti di Fondelli, Renzuto e Di Fulvio, che segna il suo primo gol su azione dopo i due rigori trasformati nel primo tempo. Parziale di 0-5 per gli azzurri. Il terzo tempo si chiude con un altro rigore, il sesto: Stevenson non sbaglia e riporta al gol gli Stati Uniti (6-9) dopo un digiuno di quasi due tempi di gioco.
Nel quarto parziale un calo di attenzione da parte degli azzurri consente alla squadra di Udovicic di recuperare quasi tutto il passivo (8-9) ed è provvidenziale Bodegas in difesa su una conclusione di Cupido prima del definitivo 8-10 realizzato in controfuga da Luongo dopo un altro colpo proibito, stavolta rimasto impunito, di Hallock a Figari.
Domani a mezzogiorno l'Italia si gioca la vittoria del torneo contro l'Ungheria, anch'essa a punteggio pieno ma con una differenza reti generale migliore rispetto agli azzuri. Ai campioni del mondo, dunque, non basta il pareggio.
 
IL COMMENTO DI ALESSANDRO CAMPAGNA: "E' stata una partita molto fisica, a cui ci siamo adattati molto bene. Abbiamo ricevuto solo quattro espulsioni, nonostante il pressing asfissiante degli avversari. Non abbiamo potuto sviluppare il nostro gioco ma i ragazzi si sono adeguati a un match molto duro. La cosa più importante è che nessuno si sia infortunato. Analizzeremo in seguito gli errori tecnici e tattici fatti, in modo da non commeterli più quando disputeremo partite di questo tipo".

UNGHERIA-GRECIA 10-5 (3-3, 3-0, 2-0, 2-2)(ha arbitrato Colombo)
Ungheria: V. Nagy, Angyal 1, Manhercz 1 rig., Zalanki, Vamos 2, Mezei 1, Sedlmayer, Jansik 1, Erdelyi 3 (1 rig.), A. Nagy, Pohl 1, Harai, Vogel. All. Marcz.
Grecia: Zerdevas, Genidounias 1, Kakaris 1, Kapotsis, Fountoulis 1, Prekas, Gkiouvetsis, Argyropoulos 1, Mourikis, Kolomvos, Gounas, Vlachopoulos 1 rig., Galanidis. All. Vlachos.
Arbitri: Colombo (Ita) e Ortega (Esp).
Superiorità numeriche: Ungheria 2/6 + 2 rigori, Grecia 2/5 + un rigore.
Note
: uscito per limite di falli Argyropoulos (G) nel quarto tempo.
 
***
 
Prima giornata - Venerdì 3 gennaio

ITALIA-GRECIA 11-8 (5-4, 3-0, 2-3, 1-1)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 5, Luongo S. 1, Di Somma E., Fondelli A., Velotto 1, Renzuto Iodice, Echenique 1, Figari 2, Bodegas 1, Bruni, Dolce, Nicosia. All. Campagna.
Grecia: Zerdevas, Genidounias 3 (1 rig), Kakaris 1, Kapotsis 1, Fountoulis 1, Papanastasiou, Gkiouvetsis, Argyropoulos, Mourikis, Kolomvos, Gounas 2 (1 rig.), Vlachopoulos, Galanidis. All. Vlachos.
Arbitri: Ortega (Esp) e Tiozzo (Cro).
Superiorità numeriche: Italia 1/2, Grecia 1/6 + 3 rigori.
Note: in porta Zerdevas (G) subentra a Galanidis a inizio terzo tempo. Del Lungo (I) para un rigore Fountoulis a 2'22 del quarto tempo

