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Seconda uscita e prima vittoria in terra cinese per l’Italia. Nell’incontro valevole per la semifinale di consolazione della SuperFinal di World Cup l’Italia supera il Giappone e guadagna così il pass per giocare la finale 5°/6° posto contro la vincente della sfida Cina-Australia.

 

Rispetto alla sfida contro le elleniche di ieri le azzurre sono decisamente più in palla dal punto di vista offensivo, riescono a ripartire con grande sistematicità e possono dare sfoggio a tutto il repertorio in fase offensiva come ben testimoniano i diversi gol di pregevole fattura messi a segno. La squadra si cala in maniera egregia nel contesto di una partita atipica nella quale le avversarie giocano a ritmi elevati, concludono spesso nei primi secondi dell’azione e trasformano il confronto in un continuo rovesciamento di fronte che spesso non consente alle rispettive difese di potersi piazzare in maniera adeguata.

 

Il tecnico partenopeo può essere certamente contento di una squadra che trova la via della rete in tanti modi diversi e con nove delle dodici giocatrici di movimento iscritte a referto, Sofia Giustini è la mattatrice di giornata con otto reti, dimostrando di saper sopperire in maniera egregia alla precoce uscita per limite di falli del capitano Agnese Cocchiere. Il sette in calottina scura impone la propria superiore qualità complessiva e nei duelli individuali sgretolando in progressione la resistenza di un sette asiatico che non molla la presa fino al suono della sirena conclusiva. 

 

Le azzurre rimontano lo svantaggio iniziale di due gol con un break di quattro reti consecutive, chiudono il parziale di apertura sul 5-4 e prendono il largo con un nuovo 4-0 quando passano dal 6-6 al 10-6. Una volta assunta l’inerzia del confronto la rappresentativa tricolore si distende, dilata il vantaggio e controlla, senza eccessivi patemi, i sussulti d’orgoglio delle nipponiche.

 

Credit: Andrea Masini/DBM