CUNEO - Comincia nel migliore dei modi l'anno olimpico per il Settebello, che vince e convince all'esordio nel torneo di Cuneo contro la Grecia. Al di là del gioco, su livelli eccellenti, parlano i numeri: 10 gol a uomini pari su 11, due sole superiorità numeriche a favore, tante reti di grande qualità, difesa che dopo qualche colpo a vuoto nel primo tempo ha preso soltanto 5 reti (di cui 2 su rigore) nelle altre tre frazioni. E "manita" di Francesco Di Fulvio che onora con cinque gol uno più bello dell'altro il recente riconoscimento di miglior atleta 2019 degli sport acquatici assegnatogli dalla rivista statunitense Swimming World Magazine.
Non ci sono Aicardi e Figlioli, in tribuna accanto ad Alesiani e Damonte. Bruni e Fondelli in acqua assieme agli altri undici campioni del mondo di Campagna. Anche della Grecia che perse 7-6 nei quarti a Gwangju contro gli azzurri ci sono undici tredicesimi: mancano Dervisis e Skoumpakis, sostituiti da Kakaris e dall'astro nascente Gkiouvetsis.
Primo tempo da record, forse non ci sono precedenti: i primi sette tiri finiscono tutti alle spalle dei portieri. E il Settebello parte con uno strepitoso 5 su 5 inaugurato da Francesco Di Fulvio, che segna il primo gol azzurro dell'anno olimpico bucando la zona ellenica con un tiro da fuori. Sono passati soltanto 25". Dopo il primo attacco greco senza esito, il pescarese se ne va in controfuga sulla sinistra e al termine dell'affondo "crossa" al centro un pallone che Figari deve solo spingere dentro a porta vuota per il 2-0 azzurro. Terza azione del Settebello e terzo gol: Figari concede il bis facendo saltare nuovamente la zona ellenica. Dopo soli due minuti di gioco Italia-Grecia 3-0.
La squadra di Vlachos, finora non pervenuta, si sveglia e piazza l'uno-due (Kapotsis-Fountoulis) che porta i nostri avversari nella scia (3-2) del Settebello, che però continua a non sbagliare un colpo e allunga nuovamente (5-3) con due contropiedi vincenti finalizzati da Luongo e Di Fulvio. In mezzo una splendida conclusione da fuori di Vlachopoulos che finisce nel "sette" alla destra di Del Lungo.
Non fosse per i tre gol incassati, si dovrebbe parlare di Settebello perfetto. Campagna nell'intervallo dà i giusti correttivi e nella seconda frazione gli azzurri non prendono nemmeno un gol. E ne fanno altri tre: tris di Di Fulvio con l'uomo in più, poi Echenique finalizza due controfughe con un gol e con un assist a Velotto. Grecia doppiata (8-4), finora sette gol a uomini pari, quattro in controfuga. Meglio di così... E infatti il pubblico che gremisce la piscina di Cuneo applaude convinto.
Dà spettacolo anche nella terza frazione il Settebello con altri due gol di grande qualità: la "sciarpa" di Bodegas e il quarto gol di Di Fulvio (alzo e tiro). La Grecia, che adesso ha Zerdevas tra i pali, accorcia le distanze (10-7) grazie anche a due penalty. I rigori a favore della squadra di Vlachos passano a tre nella quarta frazione, ma Del Lungo protegge il +3 azzurro neutralizzando la conclusione di Fountoulis prima del pokerissimo di Francesco Di Fulvio (in entrata, su passaggio di Echenique) che di fatto mette i primi tre punti nella classifica del Settebello. Domani, sempre alle 20.30, la sfida con gli Stati Uniti.
 
IL COMMENTO DI ALESSANDRO CAMPAGNA: "Abbiamo concesso veramente poco in difesa, peccato aver avuto poche chance con l'uomo in più. Sono molto soddisfatto comunque perchè la base di partenza, in vista degli Europei, mi sembra decisamente buona. Non è stata una partita molto fisica, a differenza di quella che mi aspetto, sempre contro la Grecia, a Budapest tra dieci giorni. Ho ricevuto indicazioni importanti anche dai giocatori meno impegnati nell'ultimo, per problemi fisici, come Echenique". 
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Un'Italia solida, granitica e a tratti spettacolare supera 11-8 la Grecia, nella prima giornata del Quattro Nazioni in svolgimento fino al 5 dicembre a Cuneo.  Azzurri sempre avanti nel punteggio (9-5 massimo vantaggio in apertura di terza frazione) e  trascinati dalla cinquina di Di Fulvio e dalle parate di Del Lungo comandate di una difesa che concede appena un gol in superiorità numerica agli ellenici sulle sei chance a disposizione. Domani la nazionale di Alessandro Campagna, oro iridato a Gwangju 2019, affronta alle 20.30, sempre in diretta su Waterpolo Channel, gli Stati Uniti sconfitti 15-10 dall'Ungheria nel match che ha aperto il programma del Quattro Nazioni. 
La partita. Partenza veemente degli azzurri subito sul 3-0 dopo due minuti con Di Fulvio (perimetro) e la doppietta Figari (Tap-in e diagonale). Gli ellenici si svegliano e tornano in scia con Kapotsis (dai sette metri) e Fountoulis (superiorità numerica) per il 3-2. I botta e risposta tra Luongo (ripartenza) e Genodounias (fiondata da posizione centrale) e Di Fulvio (coast to coast) le stesso Genodounias mantengono invariate le distanze per il 5-4 che chiude una vibrante prima frazione.
Il Settebello aumenta i cavalli nel secondo periodo e si porta sul 2-0 con Di Fulvio che sfrutta il primo extra player a disposizione degli azzurri, e Echenique che finalizza alla perfezione un assist perfetto di Velotto (7-4). Del Lungo si supera su Vlachopoulos e Gounas. Poi Echenique ricambia il favore a Velotto che da due passi fissa l'8-4 a metà gara.
La difesa azzurra concede poco o nulla alla Grecia. Il pubblico di Cuneo si esalta con la splendida conclusione da pozione quattro di Fulvio (9-4). In seguito tornano a ruggire gli ellenici con Kakaris freddo a tu per tu con Del Lungo (9-5). Poi Bodegas, con una magnifica sciarpata, Gounas e Genodounias, entrambi su rigore, fissano il 10-7 dopo tre tempi.
Il match si mantiente su ritmi elevati anche nella quarta frazione. Gli ospiti ottengono il terzo rigore consecutivo ma questa volta Del Lungo è glaciale e dice no a Fountoulis. E il Settebello torna sul +4 con lo scatenato Di Fulvio, appena nominato miglior giocatore al mondo per la stagione 2019, che da distanza ravvicinata supera Zerdevas per l'11-7 che indirizza definitivamente il match. Prima della fine vanno a segno Gounas per l'11-8 finale.
 
USA-UNGHERIA 10-15 (3-1, 2-6, 4-3, 1-5) (ha arbitrato Colombo)
Usa: Wolf, Hooper 1, Vavic, Obert, Hallock, Cupido, Daube 3 (1 rig.), Williams, Bowen 4, Ramirez 1, Smith, Irving 1, Turner. All. Udovicic.
Ungheria: Nagy V., Angyal, Manhercz 4 (2 rig.), Zalanki 3, Nagy A., Mezei 1, Sedlmayer 2, Jansik, Erdelyi 1, Varga 4, Pohl, Harai, Vogel. All. Marcz.
Arbitri: Colombo (Ita) e Hantschel (Ger).
Superiorità numeriche: Usa 7/18 + un rigore, Ungheria 7/13 + 2 rigori.
Note: usciti per limite di falli Ramirez (S) e Jansik (U) nel terzo tempo, Pohl (U), Obert (S), A. Nagy (U) e Smith (S) nel quarto.

I convocati del CT Alessandro Campagna: Jacopo Alesiani, Marco Del Lungo, Niccolò Figari (AN Brescia), Michael Alexandre Bodegas (Barceloneta), Lorenzo Bruni, Luca Damonte, Vincenzo Dolce, Gianmarco Nicosia (Sport Management), Matteo Aicardi, Francesco Di Fulvio, Edoardo Di Somma, Gonzalo Echenique, Pietro Figlioli, Andrea Fondelli, Stefano Luongo, Vincenzo Renzuto Iodice e Alessandro Velotto (Pro Recco). Completano lo staff l'assistente tecnico Amedeo Pomilio, il team manager Alessandro Duspiva, il preparatore atletico Alessandro Amato, il preparatore dei portieri Goran Volarevic, il medico Nicola Eugenio Arena, il fisioterapista Luca Mamprin, il videoanalista Francesco Scannicchio.

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